GIOVEDì SANTO

L’Altare della reposizione nella nostra Parrocchia

“Con questa Messa  si fa memoria della istituzione dell’Eucaristia, o memoriale della Pasqua del Signore, con la quale si rende perennemente presente tra di noi sotto i segni del sacramento il sacrificio della nuova alleanza; si fa ugualmente memoria della istituzione del sacerdozio con il quale si rende presente nel mondo la missione e il sacrificio di Cristo; infine si fa memoria dell’amore con cui il Signore ci ha amati fino alla morte” (Cerimoniale dei Vescovi, 297)

VENERDì SANTO

La Croce della nostra Chiesa per l’adorazione

“In questo giorno in cui ‘Cristo nostra Pasqua è stato immolato’, con effetto manifesto si sono compiute le cose che a lungo erano state promesse sotto misteriose prefigurazioni: che la vera Vittima prendesse il posto della vittima che la indicava e con un solo sacrificio si portasse a compimento la differente molteplicità dei precedenti sacrifici (cfr. S.Leone Magno, disc. 58). Fissando lo sguardo sulla croce del suo Signore e sposo, la Chiesa commemora la propria nascita e la propria missione di estendere a tutte le genti i felici effetti della passione di Cristo che oggi celebra, rendendo grazie per così ineffabile dono” (Cerimoniale dei Vescovi, 312).

SABATO SANTO

I Fiori del Cero Pasquale

“La Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e morte, la discesa agli inferi e aspettando nella preghiera e nel digiuno la sua risurrezione” (PCFP, 73).

Veglia Pasquale

“Per antichissima tradizione, questa è una notte di veglia in onore del Signore (cfr. Es 12,42). La Veglia che in essa si celebra, dal momento che commemora la notte santa nella quale il Signore è risorto, è ritenuta ‘la madre di tutte le sante veglie’ (S. Agostino, disc. 219) In essa infatti la Chiesa aspetta vegliando la risurrezione del Signore, e la celebra con i sacramenti della iniziazione cristiana”.

DOMENICA di PASQUA

Il Cero Pasquale e il fonte Battesimale

Le letture della Messa del giorno, fanno riferi­mento al sepolcro vuoto (Gv 20,1-9) e alla testimonianza di Pietro (At 10,34a.37-43) invitandoci a rinnovare la nostra fede nel «Vivente» e a conformare il nostro comportamento alle prospettive aperte per tutti noi dalla risurrezione di Cristo: «se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio» (Col 3,1). Le domeniche di Pasqua si presentano come un tempo unitario dedicato alla comprensione, all’approfondimento e all’irradiazione della presenza di Cristo risorto nella sua Chiesa e nel mondo. È un periodo caratterizzato dalla pienezza della gioia, annunciata dal Preconio pasquale e rilanciata dalla costante ripetizione dell’Alleluia.