La FOTO, il motivo della scelta:
I controlli dei militari all’ingresso del Duomo di Milano
Come discepoli attenti ai fratelli, questo scatto ci riporta alla scena evangelica dell’invio dei settanta da parte di Gesù, con l’invito ad essere come agnelli in mezzo ai lupi, per difendere, proteggere, assistere … e portare quella Pace tanto desiderata da tutti.
FOTO da:(Cfr. Quotidiano.net)
“PENSIERI CON LE STELLETTE”
sul Vangelo della Domenica
XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
“Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.
Carissimi,
è la domenica, in cui il Vangelo ci riporta l’inizio della missione, cioè quella di andare nel mondo a portare il messaggio di Cristo. E li invia con uno stile ben preciso che mi riporta con il cuore e la mente a vedere i nostri militari come questi settanta che, nel mondo, con lo stile del Vangelo, servono la Patria e i suoi cittadini, difendendo e proteggendo sia le istituzioni che il popolo.
Ora vi rimando ad alcune espressioni che Papa Francesco, ha usato nell’Omelia a Santa Marta, qualche anno fa, che orientano il nostro pensiero e il nostro cammino sul senso dell’identità cristiana:
“ … «Dio, per l’intercessione di questi due fratelli Santi ci conceda la grazia di vivere come cristiani che camminano come agnelli e con gioia. Il cristiano è un discepolo del Signore che cammina, che va sempre avanti. Non si può pensare a un cristiano fermo: un cristiano che rimane fermo è ammalato, nella sua identità cristiana, ha qualche malattia in quella identità. Il cristiano è discepolo per camminare, per andare: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo”. Andate. Camminate. Ecco: un primo atteggiamento dell’identità cristiana è camminare, e camminare anche se ci sono difficoltà, andare oltre le difficoltà.
Gesù esortava i suoi discepoli «ad andare agli incroci delle strade» e a invitare «tutti, buoni e cattivi». Lo deve fare rimanendo sempre «agnello», conservando la propria «identità». Bisogna muoversi «come agnelli in mezzo ai lupi», ma rimanendo sempre docili. Ma questo è difficile, questi lupi sono furbi e io sarò anche più furbo di loro. Agnello. Non scemo, ma agnello. Agnello. Con l’astuzia cristiana, ma agnello sempre. Perché se tu sei agnello, Lui ti difende. Ma se tu ti senti forte come il lupo, Lui non ti difende, ti lascia solo, e i lupi ti mangeranno crudo. Come agnello.
In questa missione, in questo annuncio, il cristiano deve mantenere sempre la sua «gioia». Non si può camminare senza gioia, anche nei problemi, anche nelle difficoltà, anche nei propri sbagli e peccati c’è la gioia di Gesù che sempre perdona e aiuta. Non fanno un favore al Signore né alla Chiesa quei cristiani che hanno un tempo di adagio-lamentoso, che vivono sempre così, lamentandosi, di tutto, tristi… Sant’Agostino dice ai cristiani: “Vai, vai avanti, canta e cammina!”. Con la gioia: è quello lo stile del cristiano. Annunciare il Vangelo con gioia. E il Signore fa tutto. Invece, la troppa tristezza ci porta a vivere un cosiddetto cristianesimo senza Cristo: la Croce svuota i cristiani che sono davanti al Sepolcro piangendo, come la Maddalena, ma senza la gioia di aver trovato il Risorto»…”
(Cfr. Papa Francesco, Omelia Santa Marta, 14 Febbraio 2014)
Questo lo stile dei messaggeri di salvezza, come i nostri militari e militari cristiani, che per le vie polverose del mondo, servono Dio e i fratelli con lo sguardo del Vangelo.
Buona Domenica
07.07.19-XIVT.O.@unavoce