“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

IV DOMENICA DI AVVENTO

Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo 

“Il sorriso di Ilaria e la sua piega perfetta nascosta sotto il casco dei top gun, il coraggio di Antonio che sfida le burrasche, la forza e la pazienza di Raffaele che passa le giornate dentro un sommergibile e poi la generosità di Fabio, un ex marinaio che ha coronato il sogno di diventare carabiniere. La straordinarietà è tutta qui: nella normalità della vita di chi ogni giorno è chiamato a compiere un lavoro eccezionale. E ovviamente ricco di rischi e imprevisti….” (Cfr. “La Stampa”)

Questa la vita dei nostri uomini e donne in divisa che vegliano su di noi giorno e notte nelle tre dimensioni, cielo terra e mare, ma quello che li motiva a vivere questa professione come una vocazione è la quarta dimensione che racchiude le altre ed è quella spirituale. Credono in quello che fanno e senza tante parole operano, sono presenti, puntali fedeli.

Vivono con sacralità la loro vita e il loro servizio e dalla dimensione verticale arrivano, ogni giorno, in ogni loro azione, nella dimensione orizzontale: la vita, la carità, l’accoglienza, il servizio.

E’ questo è il commento più autentico al Vangelo di oggi.

Giuseppe è stato coraggioso, si è fidato del Signore!

I nostri ragazzi sono coraggiosi, “non temono” perché, come Giuseppe, si fidano e sono seri, perché seriamente formati, prima in famiglia e poi professionalmente, secondo i loro specifici reparti. L’osservanza delle regole diventa la linea guida per una vita non solo di servizio, ma di vita personale.

Il Si che Maria e Giuseppe hanno detto, anche se in modi diversi, è la strada della vita cristiana,  è la strada dei nostri militari e militari cristiani, di ogni fede, religione o confessione essi appartengano.

Valori che s’imparano solo in casa, in famiglia e diventano stile di vita in ogni azione che compiono poi nel quotidiano del loro servizio nelle Forze Armate.

22.12.19-Avvento.IV-@unavoce