La FOTO, il motivo della scelta:

un dettaglio

Ho scelto questo scatto che ritrae un particolare, per sottolineare il cammino, poca cosa, ma in quell’anfibio, in quella mimetica, in quella bandiera è racchiuso il servizio e l’impegno dei nostri militari ad essere luce e sale nel mondo e per il mondo.

FOTO da: (Cfr. ilCorriere.it)

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.

 

Carissimi,

si!, sale e luce sono i nostri soldati. Con la loro vita, con la loro professione, con la loro dedizione e insieme alle loro famiglie sono quel sale e quella luce nel mondo che manca, che rischia di perdersi tra i meandri dei propri interessi e dell’egoismo, dei progetti personali e d’interesse, si!, loro sono a ricordarci che la vita va vissuta in armonia, aiutandosi, condividendo. La loro strada è polverosa, faticosa, rischiosa … ma la loro presenza ci ricorda che i veri valori della vita sono la Pace, il rispetto, l’intesa … diventando così, sale l’ha dove ha perso il sapore e luce là dove è stata nascosta. Loro, con la loro presenza forte, diventano la via per offrire, a chi si trova in difficoltà, quella possibilità di essere sale e luce per se e per gli altri, un cammino nuovo.

“ … È l’ordine delle fede, del rispetto del mondo guardato nella luce di Dio, del Creatore e Padre. E’ l’ordine che il soldato, come voi, è chiamato a custodire, proteggere, difendere, è il disegno trascendente del Creatore, che pone il Sigillo sulla sacrale bellezza dell’universo e della creatura umana. Ma consentitemi di chiedermi se la domanda che S. Agostino si poneva è ancora “lecita” oggi nella nostra cultura; diceva infatti: “Se le meraviglie che ammiriamo nel mondo sono così belle, quale sarà la bellezza di Dio?”. Con coraggio il Papa ha detto: «La grande sfida dei nostri giorni è quella di aiutare le persone ad aprirsi al trascendente – ha detto ancora Papa Francesco in Myanmar, ai Monaci Buddhisti -. Ad essere capaci di guardarsi dentro in profondità e di conoscere sé stesse in modo tale da riconoscere le reciproche relazioni che le legano a tutti gli altri», superando «tutte le forme di incomprensione, di intolleranza, di pregiudizio e di odio»…”. (Cfr. Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare, Omelia S. Barbara 2017)

Carichi della loro fede, della loro professionalità e del loro impegno, animati dalle parole del nostro Pastore, questi nostri fratelli militari e cristiani, ci aiutano ad incarnare il Vangelo e ci spronano ad imitarli nella vita, diventando protagonisti nella storia del mondo, per seguire il vero e grande Maestro della Vita, Dio, Gesù Cristo, che attraverso lo Spirito Santo, che soffia nella vita della Chiesa, e nel cuore di chi sa ascoltare, ci guida ad incamminarci sulla strada, verso la santità, vocazione comune del popolo di Dio e di ogni uomo.

Buona Domenica

9.02.20-V-T.O.@unavoce