Carissimi,
oggi voglio ricordare una data che, vorrei, non passi senza un momento di riflessione, né per noi, né per le nostre comunità. Le origini e le radici di una “famiglia”, sono linfa per camminare con rinnovato impegno e invocare da Dio protezione e benedizione per continuare il cammino iniziato.
Novantacinque anni sono passati da quel 6 marzo 1925, quando fu costituito l’Ordinariato Militare. La storia precedente, con alti e bassi, ci ha sempre visti accanto ai militari; oggi con altrettante riforme, aggiunte o limitazioni, ci vede accanto a questi uomini e donne, affinché la loro vita spirituale possa coltivarsi con amore e impegno e la loro professione e la vita personale svolgersi in serenità.
“ … Si organizzò così, in uno spirito di “servizio di Chiesa”, l’assistenza spirituale alle Forze Armate sia in tempo di guerra che in tempo di pace2.Con la Costituzione Apostolica Spirituali Militum Curae del 1986, il papa Giovanni Paolo II ha giuridicamente assimilato la realtà ecclesiale militare a quella delle diocesi, compiendo un significativo passaggio da un “servizio di Chiesa” ad una “Chiesa di servizio”.Questa nuova realtà della nostra Chiesa consiste nell’essere una peculiare circoscrizione ecclesiastica3 comprendente ogni realtà militare: luoghi, persone, familiari conviventi. Perciò, anche a motivo dei membri che lo compongono, l’Ordinariato Militare si può definire: Chiesa particolare, territoriale, personale…”. (Cfr. Sinodo O.M. La Chiesa O.M.)
Celebrare un anniversario, pertanto, non è solo spuntare una data dal calendario, ma è occasione per rinnovare il nostro impegno a servire Dio in questi fratelli e in questa porzione di Chiesa.
Nomi e volti di uomini, sacerdoti e pastori, che hanno fatto la storia di questa chiesa particolare, segnano il solco di una comunità di persone che sanno donare la vita per i fratelli. Molti nostri confratelli e fedeli, di cui i nomi, la storia conosce e di altri, solo Dio sa, sono le fondamenta di questo servizio.
In una società distratta dalle cose materiali, anche noi rischiamo di vivere paure e timori per il futuro di un servizio, ma la preghiera, l’impegno e la dedizione, non fanno scavalcare la paura, a quel “timore” che è, invece, un dono dello Spirito Santo e ci offre l’opportunità di continuare in questo cammino, talvolta criticato o accusato, ma che fa di un popolo, il popolo dallo sguardo l’alto, verso la santità, vocazione comune dell’umanità e del cristiano e anche del militare che fa della sua professione una vocazione.
Possa, allora, la nostra preghiera, unita a quella delle nostre realtà, innalzarsi a Dio, per l’intercessione della Beata Vergine Maria e dei nostri Santi e donarci quella Pace che la nostra Chiesa serve negli uomini e donne in divisa.
Storia dell’Ordinariato Militare in Italia