«un eroe e un servo inutile».

 

Una semplice rassegna, per presentarvi tre volumi, ma altri potrebbero essere scelti, che ci parlano di Sacerdoti e Cappellani Militari, durante un periodo buio della nostra storia e della storia mondiale, che non possiamo dimenticare. Dice Papa Francesco: «Bisogna coltivare la memoria, è ciò che fa forte un popolo».

L’opinione pubblica, sia laica, che cattolica, come sempre, parla e sparla di questo e di quello, di opportunità, di verità, di coerenza, guardando solo e puntando il dito su aspetti piuttosto che altri, che fanno da richiamo per le allodole, per non vedere altro, ma detto questo, qui c’è la storia di ieri e la storia di sacerdoti, di uomini e religiosi che, accanto al fratello, come compagno di viaggio, vero ed autentico e non a parole dal sapore omiletico, cammina con la storia vera e difficile, dei primi anni del secolo scorso.

Non sono fatti lontani, perché in modi e tempi differenti, si ripresentano nella nostra società che per difendere i confini non spara, ma lascia annegare … chissà cosa è peggio… comunque premesso questo per i benpensanti, soprattutto cattolici detti pacifisti, il Vangelo è quello vissuto, poveri, ricchi, poco conta, l’amore è di tutti è per tutti, il problema è viverlo e adoperarsi per servirlo, come la Chiesa del resto, povera e ricca, loquace e silenziosa, operosa e ferma … per annunciare il Vangelo, per stare accanto all’umanità.

Una premessa, forse che poteva essere evitata, meglio dirla, non so neppure io, ma certo necessaria ad aprire gli occhi per essere autentici, senza tanta demagogia, ma con la vita, guardando alle cose vere e non farsi avvolgere dal fumo.

La storia di ieri ci aiuta a non dimenticare gli eroi di oggi, come don Roberto, ultimo di una lunga schiera di testimoni, martire della carità, come l’ha definito il Papa, ogni sacerdote che si spende per il fratello è martire della carità!

Così il primo Vescovo da campo Angelo Bartolomasi, a un prete che si rifiuta di andare in trincea con i soldati, ricorda che il cappellano militare è «un eroe e un servo inutile».

“… «Il tuo posto? È dovunque ognu­na di quelle anime che ti sono state affidate corre il pericolo di presentarsi da un momento all’al­tro al tribunale di Dio. Ma questo è eroismo! Sì, il mondo può chia­marlo anche eroismo. Ma non bisogna dimenticare che nel co­dice superiore, apportato da Gesù Cristo sulla terra, l’eroismo del mondo in certi casi – come per il parroco in tempo di peste, come il cappellano militare in tempo di guerra, come per il cristiano in tempo di persecuzione – diventa semplicemente dovere. Dovete dunque tutti trasformarvi in eroi dinanzi agli occhi del mondo per poter dire con perfetta semplicità, ma anche con tranquilla coscien­za: “Siamo servi inutili”»…”.(Cfr.lavocedeltempo)

 

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Foto di Copertina: 15° Stormo, Polo Servizi – Biblioteca: Incontro con i Cappellani Militari della VII Zona Pastorale