Anniversario dell’ Ingresso nella Chiesa Ordinariato Militare

 

“Il Vescovo, maestro della fede. Tra i diversi ministeri del Vescovo, eccelle quello di annunciare, come gli Apostoli, la Parola di Dio, proclamandola con coraggio”  (Cfr. Apostolorum successor, N. 119)

 

 

Con gratitudine e affetto, vorrei oggi ricordare l’anniversario dell’ingresso nella nostra Chiesa Ordinariato Militare del nostro Arcivescovo Santo Marcianò, era il 10 ottobre 2013, Papa Francesco l’aveva destinato ad essere il Padre di questa Chiesa che vive tra i militari.

In questi anni del mio servizio in questa porzione della vigna del Signore, ho conosciuto cinque vescovi: Mons. Marra, Mons. Mani, Mons. Bagnasco, Mons. Pelvi e Mons. Marcianò, che in questi anni hanno guidato la nostra Chiesa, oggi ringraziando Dio del Vescovo che vive e serve tra di noi e con noi, ringrazio la Provvidenza per questi Pastori, che ho incontrato e che ognuno, secondo il suo personale carisma, hanno guidato la mia vita di cristiano e sacerdote.

Pertanto, dalle pagine di questo sito, con tutti voi, comunità virtuale che seguite i mie semplici discorsi e riflessioni, attività e iniziative, desidero stringermi a lui in un forte abbraccio virtuale, elevando a Dio preghiere, perché il Signore gli conceda sempre energie e forza per continuare la sua missione di pastore in mezzo a noi, come ha fatto instancabilmente e con ammirevole dedizione sino ad oggi. Grazie!!!

La storia della Chiesa è una storia di fede e di carità, ma anche una storia di speranza e di coraggio. Il vescovo che sa essere vigile profeta di speranza, come un sentinella di Dio nella notte (cf. Is 21, 11), può dare fiducia al suo gregge, tracciando nel mondo sentieri di novità. Ogni vescovo, riponendo solo in  Dio la sua fede e la sua speranza (1 Pt 1,21), deve poter fare proprie le parole di S. Agostino: “Quali che siamo, la vostra speranza non sia riposta in noi. Da vescovo, mi abbasso a dire questo: voglio rallegrarmi di voi, non essere esaltato. Non mi congratulo affatto con chiunque avrò scoperto riporre in me la speranza: va corretto, non rassicurato; deve cambiare, non è da incoraggiare… la vostra speranza non sia riposta in noi, non sia riposta negli uomini. Se siamo buoni, siamo ministri; se siamo cattivi, siamo ministri. Ma se siamo ministri buoni, fedeli, siamo realmente ministri”. (Cfr. Sinodo dei Vescovi, 2001 – n.33)

O Dio, pastore e guida di tutti i credenti, guarda il tuo servo Santo, che hai posto a presiedere la Chiesa Ordinariato Militare; sostienilo con il tuo amore, perché sia annunciatore della buona novella ed edifichi con la parola e con l’esempio il popolo che gli hai affidato.

@unavoce

 

Foto di Copertina: In primo piano Mons. Santo Marcianò, Visita pastorale ai reparti dell’Acquila In secondo piano Mons. Marcianà in una celebrazione presso i reparti in Libano