La FOTO, il motivo della scelta:
Libia, Militare Italiano con bambini locali
Preparate la strada è l’invito di oggi, preparare significa educare, aiutare, correggere, soccorrere. Questa immagine ci porta con il cuore e la mente a questo lavoro che i nostri militari compiono in favore dei più poveri.
FOTO da: (Cfr. africarivista)
Sulle strade polverose
“PENSIERI CON LE STELLETTE”
sul Vangelo della Domenica
II DOMENICA DI AVVENTO Mc 1,1-8
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»
“Preparate la strada al Signore. Giovanni, nel compiersi del tempo messianico, invita ad esprimere, attraverso un segno che non è soltanto cerimoniale, la volontà di conversione e la speranza dei tempi nuovi, caratterizzati dall’effusione dello Spirito Santo. In questi tempi nuovi, che per noi sono già cominciati, anche se non ancora del tutto realizzati, l’invito alla conversione sfocia necessariamente in gesti significativi, « sacramentali » nel senso più ampio della parola. Tra essi vi sono certamente il battesimo e la penitenza, momenti privilegiati d’incontro con il Dio che salva e che perdona, ma anche gli atteggiamenti concreti della comunità e dei singoli (condividere, perdonare, accogliere…) da cui traspare la realtà di un cuore nuovo. Sono quelli indicati nell’immagine del «preparare la strada». Forse, visti con occhi profani, possono apparire come povere, inutili cose: in realtà invece, nei gesti di un uomo e di una comunità rinnovati, chi sa leggere intravede «nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia». (Cfr. Maranathà)
Sulle strade polverose dell’umanità, i militari sono presenza di carità, si quella vera, quella che da la Pace, che senza di essa non ci fa compiere altro gesto, altra azione, altra carità. Viandanti sulle strade della povertà, sono presenza di speranza, sono messaggio che tutto può cambiare e rinascere, sono l’aiuto al cambiamento, ad avere atteggiament nuovi, indirizzano a preparare la strada di una nuova e rinnovata esperienza di vita.
Buona continuazione del cammino di Avvento
06.12.2020-IIAvvento@unavoce
La LITURGIA, conoscere per partecipare:
I Gesti e gli arredi degli altari (1° Parte)
I ceri Evocano la luce che è il Cristo risorto. A questo titolo meritano pienamente di essere deposti sull’altare o vicino, perché quest’ultimo rappresenta il Cristo.Sono generalmente posti su due candelabri, che sono adattati all’uso che se ne fa. Per esempio, si può trasportarli all’ambone per la lettura del Vangelo. L’incensazione. L’incenso è una resina venuta dall’Oriente. Quando brucia su dei carboni, in un turibolo, emana un fumo profumato. La liturgia l’utilizza per esprimere la preghiera di venerazione. Infatti, il fumo profumato simbolizza la preghiera di odore piacevole, che sale verso Dio. L’incensazione si opera con l’oscillazione del turibolo. Colui che usa il turibolo si chiama turiferario.