La FOTO, il motivo della scelta:

L’Ordinario Militare visita le basi operative avanzate lungo la Blue Line dove ha incontrato gli Alpini ed i Dragoni del “Nizza”

Lo scatto raccoglie lo spirito di servizio di questa Chiesa Ordinariato Militare, che camminando insieme per servire gli uomini e le donne che servono la Pace vivendo la loro fede indossando le stellette, si fa compagna di viaggio per accompagnarli e indicare il cammino del Vangelo incarnandolo nella loro vita.

FOTO da: (embed.scribblelive)

Militari, per camminare insieme 

 

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

 

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Gv 1,35-42

«Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbi – che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui: erano circa le quattro del pomeriggio. 

 

“Anche se l’appello di Cristo si fa sentire come invito personale e si chiarisce nel cuore di una intimità sempre nuova e irripetibile, esso apre sempre la strada a una esperienza comunitaria. L’incontro personale con Gesù suscita l’incontro personale e comunitario con tutti coloro che hanno fatto l’esperienza di questo incontro, e dà l’avvio alla costituzione di una comunità nella quale il vivere insieme e il « seguire » insieme Gesù diventa una caratteristica essenziale. Accanto alla vocazione personale c’è, quindi, la vocazione a far parte di un popolo che si chiama Chiesa: ekklesía, che vuoi dire appunto, la «convocata», la «eletta», la «chiamata»”. (Cfr. Maranathà)

Con questo spirito la Chiesa Ordinariato Militare vive e serve gli uomini e le donne in divisa, per condividere un cammino, per camminare insieme a servizio della Pace e per costruire pace nel cuore di chi la serve, vivendo la vocazione militare con lo spirito del Vangelo, amare e servire i fratelli. Militari e cristiani, militari e santi. Essere a servizio del Paese con il cuore di Cristo, questo è il “rimanere con Lui” che abbiamo sentito nel Vangelo, “Rimanere” con il Cuore accanto e in Cristo nei fratelli.

Buona Domenica

17.1.21-IITO@unavoce

II Tempo Ordinario

La LITURGIA, conoscere per partecipare:

«CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE HA LA VITA ETERNA» Come scoprire il significato di questa parola di Gesù? Ho trovato una risposta, grazie a una catechista che mi racconta le sue difficoltà nello spiegare ai bambini la presenza di Gesù nel pane eucaristico. Nella riunione successiva, li interroga. Invece di rispondere: «Gesù ha preso del pane e ha detto: questo è il mio corpo offerto per voi», uno dei bambini sbaglia e dice: «Gesù ha preso il suo corpo e ha detto: Questo è pane offerto per voi». Per la catechista, quella risposta è un’illuminazione: bisogna rovesciare la frase del vangelo per comprenderla. Sì, la sera del Giovedì Santo, Gesù ha già dato la sua vita e l’ha “deposta” sulla mensa della cena pasquale. L’ha offerta a suo Padre tramite la preghiera di benedizione che ha pronunciato. E ha detto quella frase incredibile: «Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo offerto per voi».