Una cantautrice amica

 

Balla come se nessuno stesse guardando, ama come se nessuno ti avesse mai ferito, canta come se nessuno stesse ascoltando, vivi come se il paradiso fosse sulla terra. (William W. Purkey)

 

Tutti cerchiamo la felicità, tutti non vogliamo avere problemi, poter vivere la vita in modo lineare, ma il mondo va per la sua strada e dimentichiamo le fortune e sottolineiamo le cosiddette o apparenti e momentanee sfortune. Oggi, prendo in prestito tre testi di canzoni di un’amica cantautrice: Alessandra Torretta, per intrattenermi con voi e parlare d’impegno, gioia, voglia di essere autentici, di essere felici in modo vero e pieno. Un filosofo americano della fine dell’800, William James, disse: “Non si canta perché si è felici; si è felici perché si canta”, ecco con questo spirito dove tutti urlano e rivendicano diritti e dove, in questa emergenza, la paura ci ha tolto ogni “svago”, ogni alimento dell’anima e del corpo, non solo sopravvivere, ma vivere il canto diventa via per recuperare quello che sembra andar perduto.

L’immagine di copertina che ho scelto, forse può sembrare non adatta, ma in questo semplice gesto c’è la felicità la vera felicità di un servizio di un cammino di una speranza recuperata, e ogni valle è colmata perché l’amore vince su ogni nebbia, ogni buio, ogni ombra.

La musica e il canto, sono, da sempre e in tutte le forme, la via per costruire ponti, per essere e diventare fratelli, per servire … il musicologo e filosofo francese, Vladimir Jankélévitch, dell’inizio dello scoro secolo diceva: “Dove la parola manca, là comincia la musica; dove le parole si arrestano, l’uomo non può che cantare”, allora riprendiamo a pensare, a parlare, a credere, ad amare e un’alba nuova si arriverà, nuove speranza si apriranno a noi, non perderti, cerca ciò che conta, io di grido, cerca Dio, non dimenticarti, cerca Cristo, lasciati trovare è la vera luce, la vera armonia, la vera gioia. Però, solo un cuore lieto sa ascoltarlo e sa cantarlo con la vita.

Anni fa fui mandato, come servizio, alla Base Nato di Solbiate Olona, nella zona di Varese e qui incontrai, attraverso un militare, Alessandra, una ragazza che aveva un coro e ha un coro: il “Sursum Corda” e in occasione di una attività Internazionale della Base le chiesi se avessero voluto partecipare alla celebrazione Internazionale con il loro coro per animare la S. Messa. La risposta fu immediata e disponibile e da quel giorno iniziò una collaborazione e un’amicizia. Ogni celebrazione, pochi o tanti che fossimo, con il loro canto diventava unico e solenne.

Ora, qui non voglio raccontarvi la splendida collaborazione ed  amicizia che è nata e che ancora oggi, a distanza di un più di un decennio, continua ad esserci, ma presentarvi la cantautrice Alessandra Torretta, rimandandovi al sito del Coro (dove troverete la loro produzione, le loro attività, i loro album, il loro servizio e impegno) e attraverso tre testi parlarvi di felicità, di impegno, di essere protagonisti della Vita, di vivere la dimensione militare con quello spirito evangelico, diventando tralci di amicizie. Ci raccontano e ci parlano di fede, d’impegno, d’amore.

Credo che la Musica, il canto, così come altri aspetti della vita, che oggi vengono meno, in questo tempo, possano essere riscoperti per aiutarci a vivere questa dimensione del distacco fisico, per coltivare il cuore e la mente, per ricominciare rinnovati e meglio impegnati e attenti, per costruire un mondo migliore.

Il distanziamento, ci pesa e allora credo sia necessario recuperare alcuni atteggiamenti, coltivare alcune passioni, ed iniziare ad alimentare la mente e il cuore per non perderci, per tenere lo sguardo alto, per iniziare a rinnovarci e per rinnovare ed essere veri protagonisti della nostra vita, militari a servizio della Patria, della Pace, della Sicurezza, degli altri … in modo autentico, diventando tralci che unisco ed eliminano le differenze e sole che aiuta a crescere rigogliosi.

I testi dell’autrice, ci suggeriscono una via, uno stile, un modo di essere e di pensare per non perderci. Diventare protagonisti, significa vivere la vita per quello che è con quello che si ha, ricercare la gioia che abbiamo dentro, le piccole cose di ogni giorno: “Prendi il tuo tempo, vivilo, adesso, ora, dai vivi la vita, amala, la gioia dentro avrai. Travolgi il mondo e sentiti protagonista, entra nel tuo tempo, Dio t’accompagnerà e soltanto allora la vita un senso avrà”. La vita spirituale, la vita comunitaria di Chiesa, di gruppo, di Parrocchia, i Sacramenti, l’Eucarestia, sono quel concime, quel sole, che ci aiuta, che ci da coraggio per essere veri, per amare tutti e sempre: “Signore, questo pane ci armi di coraggio: soldati del Tuo Amore con esso ci farai”. Insieme, come tralci uniti alla vite, possiamo riscattarci e riscattare il mondo che si perde altrimenti in cose che non valgono. Amare e servire, essere attenti all’altro, ci fa fratelli tutti, ci fa amici veri, ci fa cristiani autentici: “Grazie, Signore, Tu ci ami, lo so e questi fratelli lo dimostrano a noi. Noi siamo vigna, loro tralci Tuoi. Guardali dal male, non lasciarli mai”. La vera gioia sta dentro di noi, ricerchiamola, aiutiamoci a ritrovarla e allora e solo allora “Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura. Allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà (Is 40, 4-5)

La foto che apre questo semplice articolo, ci offre l’impatto viso di questa fede ed amicizia, di quelle valli colmate dal servizio silenzioso di tanti militari che con la loro presenza  collaborano a portare la vera gioia nella vita dei più poveri.

@unavoce

 

TESTI:

PROTAGONISTI

  1. Se vedi la vita come se fosse di un altro e non la tua
    Tu hai bisogno d’essere protagonista.
  2. Se vedi qualcuno piangere e volti la faccia anziché
    Darti da fare perché lui torni a sorridere.
  3. Se guardi la vita fuggir via, lasci il tuo tempo scorrere,
    è giunto il momento d’essere protagonista.
  4. Se scappi da tutti, anche da te, dici che cambi e non lo fai,
    lasci che tutto scivoli sulla tua vita.

Rit.: Prendi il tuo tempo, vivilo, adesso, ora, dai
Vivi la vita, amala, la gioia dentro avrai
Travolgi il mondo e sentiti protagonista
Entra nel tuo tempo, Dio t’accompagnerà
E soltanto allora la vita un senso avrà.

  1. Ma, non abbassare il viso mai, porta il sorriso a chi non l’ha
    E la tua gioia ti farà protagonista.
  2. Basta lagnarsi è ora di darsi da fare, guarda lì:
    tutta la vita aspetta te: non farti attendere.

Rit.: Prendi il tuo tempo, vivilo, adesso, ora, dai
Vivi la vita, amala, la gioia dentro avrai
Travolgi il mondo e sentiti protagonista
Entra nel tuo tempo, Dio t’accompagnerà
E da quel momento vivrai e mai morrai.

  1. Non aspettare: il mondo è qui da cambiare: aspetta te
    E solo allora tu sarai protagonista…

 

SOLDATI DEL TUO AMORE

  1. Signore, Tu mi parli ed io vorrei sentirTi:
    dammi la Tua Pace, dammi il Tuo Amore.
  2. Signore, Ti ringrazio per la vita che mi hai dato:
    sempre la Tua gioia resti nel mio cuore.
  3. Signore, questo pane ci armi di coraggio:
    soldati del Tuo Amore con esso ci farai.
  4. Signore, Tu mi ascolti, conosci le mie angosce:
    inonda la mia vita di forza e carità

 

TRALCI (Diversi ma uguali)

  1. C’è quello triste, c’è quello serio, c’è chi diverte, chi sussurra, c’è chi urla,
    c’è quello matto, coinvolgente, c’è chi confessa ed è severo, il diligente,
    C’è quello calmo, quello agitato, quello che quando si appassiona fa teatro,
    c’è anche quello ch’ama giocare con i ragazzi e coi bambini in oratorio,
    c’è chi sorride anche se prega perché comunica la gioia del Signor.

Rit.: Grazie, Signore, Tu ci ami, lo so
e questi fratelli lo dimostrano a noi.
Noi siamo vigna, loro tralci Tuoi.
Guardali dal male, non lasciarli mai.

  1. Ci sono frati, ci sono suore, ci sono preti, religiose e sacerdoti,
    son missionari, son cappellani, sono dovunque ci sia un uomo da salvare;
    dagli ospedali alle caserme, ai paesini che hanno solo sei abitanti,
    nelle città, dai carcerati, in quei Paesi dove vengono ammazzati,
    perché l’Amore va dappertutto, niente lo ferma e soprattutto se è di Dio.

Ma siete voi i nostri eroi, pastori, padri, amici, guide, educatori,
voi che portate con voi il Cristo avete sempre della Chiesa l’entusiasmo, 
non vi arrendete, non vi fermate, perché sapete che lo Spirito è in voi;
a volte siete fragili e stanchi, ma basta un niente e lo nascondete a noi.

Rit.: Grazie, Signore, Tu ci ami, lo so
e questi fratelli lo dimostrano a noi.
Noi siamo vigna, loro tralci Tuoi.
Guardali dal male, non lasciarli mai.

  1. Come facciamo a ringraziarvi: date la vita per degli uomini bugiardi;
    voi ci guidate, ci sostenete, voi ci insegnate a riconoscere la Via,
    ci confortate nei giorni scuri quando sarebbe così facile mollare;
    siete presenti se abbiam bisogno di una Parola che ci apra il Paradiso;
    avete un cuore immenso e puro, ma siete umani e peccatori come noi.

Poi viene il giorno della partenza e lì si vede se davvero siam cresciuti;
lasciate casa, comunità, affetti e amici, ma così è la vostra vita.
Portate seme dovunque andate, altre persone, altre realtà conoscerete
e noi faremo un nuovo incontro che nel cuore avrà, però, lo stesso Dio. 

Rit.: Grazie, Signore, Tu ci ami, lo so
e questi fratelli lo dimostrano a noi.
Noi siamo vigna, loro tralci Tuoi.
Guardali dal male, non lasciarli mai.

Amen

Foto di Copertina: In primo piano Foto ANSA – Herat, un soldato Nato stringe la mano ad un bambino afgano in secondo piano: il Coro “Sursum Corda”