La FOTO, il motivo della scelta:
Militari delle Forze Speciali a scuola di Alpinismo
La discesa, non meno faticosa della salita, ci insegna l’impegno, la fedeltà, la determinazione e ci racconta del bello che si è visto per metterlo a servizio degli altri. Così in questa discesa, raccolgo il pensiero del Vangelo di oggi, l’esperienza dei discepoli, l’impegno di ogni cristiano. Uno scatto che racconta la vita, la fede, la speranza.
FOTO da: (Cfr. lastampa)
Militari pellegrini sulle strade per servire
“PENSIERI CON LE STELLETTE”
sul Vangelo della Domenica
II DOMENICA DI QUARESIMA – Mc 9,2-10
«Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti.
“Nella liturgia di oggi, il Signore ci offre la sua risposta, senza togliere nulla alla problematicità dell’esistenza umana. La sapienza popolare afferma genericamente che «nel buio della vita c’è un momento di luce per tutti». A questa speranza però, la fede aggiunge qualcosa di più profondo. Il credente sa che un Amore misterioso dirige la storia, anche quando gli eventi sembrano parlare in senso contrario. I nostri occhi miopi purtroppo, non hanno la lucidità necessaria per vedere il disegno divino nella sua interezza. Esso ci supera e solo la fede sa intravederlo. Nella luce sfolgorante della trasfigurazione Dio da una risposta rassicurante a Cristo e ai suoi discepoli: la croce è solo una fase del progetto che sfocia nella gloria. Lo stesso Abramo, pur lacerato da una sofferenza disumana, alla fine ritrova il Dio della Vita e della promessa che stringe con lui un’alleanza nuova e lo apre a un futuro di benedizione. Per questo egli non è solo modello dei credenti, ma anche loro padre: nella prova ha fermamente creduto che Dio si interessa alla sorte dei suoi fedeli e che la loro vita gli è estremamente cara”. (Cfr. Maranathà)
Con questa fede, consapevoli di essere tutti pellegrini su questa terra verso una meta che è Cristo, ogni vocazione è a servizio di questa speranza. Anche le nostre comunità cristiane con le stellette vivendo la loro vocazione insieme alle loro famiglie vivono questa dimensione, portando quella luce che ridona speranza alla vita la dove è venuta a mancare la pace, la sicurezza e la serenità, offrendo protezione, aiuto, progetti per ricominciare, recuperando quell’alleanza con la vita spirituale, qualunque sia le fede dei popoli e delle persone che servono. Dio si serve di ognuno di noi per stare accanto all’umanità, usa la nostra intelligenza, la nostra capacità e infondendo dentro il nostro cuore amore e misericordia, ci guida a servire i fratelli più poveri scendendo nelle strade polverose del mondo, senza dire nulla, ma con la forza e la luce che dona pace ai fratelli, attraverso una presenza forte che animata dalla fede diventa Fortezza.
28.2.2021-IIQuaresima@unavoce