Briciole di Magistero

 

Riprendendo dal Magistero del Papa, oggi vorrei proporvi il testo dell’intervento del santo Padre, tenuto all’ultimo Corso Internazionale di Formazione dei Cappellani Militari Cattolici al diritto internazionale umanitario. Il tema era: “La privazione della libertà personale nel contesto dei conflitti armati. La missione del cappellano militare”.

Missione, Si, perché di missione si stratta, come si tratta di missione il nostro servizio in questa porzione di Chiesa. Infatti, i sacerdoti che servono gli uomini e le donne in divisa, sono presi (eccetto gli alunni del nostro seminario) dalle Diocesi e dagli Istituti religiosi, in una forma simile a quella dei “Fidei donum” e inviati a servire questi fratelli.

Missione è l’impegno della Chiesa: essere presenti, condividere il cammino di tutti e con tutti. Questo accompagnamento, fatto di condivisione della vita in tutto, per servire questi fratelli, educando la coscienza, ricordando i valori, sostenendoli nelle difficoltà, assistendoli nel cammino è lo specifico della Chiesa Ordinariato Militare.

Qui, uno stralcio dell’intervento pontificio:

“Il diritto internazionale umanitario prevede numerose disposizioni in ordine alla protezione della dignità dei detenuti, specialmente per quanto concerne il diritto applicabile ai conflitti armati internazionali. Il fondamento etico e l’importanza cruciale di queste norme per la salvaguardia della dignità umana nel tragico contesto dei conflitti armati fa sì che esse debbano essere adeguatamente e rigorosamente rispettate e applicate. Ciò vale anche nei confronti delle persone detenute, indipendentemente dalla natura e dalla gravità dei crimini che esse possono aver commesso. Il rispetto della dignità e dell’integrità fisica della persona umana, infatti, non può essere tributario delle azioni compiute ma è un dovere morale a cui ogni persona e ogni autorità è chiamata.

Cari Ordinari e Cappellani militari, vi invito, nell’adempimento della vostra missione di formazione della coscienza dei membri delle forze armate, a non risparmiare sforzi affinché le norme del diritto internazionale umanitario siano accolte nei cuori di coloro che sono affidati alla vostra cura pastorale. Vi fanno da guida le parole del Vangelo contenute nel grande “protocollo” o grande regola di comportamento: «Ero in carcere e siete venuti a trovarmi» (Mt 25,36).

Si tratta di aiutare quella particolare porzione del popolo di Dio affidato alla vostra cura a individuare nel patrimonio comune che lega tutti gli uomini, e che trae la sua origine già dal diritto naturale, quegli elementi che possono diventare ponte e piattaforma di incontro con tutti. I ministri di Cristo nel mondo militare sono anche i primi ministri dell’uomo e dei suoi diritti fondamentali. Penso a quanti tra voi sono accanto ai militari in situazioni di conflitto internazionale, chiamati ad aprire le loro coscienze a quella carità universale che avvicina l’uomo all’uomo, qualunque sia la razza, la nazionalità, la cultura, la religione dell’atro.

Ma prima di questo c’è il lavoro preventivo, che è un lavoro educativo, complementare a quello delle famiglie e delle comunità cristiane. Si tratta di formare personalità aperte all’amicizia, alla comprensione, alla tolleranza, alla bontà, al rispetto verso tutti; giovani attenti alla conoscenza del patrimonio culturale dei popoli, impegnati per una cittadinanza universale, per favorire la crescita di una grande famiglia umana. Il Concilio Vaticano II chiama i militari «ministri della sicurezza e della libertà dei popoli» (Cost. past. Gaudium et spes, 79): voi siete in mezzo a loro perché queste parole, che la guerra offende e annulla, possano essere realtà, possano dare senso alla vita di tanti giovani e meno giovani che, come militari, non vogliono farsi derubare dei valori umani e cristiani”. (Cfr. vatican.va)

Figura, quella dei Cappellani Militari, che, come in altri ambiti della vita dell’uomo, condividendo lo stile della vita si fa presente come compagno di viaggio perché nessuno si perda di quelli che il Signore ci ha affidati.

@unavoce

 

Foto  di copertina: Papa Francesco riceve i partecipanti al V Corso Internazionale di Formazione dei Cappellani Militari al Diritto Umanitario