Giovani e cammino di Fede

“il Sigillo dello Spirito Santo ovvero la conferma personale di adesione alla Fede e prosecuzione più consapevole del cammino cristiano”. (Cfr. Mons. Santo Marcianò)

 

“L’immagine più espressiva della Chiesa Ordinariato Militare è quella di una grande famiglia con molti figli giovani. Questi infatti, costituiscono la maggioranza dei componenti di questa Chiesa che durante questo Sinodo pensa a loro con particolare senso di responsabilità alla ricerca di linee pastorali adeguate, considerando il periodo della loro giovinezza quale momento fondante la vita di ogni uomo1. Essi sono la giovinezza di ogni famiglia, della società, delle nazioni e dell’intera umanità; sono la giovinezza della nostra Chiesa e delle nostre Forze Armate. Come ogni famiglia anche la Chiesa Ordinariato Militare “guarda se stessa nei giovani”2, presta ad essi la massima attenzione consapevole che, impegnandosi per questi giovani, lavora per tutti i giovani d’Italia, anche per quelli che hanno operato scelte diverse per servire la collettività. Questa attenzione acquista una particolare rilevanza nella situazione odierna della società italiana ed europea: infatti, siamo messi di fronte ad una vera e propria “emergenza giovani”, della cui urgenza e drammaticità si sono rese particolarmente conto le famiglie. Se dunque l’immagine della nostra Chiesa come “grande famiglia con molti figli giovani” è qualcosa di più di un’efficace figura retorica, è fondamentale che la Chiesa Ordinariato Militare si impegni in prima persona per l’attuale “emergenza giovani”, secondo le sue limitate eppur concrete possibilità. Allo stesso tempo, proprio per questo suo impegno e questa sua peculiare relazione con il mondo giovanile, spetta proprio a questa Chiesa invitare l’intera società italiana, civile ed ecclesiale, ad impegnarsi perché l’emergenza giovani trovi immediate ed efficaci risposte”. (Cfr. Sinodo Ordinariato Militare, I Giovani)

Con questa premessa oggi vi porto per mano a ricordare la porzione più ricca della nostra Chiesa, i Giovani, si una Chiesa Giovane a servizio della collettività. In questo cammino con loro e per loro la nostra presenza è di accompagnamento di educazione del cuore e dello spirito oltre che della mente e della vita. Molti elementi concorrono alla loro formazione, professionale e umana e noi come sacerdoti siamo compagni di viaggi, fratelli e padri per il loro cammino educandoli alla vita per servire la vita. 

“Vita Sacramentale

Altro momento fondamentale da proporre ai nostri giovani per la riscoperta della fede, è quello di una più approfondita vita sacramentale, cominciando da una preparazione e partecipazione più attiva all’Eucaristia domenicale. La chiesa della caserma diviene poi, possibilità offerta a tutti di poter trascorrere momenti di preghiera personale o comunitaria davanti all’Eucaristia. Se anche un piccolo gruppo frequentasse assiduamente questo incontro personale con il Signore, si creerebbe tra tutti un clima favorevole per la riscoperta della fede. L’amicizia e la familiarità con i giovani militari può essere l’opportunità per indurre molti di loro ad una serena apertura di coscienza con il cappellano fino a giungere alla celebrazione del sacramento della Riconciliazione. Infine, per molti dei nostri giovani il servizio militare costituisce la prima occasione per avvicinarsi alla vita sacramentale o per riprenderla in occasione della preparazione al sacramento della Confermazione. Perciò, questo Sinodo raccomanda vivamente che l’itinerario di preparazione ai sacramenti dell’Iniziazione cristiana abbia un posto di preminenza in tutta la pastorale sacramentale militare”. (Cfr. Sinodo Ordinariato Militare, i Giovani)

Anche nella nostra comunità con le stellette seguiamo questo cammino di formazione fatto da tanti piccoli gesti quotidiani di affiancamento per offrire un cammino di formazione a crescere non solo come militari ma come uomini e cristiani e uno dei sacramenti che più ci avvicina a loro è quello della Confermazione.

I motivi possono essere molti ma quello che conta è l’occasione di essere accanto per recuperare, riattivare, accendere o riaccendere quella fede che si era un po’ messa in pausa per tanti motivi. Partendo dall’amicizia personale, dalla condivisione di un cammino e di un lavoro in tutto e per tutto sporcandosi le mani e avendo l’odore delle pecore si riesce a recuperare a iniziare un cammino di crescita spirituale.

@unavoce

 

Foto di Copertina: L’Ordinario Militare per il Sacramento della Confermazione per gli Allievi della Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet” (2014)