“sposarsi e condividere la vita è una cosa bella”

“Vale la pena rischiare”: anche se è vero che il matrimonio è “un viaggio impegnativo, a volte difficile, a volte anche conflittuale”, “sposarsi e condividere la vita è una cosa bella”. Quello del Papa è un forte incoraggiamento a intraprendere questo viaggio “di tutta la vita”, nel quale vi è un aspetto centrale: lo sposo e la sposa non sono soli, perché “li accompagna Gesù”. L’esortazione viene espressa nel Video diffuso dalla Rete Mondiale di Preghiera, con la sua intenzione per il mese di giugno, che si concentra proprio sulla bellezza del matrimonio ed è pubblicato in collaborazione con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita”. (Cfr. Vaticannews)

 

Parlare di matrimonio oggi è veramente un’avventura, da più parti scherzando o sul serio il matrimonio come consorzio di vita tra due persone è messo in discussione per mille motivi ma alla fine credo che la vera risposta è l’egoismo di ognuno di noi. Il Papa nell’intenzione di preghiera per giugno ci ripropone il Matrimonio come vocazione ed è l’unica strada da seguire per credenti e non per qualsiasi attività di vita svolgiamo. Amare e essere amati è il fondamento della vera felicità e quindi della vita, da questo aspetto del nostro quotidiano vivere dipende ogni cosa e dal cuore parte ogni azione nel bene e nel male pertanto educare il cuore è fondamentale per ogni persona e ognuno di noi fa le sue scelte. Nel rispetto pertanto delle scelte di ognuno vi ripropongo questa riflessione sul matrimonio e sulla bellezza di esso come risposta all’amore che Dio ci offre.

Anche nella nostra realtà il matrimonio e la famiglia se pur in profonda difficoltà come in tutta la società, rimane forte e importante per servire bene e meglio la Pace. Ogni anno la zona pastorale organizza un corso a livello regionale epoi ogni cappellano in base alle varie esigenze prepara le copie dei suoi reparti secondo le norme della Chiesa.

Vorrei riproporvi le pagine del nostro Sinodo della Chiesa Ordinariato Militare al capitolo sulla famiglia:

“La Chiesa Ordinariato Militare in modo particolare durante questo suo primo Sinodo rivolge la propria attenzione alla famiglia, auspicando che ogni militare l’apprezzi come bene preziosissimo, modello sociale e supporto fondamentale per la sua missione di difensore della pace. La famiglia, in quanto struttura e capolavoro uscito dalle mani del Creatore, è cellula fondamentale della società umana, la origina e la modella. Dio ha scelto l’immagine dell’amore sponsale per esprimere l’alleanza stipulata con Israele: “Io passai vicino a te e ti vidi. La tua età era ormai l’età dell’amore ed io stesi il lembo del mio mantello su di te… ed entrai in alleanza con te. E divenisti mia”. “Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore … e tu conoscerai il tuo Signore”. Cristo, Dio fatto uomo, ha realizzato in modo perfetto l’alleanza sponsale tra la divinità e l’umanità e nel suo sacrificio della croce ha compiuto l’alleanza sponsale tra lui sposo e la Chiesa sua sposa. In rapporto a questo grande mistero “la realtà naturale del matrimonio diventa, per volontà di Cristo, vero e proprio sacramento della nuova alleanza, segnato dal sigillo del sangue redentore di Cristo”. ”Soltanto nella fede gli sposi possono scoprire ed ammirare in gioiosa gratitudine a quale dignità Dio abbia voluto elevare il matrimonio e la famiglia costituendoli segno e luogo dell’alleanza tra Dio e gli uomini, tra Gesù Cristo e la Chiesa sua sposa”. L’amore di Dio vivifica la famiglia: “Infatti, come un tempo venne incontro al suo popolo con un patto di amore e fedeltà, così ora il Salvatore degli uomini e Sposo della Chiesa viene incontro ai coniugi cristiani attraverso il sacramento del Matrimonio. Inoltre, rimane con loro perché, come Egli stesso ha amato la Chiesa e si è dato per lei, così anche i coniugi possano amarsi l’un l’altro fedelmente, per sempre, con mutua dedizione”. Tuttavia, l’amore che unisce gli sposi tra di loro e con Dio “non ha il suo principio nella natura, ma in Dio ed essi sono esattamente come Cristo che, unito alla sua sposa la Chiesa, non è meno col Padre”. Con la grazia del sacramento del Matrimonio la famiglia realizza la sua vocazione e missione: nel matrimonio gli sposi “diventano una sola carne” e il Sacramento, inserendoli nel mistero di Cristo sposo e della Chiesa sua sposa, li rende cooperatori di Dio nell’opera della procreazione …

La Chiesa Ordinariato Militare, consapevole della delicatezza e dell’importanza dell’istituzione familiare, impegna le proprie energie nel preparare, sostenere e sviluppare le famiglie affidate alla sua cura pastorale …

La Chiesa Ordinariato Militare a conclusione di questo documento sinodale, riafferma che la famiglia ha bisogno di essere nuovamente evangelizzata; deve riscoprire il suo ruolo di cellula primaria della società e della comunità cristiana; deve vivere la dignità di “Chiesa domestica”, “comunità credente ed evangelizzante, comunità in dialogo con Dio, comunità al servizio dell’uomo”. All’interno di essa infatti, si vive la primordiale esperienza dell’incontro con Dio. Non è facile pensare ad un avvenire migliore se la famiglia non diventa luogo privilegiato dell’accoglienza della vita, della crescita della persona, scuola di sapienza umana e di formazione spirituale. In concomitanza con la celebrazione della “Giornata della vita”, in ogni parrocchia militare venga promossa dal cappellano con la collaborazione delle famiglie, la “Settimana della famiglia”. In detta ricorrenza le famiglie dei militari vivano forti esperienze di spiritualità: celebrazioni penitenziali ed eucaristiche, preghiere personali e comunitarie e si rinnovino gli impegni assunti con il matrimonio. Questo Sinodo è profondamente convinto che la nuova evangelizzazione, il futuro della nostra Chiesa, della società civile e militare, dipenda in gran parte dalla “Chiesa domestica”. Ritiene pertanto che la presenza salvifica della Chiesa nel mondo passi in maniera singolare attraverso la famiglia, nata e sostenuta dal matrimonio cristiano. Sente perciò necessario e primario impegno pastorale, edificare e dilatare la comunità ecclesiale attraverso la fondazione di nuove Chiese domestiche.  (Cfr. Sinodo O.M., La Famiglia)

“Il matrimonio non è solo un atto sociale’: è una vocazione che nasce dal cuore, è una decisione consapevole per tutta la vita, che richiede una preparazione specifica”. Un’indicazione, questa, che segnala l’importanza dell’accompagnamento da parte della comunità cristiana: Per favore, non dimenticatelo mai! Dio ha un sogno per noi, l’amore, e ci chiede di farlo nostro. Facciamo nostro l’amore, che è il sogno di Dio. E preghiamo per i giovani che si preparano al matrimonio con il sostegno di una comunità cristiana: perché crescano nell’amore, con generosità, fedeltà e pazienza. Perché per amare serve molta pazienza. Però vale la pena”. (Cfr. Vaticannews)

 

Foto di Copertina: by Igor Bellini