Per superare la retorica
“Quando soffia il vento del cambiamento c’è chi alza muri e chi, guardando avanti, costruisce mulini a vento. Enrico Letta cita questo proverbio cinese per cercare di spiegare una situazione che non ha precedenti: in Italia, in Europa, nel mondo. E invita a superare la consueta retorica positiva che si è costruita attorno al disegno europeo, ritrovando il significato di parole di cui dobbiamo andare orgogliosi: libertà, diritto, solidarietà. Attingendo al buonsenso italiano. Ripartendo dalla scuola, dal mondo dell’educazione e della formazione, dall’entusiasmo dei giovani e dalla resilienza, dall’esercizio del pensiero laterale e dalla forza dell’immaginazione. Per dimostrare – da accademico che guarda la politica da lontano, girando il mondo – che non ci sono scorciatoie per abbattere i muri reali e quelli che, per paura, costruiamo nella nostra testa”. (Cfr altoadige)
Questo incipit di articolo a cui ti rimando per una lettura integrale, mi offre lo spunto per fermarmi con voi a riflettere sull’impegno che ognuno può e deve avere per costruire un mondo migliore.
Vediamo ogni giorno riflessioni, articoli, post su argomenti vari della vita della nostra società dal punto di vista politico, religioso, sociale economico e tutti hanno soluzioni criticando altre. Questa pluralità è bella e importante è il segno della democrazia della libertà di pensiero di espressione, ma non dimentichiamoci però i valori veri.
Criticare e puntare il dito è molto facile e utile per distogliere l’attenzione dai veri enigmi e difficoltà della vita ma noi ognuno di noi uomo e donna pensate deve ragionare con al propria testa, deve documentarsi, conoscere e non accusare per presa di posizione perché non condividiamo le stesse ide o ideologie. Ad ognuno di noi è chiesto di essere portatori di quei valori che ci fanno liberi e impegnati senza secondi fini. L’uomo e l’umanità è al centro e deve essere al centro delle nostre attenzioni. Libertà, rispetto, condivisione, apertura sono certamente le parole chiavi della convivenza ma la mia libertà finisce quando inizia quella dell’altro.
Quindi non possiamo controllare il vento ovviamente ma possiamo costruire mulini per usare il vento a nostro beneficio a beneficio della società nella sua pluralità nella sua diversità rispettando valori e principi di tutti. Non lasciamoci catturare da chi grida più forte da chi sui social ha più like ma dalla serietà degli argomenti e soprattutto dalla verità della notizia. Verificare, conoscere e capire stanno alla base della convivenza.
Questo è l’uomo quando non cede alla violenza verbale, quando non impone, ma comprende, quando discute costruendo e non demolendo, quando in prima persona s’impegna per offrire prospettive e soluzioni a beneficio di tutti.
Pertanto l’invito è a costruire mulini per gestire il vento, abbatterei i muri per ridurre le distanze, aprire le braccia per accogliere tutti dialogare nel rispetto e camminare insieme per vivere felici su questa terra per il tempo che ci è dato.
@unavoce
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