Dall’agenda Parrocchiale

 

Ci prepariamo, ormai, al rientro alle attività ordinarie. Il periodo estivo volge al termine e con l’inizio delle scuole segnerà la ripresa. La nostra comunità cristiana con le stellette, come ogni anno, si è data un tema da seguire per camminare alla scuola di Gesù e per il prossimo anno pastorale si orienterà in modo specifico sulla Parola di Dio partendo dal brano evangelico delle Beatitudini.

“fermarci con maggiore impegno sulla dimensione della Parola, la Parola di Dio che è fonte di ogni nostra zione e della vita della Chiesa stessa, di ogni nostra proposta. Sulla Parola del Signore recuperare il senso profondo della nostre scelte, delle nostre singole vocazioni, delle nostre semplici iniziative, dello stesso rapporto di amicizia e condivisione tra di noi prima di arrivare agli altri. Per essere fratelli partendo da chi abbiamo più vicino e poter scorgere nel volto di incontriamo sempre il volto di Dio. Un cammino che vorrebbe riflettere sul nostro modo di essere con noi stessi con gli altri, sulla fedeltà agli impegni e alla vita della Chiesa e della nostra comunità superando pigrizie e false scuse. Ci faremo guidare dal brano di Vangelo delle beatitudini per vivere insieme questo nuovo anno pastorale che speriamo possa compiersi senza più le limitazioni dell’emergenza sanitaria.”. (cfr. Proposta Pastorale 2021 – 2022: Beato l’uomo) 

La lettera, a cui vi rimando per la lettura, commenta il brano evangelico e indica il percorso. In questi anni le proposte pastorali di formazione e di vita insieme sono state segnate da un cammino pensato per far crescere la comunità (vedi altre) attraverso un programma, che di volta in volta, veniva introdotto con una lettera programmatica per orientare il pensiero, per guidare il cammino e offrire proposte e iniziative.

Pur consapevole che la nostra non sia una realtà a trecentosessanta gradi come una Parrocchia territoriale, le esigenze sono identiche con proposte più modeste ma con lo scopo di tenere uniti. Catechesi, conferenze, visite, momenti di fraternità, coro, liturgia, concorsi, … tuuto quello che serve per crescere nella conoscenza e nell’amore di Dio.

Questa la piccola storia di questa comunità cristiana che ora si appresta, rinnovata per la mobilità dei suoi fedeli, a riprendere il cammino. La Celebrazione Eucaristica Domenicale sarà sempre il fulcro da cui partiranno tutte e le altre proposte: Rosario, Adorazione Eucaristica, Peregrinatio Mariae nelle case della nostra comunità, catechesi, lettere … Per quanto riguarda la liturgia: la S. Messa feriale in prima linea con atre pratiche religiose che vi ho mensionato sopra, a cui fa seguito la preparazione ai Sacramenti, i pellegrinaggi e alcune visite a musei. Quest’anno, in particolare, una “scuola Biblica”, alcuni incotri che ci introdurrano nella lettura e comprensione più dettagliata della Parola di Dio, infine, altri momenti che si delineeranno di volta in volta.

Essere Chiesa con la consapevolezza delle ricchezza del messaggio di Cristo, attraverso una continua preparazione e cercando di vivere l’unità tra di noi sostenendoci e sostenendo chi più bisognoso con la nostra attività caritativa sia di presenza che economia, quest’anno orientata in Niger dove abbiamo del personale dispiegato nella Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (MISIN), vuole essere lo stile di questi cristiani e militari.

Nel frattempo, questa settimana, ci vede fermarci, in merito alla vita liturgica, oltre che per la S. Messa quotidiana, per la preghiera in occasione della 16° Giornata per la custodia del Creato e la prima comunione di una nostra Bambina, figlia di un nostro Militare, infine la lettera inidirzzata ai Giovani: “Domande e risposte, esatte o sbagliate?” come occasione di ripresa e di riflessione.

Momenti che hanno nel suo intento raccogliere la comunità per prepararci al nuovo anno pastorale. Momenti che ci aprono ad avere uno sguardo alto e attento al mondo e alla comunità. Il bene del pianeta dipende dall’impegno dei singoli e il bene della comunità dipende da come educhiamo i nostri figli. Attività non facile anche per noi. I giovani terminato il periodo della formazione che li porta ai Sacramenti, li vediamo, poi, allontanarsi e i nuovi Avieri arruolati, che arrivano nella stra grande maggioranza, sono lontani, pertanto il lavoro diventa più difficile, ma sempre entusiasmante. Diventare amici, condividere il cammino, offrire risposte alle loro domande è lo stile che adottiamo, offrendoci l’opportunità di annunciare il Vangelo affinchè nessuno si perda.

@unavoce

Foto di Copertina: dall’archivio Parrocchiale: momento conviviale (2018)