La FOTO, il motivo della scelta:

Aeronautica Militare: C130 in Somalia

 

Una fotografia che è simbolo di un impegno, di un servizio, di una speranza. Una presenza, per rendere più sicuri porti, aeroporti e centri di assistenza umanitaria. Un servizio scomodo ma indispensabile per aiutare i più poveri, per ascoltare il grido di chi soffre. 

FOTO: (cfr. Aeronautica)

Militari risposta ad un grido

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

  

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Mc 10,46-52

“Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!»

“Un cieco, una strada, Gesù che passa, un grido, un grido più forte, una domanda, una guarigione. Potremmo sintetizzare così il racconto del Vangelo di oggi che sembra descrivere attraverso la storia di quest’uomo la condizione di ciascuno di noi e i rischi che a volte come Chiesa corriamo. Infatti è proprio di ogni uomo rimanere bloccato e fermo su una strada quando non vede più un senso, un motivo, un orizzonte. E quando ciò accade si può solo mendicare la vita non viverla. Ma anche in una condizione simile Gesù può venire a salvarci. Per farlo usa la Chiesa, che altro non è che un popolo che fa sentire la Sua presenza: “Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!»”. Noi non siamo Gesù, ma di fatto siamo ciò che più lo dovrebbe ricordare, annunciare, indicare. E davanti a un annuncio simile l’unica preghiera possibile è quella di questo cieco: “Allora egli gridò: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!»”. Non è una preghiera composta, misurata, a bassa voce. Non è un esercizio di stile e di equilibrio. È la preghiera urlata di chi sta annaspando, di chi sente la possibilità di un cambiamento che davvero può capovolgere la vita. La preghiera quando è vera assomiglia al grido di quest’uomo. Ma paradossalmente davanti alla scompostezza di questo cieco la medesima folla che aveva annunciato il passaggio di Gesù diventa ostacolo: “Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!»”. Può sembrare schizofrenico l’atteggiamento di chi annuncia e poi sgrida, ma è quello che sovente capita anche oggi nelle nostre comunità. Da una parte annunciamo, e dall’altra parte siamo noi stessi il motivo per cui l’uomo disperato di oggi non incontra Gesù. Fortunatamente però Gesù è più forte anche della nostra mediocrità, e sa ascoltare contro ogni tentativo di mettere a tacere: “Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!»”. (cfr. d.L.M. Epicoco

L’umanità, la parte più povera di essa grida continuamente in cerca di aiuto e protezione, i militari sono la risposta a ritrovare e imporre dove serve la pacificazione perché altri e insieme ad altri si possa ridonare speranza, pace, sicurezza e una vita dignitosa.

Buona Domenica.

24.10.21XXXTO@unavoce