La FOTO, il motivo della scelta:

 

 Infermieri dell’Aeronautica Militare in servizio sugli elicotteri da ricerca e soccorso

 

Uno scatto semplice che racchiude una miriade di elementi di servizio: elicotteri, piloti, infermieri, tecnici, aerosoccorritori … e così anche in altri Reparti, in altre Forze Armate, altre qualifiche e professionalità e questo solo un esempio del servizio che svolgono i nostri militari per ristabilire la regalità di ogni persona.

 

FOTO: (cfr.assocarenews)

Militari, servitori della regalità dell’uomo, di ogni uomo

 

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

  

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
RE DELL’UNIVERSO –
Gv 18,33b-37

 «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».

 

“La regalità secondo l’uomo e la regalità secondo Dio. Questo dilemma risponde questa domenica dedicata a Cristo Re. Il Vangelo ci racconta di questo dialogo intenso e drammatico tra Gesù e pilato in cui si giocano queste due definizioni, re, secondo il mondo, è uno che crede di possedere la verità e la impone agli altri, esercita un potere sugli altri perché alla pretesa di credere che lui possiede la verità e siccome lui possiede la verità gli altri si devono adeguare a questo non c’è bisogno di avere una reggia per essere re o di avere una corona sulla testa a volte noi esercitiamo questo potere violento sugli altri nelle nostre famiglie, con i nostri colleghi, con la gente che c’è accanto perché pensiamo di possedere la verità e gli altri devono adeguarsi a quello che noi pensiamo essere vero. Invece Gesù ci insegna che chi è veramente re è posseduto dalla verità, non possiede la verità, per questo ha un atteggiamento umile, di ascolto e una regalità che sa mettersi in ginocchio e la regalità che Gesù insegna ai discepoli nell’ultima cena quando si inginocchia davanti a loro e gli lava i piedi, gli da un esempio, ti fa capire che uno può essere così tanto re da permettersi di mettersi in ginocchio senza perdere nulla di questa regalità. Un re secondo la logica del mondo non piegherebbe mai le proprie ginocchia perché la sua regalità è legata all’esteriorità, è legata a quello che gli altri vedono, a quello che gli altri percepiscono. Uno invece che è posseduto da questa verità non ha paura di mettersi in ginocchio, non ha paura di mettere in gioco la propria faccia, la propria dignità perché sa benissimo che lui vale al di là di quello che gli altri pensano, al di là di quello che gli altri percepiscono di lui e non ha bisogno di imporre niente a nessuno perché la verità difende se stessa, la verità si impone da se stessa. Un cristiano è uno che è sereno nella verità, non ha bisogno di imporre la propria verità agli altri è così sereno e sa benissimo che se lui diventa trasparenza, se lui si lascia guidare da questa verità che lo possiede, allora diventa quel segno, quel prolungamento di questa regalità di Cristo così incomprensibile per Pilato che rimane perplesso davanti a Gesù. Il mondo non capirà mai questa regalità di Cristo quando guarda le cose dal basso verso l’alto ma Gesù ci insegna a guardare le cose dall’alto verso il basso e l’alto di Gesù è mettersi in ginocchio così come egli ha fatto davanti agli Apostoli. Ci insegna questa cosa che è importantissima, che dobbiamo ciascuno di noi tornare ad essere re cioè recuperare la nostra libertà e questa libertà la recuperiamo se ci lasciamo possedere da questa verità, se ci mettiamo in ascolto di questa verità; quando uno ascolta allora può permettersi tutto, anche di cadere in ginocchio e di non perdere nulla di ciò che è veramente”. (cfr. d.L.M. Epicoco)

Difensori della regalità personale di ogni individuo, questo il servizio che svolgono i militari, dove la supremazia porta dolore, odio, guerra, fame … I nostri militari con la loro presenza contribuiscono a ristabilire gli equilibri che sono stati tolti con una regalità che dimentica il servizio e diventa solo potere. Con la loro presenza e le loro professionalità e competenze contribuiscono e aiutano altre organizzazioni a riportare quei diritti fondamentali di libertà, di giustizia, di rispetto, di verità e convivenza nella pace, ridando la giusta regalità ad ogni persona così come Dio ha pensato e in Cristo ce lo ricorda e ce la ridona ogni volta con la sua morte e risurrezione. La regalità di Cristo ci riporta alla dignità dell’uomo e ad onorare e servire in ogni uomo Dio stesso.

Buona Domenica.

21.11.21XXXIVTO@unavoce