Protagonisti senza pari
Con l’era dei social tutti sembriamo in preda a una ricerca di palcoscenico continuo di condivisione della vita e di osservatori della vita degli altri per imitare, giudicare o solo per curiosità … quella semplicità, riservatezza, quella privacy che rivendichiamo solitamente non la mettiamo in atto. Non vuole essere una critica ma solo una costatazione e pur vivendo così credo che serva ogni tanto avere un tuffo nel silenzio, nel mettersi dietro per ascoltare il nostro cuore, sentire il vento leggero, il canto degli uccelli, il silenzio di una mattina d’inverno, la nebbia sulle guance mentre nessuno ci vede senza che nessuno lo sappia.
Ci viene in aiuto, per imparare a vivere da protagonisti sempre con lo sguardo alto, con il desiderio di realizzarci, la figura di San Giuseppe che oggi il Papa nell’udienza del mercoledì ha ripreso nella sua catechesi. Qui vi rimando al testo integrale e riprendo qualche passaggio per stimolare la lettura, il raccoglimento e recuperare, se dovesse servire, il valore dei momenti, delle situazioni, delle persone della nostra vita.
Persone comuni come dice il Pontefice che hanno segnato, educato, guidato la nostra vita. Persone delle quali nessuno sa ma che per il singolo soggetto sono importanti. Uomini e donne che hanno abitato al nostra quotidianità.
“Nei Vangeli, afferma il Papa, Gesù è indicato come “figlio di Giuseppe” e “figlio del carpentiere”. Entrambi gli evangelisti Matteo e Luca, narrando l’infanzia di Gesù e tracciando la sua genealogia, parlano di Giuseppe presentandolo “non come padre biologico, ma comunque come padre di Gesù a pieno titolo”. Matteo, sottolinea Francesco, fa capire “che la figura di Giuseppe, seppur apparentemente marginale, discreta, in seconda linea, rappresenta invece un tassello centrale nella storia della salvezza”. Il Papa osserva che lo Sposo di Maria vive il suo ruolo “senza mai volersi impadronire della scena”. E prosegue commentando: Se ci pensiamo, “le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste […]. Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e con gesti quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti”. Giuseppe, indica Francesco, diventa così un modello in cui tutti possono trovare “l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, della presenza discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. Egli ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in ‘seconda linea’ hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza. Il mondo ha bisogno di questi uomini e di queste donne: uomini e donne in seconda linea, ma che sostengono lo sviluppo della nostra vita, di ognuno di noi, e che con la preghiera, con l’esempio, con l’insegnamento ci sostengono sulla strada della vita”… La storia di San Giuseppe – prosegue Francesco – offre alla nostra società definita “liquida”, anzi ancora di più “gassosa”, “perchè sembra non avere consistenza”, un’indicazione particolarmente significativa oggi, afferma il Papa, e cioè “l’importanza dei legami umani”. La vita di ciascuno di noi, afferma, “è fatta di legami” e lo stesso Figlio di Dio, facendosi uomo “ha scelto la via dei legami, la via della storia”. Senza di essi, tante persone si sentono sole e “non hanno la forza e il coraggio per andare avanti”. (cfr. Vaticannews)
Quali sono le persone comuni a cui dobbiamo tanto? Leggere la figura di San Giuseppe in questa luce ci ha dato l’occasione per ripensare a loro, per non perdere quel legame che ci ha fatti uomini e donne di oggi che ci pone come custodi della vita della nostra famiglia. Anche i nostri militari, passano inosservati, persone comuni ma diventano con la loro opera “protagonisti senza pari”.
Invochiamo la protezione di san Giuseppe per noi, la Chiesa, il mondo affinché possa aiutare tutti a lasciarci modellare da Dio.
@unavoce
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