La FOTO, il motivo della scelta:

Militare con la famiglia

Uno scatto dolce che ci parla di responsabilità di impegno e di sacrificio. La lontananza spesso per il proprio lavoro mette a rischio la famiglia che invece è e rimane il cuore di ogni buon militare, di ogni buon servi<zio, di ogni presenza significativa in Patria e all’estero.

FOTO: (cfr. orticaweb)

Militari e famiglia

  

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE

«Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».

  

“Brutta storia quella che viene raccontata nel Vangelo di questa domenica, domenica dedicata alla sacra famiglia perché si racconta di un viaggio che i genitori di Gesù, Maria e Giuseppe fanno a Gerusalemme insieme a Gesù dodicenne e se lo perdono nel tempio mentre tornano a casa. Ognuno pensava che Gesù fosse con l’altro ma in realtà dopo qualche giorno si accorgono che Gesù è rimasto invece a Gerusalemme e angosciati tornano indietro per cercarlo. Ogni volta che noi perdiamo Gesù significa che abbiamo perso il senso della nostra vita questo senso che tante volte viene a mancare esattamente dentro le nostre famiglie perché pensiamo sempre che sia l’altro a dover tenere chiaro questa motivazione, questo senso profondo del perché valga la pena amarsi, valga la pena tenere in piedi una famiglia, valga la pena vivere la propria esistenza ma la sacra famiglia è sacra non perché non sbaglia ma perché quando si rende conto che ha perso Gesù per strada è capace di tornare indietro di andarlo a cercare. Noi al massimo quando constatiamo i nostri fallimenti ci lasciamo, ci separiamo, ce ne andiamo cambiamo, andiamo avanti senza tornare indietro senza nemmeno cercare di nuovo un senso cioè cercare di nuovo Gesù. Possa il Vangelo di oggi ricordare a ciascuno di noi che è vero che ci sono delle cose che una volta che si sono rotte non possiamo più metterle insieme, non possiamo più appiccicarle, ma tante altre volte invece basta tornare indietro, basta fare un passo indietro, basta prendere sul serio quell’angoscia e quella tristezza che ci riporteranno lì dove rimasti, lì dove abbiamo perso consenso di dove è aperta quella verità e magari lì ritrovare Gesù e sentirci dire che in realtà avevamo perso il senso perché avevamo cominciato a vivere ciascuno per conto proprio, ciascuno secondo se stesso, quando essere cristiani invece significa seguire lui, soltanto seguendo lui rischiamo così di vivere una vita senza perderlo mai di vista, diversamente dovremo sempre tornare indietro ogni qual volta dando per scontato, lo perdiamo per strada”. (cfr. d.L.M. Epicoco)

Tema delicato, questo che oggi il Vangelo ci offre, ricordare la Famiglia di Gesù, necessariamente ci porta a riflettere sulle nostre e quelle dei militari sono in modo particolare, non solo una risorsa per la professione, ma il fulcro di essa. Ogni famiglia è importante, ma per chi nella vita si dedica agli altri, al bene comune, qualunque esso sia, il bagaglio famigliare è indispensabile e proprio per questo più a rischio. Una realtà oggi in seria difficoltà, più fragile di un tempo e chi sposa un militare sposa il suo servizio, i suoi valori, pur non comprendendo. Allora la strada per mantenerla unita sarà solo l’amore, un amore paziente, un amore che si sacrifica e allora e solo allora l’esperienza di Maria e Giuseppe diventano sprono per custodire e costruire ogni giorno il rapporto e il legame forte che deve esserci tra i membri di una famiglia.

Buona domenica

26.12.21SacraFamiglia@unavoce