Malessere

 

Il nostro vivere quotidiano è costellato da ansie, preoccupazioni, situazioni difficili, per la vita per i rapporti, per l’amore, per il lavoro, la salute …  tutto sembra andare a rotoli, nulla va per il verso giusto, almeno questo l’atteggiamento dei pessimisti, ma anche di molti altri. Un malessere questo che si sta diffondendo a macchia d’olio e certamente questo periodo di emergenza l’ha accentuato, ma rimane un “male” insito nell’uomo che è continuamente alla ricerca della felicità che non trova, forse la risposta è cosa s’intende per felicità, cos’è la felicità, cosa vuoi di preciso dalla tua vita?

Credo che tutti possiamo concordare su elemento: che nella vita abbiamo necessità di essere amati e di mare, al di la di schemi sociali, morali o religiosi, tutti abbiamo bisogno di essere importanti per qualcuno e avere qualcuno a cui pensare.

Le scelte della vita sono orientate a questo prima ancora del lavoro che ne poi ne è una conseguenza per sostenere questa vita con decoro.

I valori, la fede, la morale, i principi dovrebbero servire per sostenere questo aspetto che è il fulcro di ogni nostra azione, di ogni nostra scelta e valutazione del vivere.

Dio stesso ha iniziato con noi un rapporto di amicizia, da Abramo a Maria e continuamente cerca la nostra amicizia. Noi facciamo lo stesso ma confidiamo solo nell’uomo e invece dovremmo ogni tanto legare questo aspetto della vita alla luce della fede qualunque fede si abbia.

Le nostre paure, angosce, ansie che diventano patologie e diffuse partono da questi elementi.

Non sono psicologo e non voglio fare un tratto per il quale esperti ne parlano, ma vorrei solo ricordare a me e a voi che star male o stare bene in questo settore dipenderà molto da noi e dalle scelte e persone che avviciniamo, incontriamo, frequentiamo con cui vogliamo avere un rapporto.

Si dice sono solo amico/a ma poi c’è altro, si vivono delusioni in amore e uno pronuncia frasi come: non sarà mai come prima, ora non voglio nessuno, cerco solo divertimento e passare tempo insieme a questo o quella persona, ma non sappiamo che il cuore il più delle volte è scollegato dalla mete e crea dei falsi che ci portano a non riconoscere più i valori e la verità delle parole che diciamo, così pensiamo una cosa e ne facciamo un’altra con il rischio di tralasciare e trascurare chi veramente ci vuole bene, ci considera, per ricercare amicizie e rapporti che ci appagano al momento con il rischio di rimanere con un pugno di mosche in mano, quando ci svegliamo da questo torpore.

Non abbiamo voglia di pensare, le problematiche della vita ci opprimono e quindi sfuggiamo rifugiandosi in momenti alternativi di sfogo che ci annebbiano un po’ per aiutarci a dimenticare a non pensare portando i più deboli a crisi depressive che diventano pericolose e che necessitano alla fine di cuore serie mediche e psicologiche.

Cosa fare? Non c’è una risposta o un rimedio ma c’è solo la volontà dei singoli, ci possono essere consigli, ma rimedi efficaci no.

Credo che importante sia fare un serio esame di coscienza con se stessi e fare il punto della situazione per non caderci e se caduti per rialzarsi senza fare danni a noi, o chi ci sta intorno, o addirittura all’oggetto della nostra attenzione trasformando l’amore in odio o vendetta.

La storia sacra ci insegna ad avere pazienza, ad aprire il cuore, ad accogliere i segni che ogni giorno si presentano a noi, ma per tutto questo ci vuole silenzio attorno a noi e dentro il nostro cuore facendo acquietare quei sentimenti e quelle paure che ci creano tutto questo malessere.

Cerchiamo sicurezze e continue conferme perché siamo fragili e non c’è età per questo, non è un limite delle giovani generazioni, ma un sintomo dell’umano che vuole sentirsi amato e protetto, dando e ricevendo.

Discorsi fuori senso? Forse, ma vivendo in mezzo alle persone, ascoltando i loro discorsi, vivendo con loro, confrontandomi con loro, queste sono le paure che emergono dipinte di tanti colori dalla famiglia che si separa, ai figli che non fanno il loro dovere, o non sono come li vorremmo noi, dal giovane che s’innamora e si lascia, alla ricerca spasmodica del divertimento, dal disinteresse per la vita scoiale, culturale, religiosa … apatia generale e chi tra questi ha un cuore più sensibile tutto questo mondo sembra rivoltarsi contro e soffre perché mette passione in ogni attività, in ogni rapporto, in ogni relazione.

Non deludiamo le persone con discorsi finti, finte promesse, impariamo ad essere noi stessi, anche se non piace alla società, con sincerità anche se significa uscire dalla massa, impariamo ad essere gentili, attenti, educati, pazienti, disponibili, non tradiamo mai la fiducia, non facciamo soffrire le persone, non isoliamole, diamo tempo agli amici, alle persone che ci vivono accanto, così come lo pretendiamo.

Questa banale e semplice analisi del nostro quotidiano il più delle volte è la fonte del nostro malessere portando a diventare freddi e apatici e ad ammalare il cuore spiritualmente sino a malesseri fisici seri, entrando in un circolo vizioso di difficoltà. Non fermati, fermati fatti aiutare, o rimettiti in gioco con una seria riflessione, gli Amici veri potranno essere un grande sostegno. 

@unavoce

Foto di copertina: fonte