stile di vita

 

“Colui che cammina senza colpa,
agisce con giustizia e parla lealmente,
non dice calunnia con la lingua,
non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulto al suo vicino”. 
(Salmo 15,2-3)

 

Tema anche questo molto importante nelle relazioni a qualsiasi livello. Personalmente vi assicuro, per esperienza, che ripaga. 

Ora, “per mettere in pratica la sincerità verso gli altri è necessario esserlo innanzitutto con noi stessi. Avere chiaro ciò che vogliamo o meno ci farà risparmiare tempo, evitandoci di cadere in situazioni fortemente logoranti ed emotivamente costose. L’onestà, dunque, dovrebbe essere uno stile di vita. Fare un buon uso dell’onestà e dell’integrità verso se stessi, mettendo in chiaro ciò che permettiamo e ciò che invece non vogliamo accada, ciò che è corretto e ciò che non lo è, rende più facile la convivenza ed evita situazioni imbarazzanti e affatto positive. Tuttavia, non è così semplice fare uso della sincerità. Confucio diceva che la persona sincera e che dice sempre la verità ha già costruito il cammino verso il cielo. Eppure, ammettiamolo: molti di noi sono stati educati per essere corretti in ogni circostanza, per mantenere quell’attento rispetto verso gli altri. Spesso facciamo delle piccole bugie le nostre ancore di salvezza, per paura di essere rifiutati o additati”. (cfr. lamentemeravigliosa)

Nelle relazioni, quindi, l’elemento sincerità/verità è fondamentale e le nostre scelte determineranno il buon andamento dei rapporti sociali e personali.

Si può scegliere di non dire la verità e non essere sinceri al cento per cento per un bene superiore, ma questo rimarrà, nel cuore di chi lo compie, un elemento che non dovrà dimenticare per salvare una situazione o un rapporto e non dovrà riaccadere, ma dovrà essere di monito per se stesso.

La sincerità anche se costa fatica e forse porta a risultati che non vorremmo però è degna della stima o dell’amore che abbiamo verso l’altra persona, se non merita la nostra sincerità o non meritiamo la sua, allora il rapporto non è sano.

“Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità”.(cfr. 1 Giovanni 1,6) 

“Sono in tanti ad andare in giro per il mondo senza una linea da seguire. Coloro che pensano una cosa e ne dicono un’altra, coloro che sentono una specifica realtà e finiscono per comportarsi in modo opposto. Vivere dimenticando certi pensieri, desideri, azioni e comunicazione genera un profondo malessere e può favorire alla lunga situazioni che causano profonda infelicità”.  (cfr. lamentemeravgliosa)

Se veramente amiamo, se veramente ci appassioniamo, se veramente crediamo, se veramente vogliamo vivere felci, allora la sincerità e la verità saranno l’elemento base per costruire il proprio cammino.

Sincerità con noi stessi, accettando chi siamo, con limiti e pregi, sincerità verso gli altri al di là del giudizio o del risultato finale, perché solo la verità ci farà veramente liberi di vivere sereni e felici, magari non realizzando il progetto che avevamo pianificato, ma sicuramente meglio che vivere nella finzione che a un certo punto crollerà, volenti o nolenti. Se una convivenza non è onesta e sincera crollerà e la colpa sarà solo la nostra mancanza di verità.

Allora, la prima cosa è essere sinceri con se stessi. “Ci sono voci interiori che rafforzano le nostre paure (di’ questo al tuo capo, alla tua amica, a tuo padre o si arrabbieranno con te). Esistono difese che ergono vere e proprie barricate che ci impediscono di dire e di fare ciò che vogliamo davvero. Tutti questi universi psicologici interiori non solo ci impediscono di essere autentici, ma rendono anche difficile la nostra crescita. Dobbiamo averlo ben chiaro in mente: chiunque voglia essere sincero con gli altri deve prima esserlo con se stesso. E questo richiede di allenare il dialogo interiore, in modo sincero e coraggioso, laddove ci chiediamo cosa vogliamo e di cosa abbiamo bisogno. La mancanza di sincerità ci porta a pronunciare bugie che in poco tempo ne richiedono altre più grandi affinché il castello di sabbia si regga in piedi. Lo sforzo psicologico per evitare il crollo di tanta falsità è immenso e, in poco tempo, ci accorgiamo che quella pratica non è utile, né logica, né sana”. (cfr. lamentemeravigliosa)

Essere sinceri, pertanto, richiede coraggio e carattere, ma come uomini e cristiani non possiamo no vivere nella verità e nella sincerità a costo di perdere un amico o una situazione, ma l’onestà ci ripagherà con il tempo.

“Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».”. (cfr. Giovanni 8,31-32)

Chiudo questa semplice riflessione e richiamo, prima di tutto per me, con le parole del salmista:

Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza,
in te ho sempre sperato. 
(Salmo 25,5)

@unavoce

 

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