Cambiare il cuore
Venti di guerra soffiano dall’est, ma venti di guerra, se siamo attenti se onesti con noi stessi, soffiano in tutte le direzioni perché il vento che scompiglia il mondo è nel cuore dell’uomo che non sa darsi pace e per farlo crea un movimento che vorrebbe dar senso alla vita.
Puntare il dito è molto facile accusando o incolpando questo o quella situazione, dichiarando interessi personali e di nazioni, per capire o cercare di farlo o giustificare azioni da una parte o dall’altra, ma il vero problema è che nessuno a ragione e tutti hanno ragione e alla fine a dover soffrire sono quelli che stanno a guardare.
Parliamo di bellezza, di tradizione, di storia, di grandezza … ma tutto questo ha un prezzo che solo la storia poi darà valore, allora la domanda: vale la pena tutto questo?
Se tutti mettessimo a disposizione tutto l’uno per l’atro, se tutti avessimo un solo obiettivo, ecc.. sarebbe bello ovviamente, ma pensate, ognuno guardi per un attimo la sua vita e la sua storia, noi pretendiamo questo a livello mondiale e poi nel nostro piccolo, in casa nostra succedono le stesse cose, quindi non facciamo finta di essere santi quando siamo peggio di altri, non giudichiamo, ma facciamoci un bell’esame di coscienza.
Se veramente vogliamo un mondo migliore bisogna che partiamo da noi stessi prima di tutto senza puntare il dito, ma guardandosi dentro e iniziando a fare e sai come? Fai agli altri quello che vorresti ricevere … se non ricordo male – e lo dico con ironia – lo disse, più di duemila anni fa Gesù e noi lo leggiamo ogni giorno nella Bibbia, ma anche noi cristiani, come dice il Papa, ci siamo dimenticati tutto e ci facciamo la guerra e se non per un pezzo di terra, la facciamo anche per meno, per una parola, uno sguardo, perché siamo permalosi, invidiosi, …
Quanta strada ancora dobbiamo fare, quanto dobbiamo imparare, quanto dobbiamo amare veramente prima di giudicare e puntare il dito … un matrimonio che finisce con cattiverie di chi è la colpa? di entrambi, di chi pensa solo a se stesso e pensa di essere nella ragione e questo vale anche in amicizia, nella vita di tutti i giorni, nei rapporti interpersonali, sia in quelli lavorativi che in quelli privati.
Venti di guerra, quindi, che ci mettono agitazione, dopo – e ancora non finita – un tempo di emergenza che ha rivelato tutta la nostra fragilità ed inefficienza, parole vuote e inutili di molti politici, medici e gente della cultura, o dello spettacolo, molti avevano parole di soluzione ma sta di fatto che questo abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo se pur con uno spiraglio di vedere la fine del tunnel, che però ci porta un vento strano come stiamo dicendo … tempo di grande incertezza, anche nella fede e la storia del mondo si ripete cosa fare?
Una sola cosa: inizia a cambiare tu prima di dire o di proclamare, prima di sentenziare e di pretendere inizia tu a cambiare e allora sarai sulla strada della vera vita quella che Dio ci ha offerto… ma amare e vivere così significa donarsi e donare tutto senza aspettare in cambio nulla e qui ci perdiamo un po’ perché non è facile, ma è l’unica strada della vera felicità, della vera realizzazione l’unica strada che vale la pene vivere, quella dell’Amore.
Insieme, dobbiamo camminare, volendoci bene e costruendo giorno per giorno rapporti veri, intesi, che siano di apertura, di accoglienza e non di giudizio o pregiudizio e se cambiare significare fare cose diverse, non essere omologato, essere giudicato male…. allora va bene è giunto il tempo di rinnovarsi, anche solo esternamente, per dire al cuore e alla mente che il tempo è quello per fare sul serio è quello per vivere la vita a pieno ritmo e il giudizio o il pregiudizio degli altri non contano e non valgono il bene e l’amore che si può vivere e donare.
@unavoce
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