La pace a rischio

Tutti dicono che il passato va conosciuto e ricordato per non rifare gli errori già fatti, ma l’uomo sembra dimenticare questo pur convinto della sua fondatezza. 

Oggi, ancora una volta il mondo assiste alla guerra, all’odio, a diritti più o meno messi in discussione da una parte e dall’altra e nonostante il passato e i mezzi che ci dovrebbero aiutare a preservare la pace, la serenità e il benessere dell’umanità, ancora una volta sono messe a rischio per interessi personali che, se non sono economici, sono per il potere o presunta giustizia su terre e persone per il gusto di riportare dal passato situazioni che oggi non ci sono più, che sono cambiate. 

Non impariamo mai dai nostri errori e questo vale anche nella vita personale anzi proprio lì si annida il male che poi porta a scontri ed errori su scala mondiale. 

Per esempio. non impariamo mai dai nostri errori e dai nostri fallimenti in campo sentimentale e di vita quotidiana quest sono all’ordine del giorno. Il nostro carattere difficile da gestire per non parlare poi se dobbiamo o vogliamo cambiarlo. Ci manca la determinazione, la convinzione, la costanza a guardare i fatti, analizzarli e cambiare, il cuore dice una cosa anche se la testa e la ragione ne dicono altre, come se volessimo stare in queste situazioni di ansia e stress.

Da soli non si va da nessuna parte, bisogna camminare insieme, confrontarsi con gli altri, riconfermare le scelte, vivere appieno le situazioni. 

Talvolta le nostre indecisioni, il nostro non prendere posizione, il non affrontare seriamente le situazioni e i problemi ci portano a rimanere in un limbo che sembra soddisfarci, ma che non porta da nessuna parte rischiando di coinvolgere terze persone creando disagio e stress in noi e attorno a noi. 

Oggi, davanti al mondo, abbiamo ancora la guerra e questa più recente ed evidente, ma quante situazioni ci sono di dolore, di sconfitta, di errore e sembriamo tutti, nessuno escluso, dimenticare cosa l’umanità ha sofferto e vissuto in un passato anche recente.

Non ci sono soluzioni, ne diplomazia, ne appelli ad aiutare l’umanità se non ci impegnano tutti a mettere davanti l’interesse comune prima che quello personale. I diritti sembrano essere più importanti dei doveri, la giustizia della vita stessa, gli interessi prima della pace. 

Cerchiamo allora di fare chiarezza dentro di noi, eliminando quegli errori che in noi hanno portato dolore per non ripeterli e vivere il tempo che ci è dato con maggior serenità. 

Talvolta il voler vivere vite diverse da quelle che viviamo, talvolta correre per non perdere tempo, ci porta a confondere priorità è valori, ci porta a dimenticare chi siamo e cosa facciamo, ci porta a vivere in modo disconnesso la vita agitandola e rendendola triste e lamentosa, povera e vuota perché non riusciamo a guardare con occhi sereni ciò che ci accade. 

Aiutiamoci a superare, a reagire, a rialzarci da questa apatia, da questa angoscia, da questi nostri limiti per noi, per chi ci vuole bene, per la vita stessa che abbiamo senza fare paragoni ma solo accettando chi siamo, migliorando dove possiamo e pregando là dov’è noi non possiamo nulla.

Raccogliamo “l’APPELLO” del Papa e insieme struingiamoci nella preghiera in ogni preghiera di ogni fede e religione per invocare la Pace. 

@unavoce

 

 

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