Male dell’anima
Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca» (Ap 3, 14-20).
“A volte l’indifferenza e la freddezza fanno più male che l’avversione dichiarata”. (J.K. Rowling)
Molte volte, difronte alle delusioni, soprattutto nei rapporti interpersonali, l’atteggiamento che ne nasce è l’indifferenza e nasce da un sano egoismo, per non soffrire, ma se nella stessa situazione verso una persona nasce odio e indifferenza, il risultato è che non ci amiamo e non potremo amare sinceramente. I due elementi escono dallo stesso cuore e non possono coabitare, quindi non pensare di poter amare qualcuno e odiare altri, odiare ed essere indifferenti è la stessa cosa, pertanto se prima vorrai amare te stesso, ottima cosa, però prima dovrai essere capace di amare gli altri e non solo chi ti tratta bene, ma tutti. Odiare è un sentimento che porta alla distruzione interiore di noi stessi e non ci permetterà di vivere una vita felice.
“L’indifferenza è uno stato affettivo neutro. Normalmente, si definisce “persona indifferente” colei che non sente e non soffre. È un sentimento che emargina la persona in questione; tuttavia, quando riceviamo un brutto colpo a causa dell’indifferenza di qualcuno, le sue grinfie ci provocano delle ferite dolorose. Reputare qualcuno indifferente, significa attribuirgli una serie di aggettivi, che normalmente non descrivono quasi mai una persona virtuosa. L’indifferenza è associata all’insensibilità, al distacco e alla freddezza, caratteristiche che in teoria vanno in senso opposto rispetto alla condizione sociale degli essere umani che permetta loro di relazionarsi. Essere indifferente implica che nulla c’importi, che di fronte a una persona o a una situazione non sentiamo niente, che non siamo interessati a niente. Anche se siamo sicuri che questa sia la definizione corretta, dovremmo chiederci se è davvero possibile riuscire ad isolare in questo modo le nostre emozioni. Realmente, quando mostriamo indifferenza verso qualcosa o qualcuno, ciò che facciamo è avvicinarci o allontanarci da quella persona o circostanza”. (cfr.lamentemeravigliosa)
Un atteggiamento, questo, il più delle volte doloroso che fa emergere il nostro fallimento, la nostra tristezza e la nostra delusione verso qualcosa o qualcuno a cui teniamo o tenevamo e che per differenti motivi è finto, ci ha deluso quindi in forma di autodifesa diventiamo indifferenti pensando che questo non sia doloroso, ma tutt’altro, scopriremo che il nostro cuore rimane ferito.
L’indifferenza non è una cosa sana, “non sei ne caldo ne freddo e io ti vomito” ci dice Dio, pertanto o odio o amo, ma rimanere indifferenti ci ammala il cuore e l’anima perché continueremo a rimanerci male a ripensare e a non affrontare la situazione o la persona. Si può non arrivare a nulla, ma la chiarezza è dire ciò che si pensa, ovviamente, nei modi e tempi giusti, questo ci permetterà di uscire da questa situazione di stallo. Pensiamo che rimanere indifferenti possa allontanarci dal problema, invece non ci accorgiamo che lo alimentiamo continuamente. Essere indifferenti vorrebbe far passare il messaggio che a noi quella persona o quella situazione non ci interessa più, ma sappiamo bene, in noi stessi, invece che non è così, anzi la situazione ci fa soffrire e pensiamo che solo il tempo farà passare il sentimento negativo, ma neppure questo è vero e così il risentimento, la delusione pur essendo indifferenti, tornerà e ci farà star male ogni volta.
L’indifferenza genera distacco e assenza di sensazioni è qualcosa che pervade le relazioni, spesso distruggendole e lasciando dolore.
L’indifferenza è un male per chi la offre e per chi la subisce, ammala il cuore e rende freddi anche in altre situazioni, cambia i nostri sentimenti e ci porta ad essere prevenuti su tutto e tutti. Pertanto l’indifferenza è il peccato più grave dell’anima, anche se pensiamo che così facendo ci ripariamo e ci difendiamo dalle delusioni e dai fallimenti, dalle tristezze e dalle situazioni che ci hanno fatto male e ci fanno soffrire
“Elie Wiesel premio Nobel per la pace 1986 scrisse: Sono molte le atrocità nel mondo e moltissimi i pericoli. Ma di una cosa sono certo: il male peggiore è l’indifferenza. Il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza Il contrario della vita non è la morte, ma l’indifferenza. Il contrario dell’intelligenza non è la stupidità, ma l’indifferenza. E’ contro di essa che dobbiamo combattere con tutte le nostre forze. E per farlo un’arma esiste, l’Educazione. Bisogna praticarla, diffonderla, condividerla, esercitarla sempre e dovunque”. (cfr. internationalwebpost)
Quindi, credo, che essere indifferenti difronte alle necessità degli altri non sia da persona seria, non solo credente o cristiano, ma da uomo vero e l’indifferenza nei rapporti e nella vita scoiale, se da una parte sembra difenderci e proteggerci dal dolore, o dall’impegno, alla fine ci distruggerà interiormente togliendoci la pace e la serenità, Cosa fare? La via è trovare o ritrovare il dialogo, il confronto e chiarirsi. Nella vita non possiamo rimanere indifferenti, ne vedere le situazioni non prenderle a cuore, faremmo quello che possiamo o che siamo capaci, ma girare la faccia dall’altra parte, per non vedere e così non farci coinvolgere è da codardi è da egoisti vale nelle situazioni personali e vale nella vita in genere, vero chi è povero, in difficoltà così come verso una persona amico e conoscente che sia.
Non lasciamoci prendere dall’indifferenza saremmo solo delle persone vuote, che non sanno accorgersi che non sanno vedere che non sanno stupirsi che non sapranno godere del bello che c’è in loro e attorno a loro. Indifferenza è segno di limite, di ignoranza, di mancanza di carattere e coraggio, non essere indifferente, c’è sempre una possibilità di rinascita e se dopo tutti gli sforzi questa non avviene allora lascia perdere, ma non essere indifferente sii parte della soluzione e non solo componente del problema. Non essere tiepido nella tua vita sii sempre te stesso caldo o freddo che sia ma vivi da protagonista.
L’indifferenza rovina ogni anima lascia delusi nasconde il dolore rende infelici non fa essere se stessi, ama o non amare, ma non lasciarti prendere da questo sentimento, sii chiaro da subito con te stesso e con chi ti sta accanto, accorgiti delle situazioni e affrontale sempre non mollare mai sii te stesso e nel bene o nel male vivrai la tua vita sapendo che Dio non ti abbandonerà.
@unavoce
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