Le relazioni di coppia
L’amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso. L’amore non è mai presuntuoso o pieno di sé, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore. L’amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità. È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta. (Cor. 13,1-13)
In questi mesi abbiamo affrontato differenti temi che riguardano e coinvolgono la nostra vita a livello sentimentale, psicologico, religioso, culturale e anche oggi vorrei con voi fare una chiacchierata a riguardo delle relazioni di coppia. Giovani e grandi, spostai o conviventi, amici o appartenenti a un gruppo, questa dimensione è molte volte una relazione faticosa, malata, condizionata.
Ci facciamo aiutare in questa mia semplice chiacchierata dall’amico, ormai, di penna Papasidero, che in una sua e-mail nella consueta newsletter, parla di questo con uno sguardo ampio, libero e forse non condivisibile da tutti, ma penso che abbia uno sguardo che almeno possa offrirci prospettive e dinamiche che forse non avevamo preso in considerazione pensando che il nostro bene sia solo un bene in una direzione.
Talvolta pensiamo che la relazione che stiamo vivendo sia impegnativa, sia faticosa. La domanda allora che ci facciamo e il motivo di questo scrivere e metterci in discussione è per capire se sia una relazione che stiamo vivendo in modo sano. Altra riflessione che ne consegue è poi tutta questo sforzo non sia troppo faticoso, non sarebbe più semplice avere accanto una persona meno “impegnativa”? Quasi come se in fondo ti chiedessi se ce la farai o a un certo punto ti stancherai e deciderai di mollare.
La domanda che l’autore pone al suo interlocutore ci apre la mente: “e se non fosse il tuo compagno, ma tuo figlio, ti stancheresti? E quasi tutti non avremmo dubbi sul fatto che per un figlio non ci stancheremmo di continuare a dare amore, supportare, incoraggiare. Con un figlio quasi tutti avremmo la certezza e la voglia di esserci sempre e comunque”. (cfr. G. Papasidero)
Allora, continua chiedendo: Con un partner è diverso? E la risposta di molti se non tutti è si certamente, “ma sai cosa è realmente diverso? Quel che ti hanno insegnato. Nella nostra cultura ti dicono che puoi (anzi devi!) amare un figlio sempre, senza se e senza ma. Un partener no, ti dicono che puoi (anzi devi!) pretendere soddisfazione, altrimenti cambialo, altrimenti ne trovi uno che “funzioni” meglio… Noi crediamo che sia naturale, ma è solo culturale. Ci hanno insegnato a vivere così quel tipo di relazione. Tutte regole apprese che diventano una vera e propria dittatura emotiva in cui siamo eterni schiavi. Puoi scegliere e quando noi scegliamo di Amare, non c’è peso o fatica che tengano. L’amore supera tutto. E se anche tu dubiti che sia vero, è solo perché dici “amore”, ma in realtà amore non è…(e nel 99% delle volte, amore non è)”. (cfr. G. Papasidero)
Parole chiare, parole dure, forse, ma parole vere, amare è qualche cosa che richiede fatica, impegno, continui riprese e riinizi, continui riordini interni, continue parole e gesti, non facciamo l’errore di pensare che la vera felicità è essere se stessi, è fare quello che vogliamo, quando vogliamo, senza doverci preoccupare di niente e di nessuno, questo va bene per un po’ e poi svuota l’anima e il cuore, svuota la vita sino a renderci nuovamente infelici.
Quindi conclusione, ama con la vita, ama con tutto te stesso, ama come ha fatto Gesù sino alla croce, ama senza giudicare, ama e e sii felice, “ama e fai ciò che vuoi”, direbbe sant’Agostino, condividi il tempo con chi ami e se non ti ama o non ha le idee chiare sii paziente, temporeggia, fai crescere, cammina portando il peso tu, perché arriverà il momento che sarà lui o lei poi a portarlo per te è un continuo dare e avere, ma non nella stessa misura, non negli stessi tempi, non lasciarti ingannare che la vera felicità è vedere le cose come dici tu, non lasciarti condizionare dal pensiero comune. Con che cosa sei felice, con chi sei felice, al di là delle difficoltà del momento? Queste sono le domande e le risposte cercale nel cuore e non solo nella mente, cercale nella fatica di tutti giorni, non solo in quello che ricevei, ma in quello che dai. Non è un martirio ma è amore come una mamma con il figlio. Li ha amati sino alla fine.
A conclusione di questa semplice riflessione quasi a commento sull’amore e come vivere l’amore vorrei suggerirti di leggere il messaggio pasquale che, il nostro Arcivescovo l’Ordinario Militare, ha inviato a tutte le nostre comunità, penso che le sue parole potranno illuminare la tua riflessione e la tua preghiera offrendoti vie nuove per camminare con l’amore e nell’amore nel quotidiano.
@unavoce
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