Libertà nella responsabilità
Sii umile per evitare l’orgoglio, ma vola alto per raggiungere la saggezza (Sant’Agostino)
“Jonathan parlò: «Chi è più responsabile di un gabbiano che scopre e persegue un senso, uno scopo superiore nella vita? Da mille anni ci arrabattiamo in cerca di teste di pesce, ma ora abbiamo una ragione per vivere … imparare, scoprire, essere liberi! Datemi una sola possibilità, lasciate che vi mostri ciò che ho scoperto …». … Il Gabbiano Jonathan scoprì che la noia e la paura e la rabbia sono le ragioni per cui una vita gabbiana è così breve, e quando quelle furono svanite dai suoi pensieri visse una vita lunga e bella”. (Cfr. Il gabbiano Jonathan Livingston, Richard Bach)
Una bella storia che ci aiuta a riflettere sulla nostra vita, sul nostro vivere. Imparare a volare significa non lasciarsi prendere da rabbia, noia, paura, liberi da questi allora si vola alla velocità giusta ne forte ne lenta, ma la velocità della vita, alla ricerca non della testa di pesce, ma alla velocità perfetta.
Vi consiglio di leggere questa bella storia che vi ho citato in apertura, non sono molte pagine e se saprete leggerla con gli occhi del cuore vi aprirà la mente e vi offrirà spunti di riflessione che non immaginavate.
Una metafora di libertà che ci emoziona tutte le volte che la leggiamo, una libertà vera e non come oggi che molti vorrebbero ricordarci e poi schiavi di altri sistemi e di altri condizionamenti, rimangono schiavi. E’ una storia di sfida, coraggio e libertà. Un testo che ci aiuterà a volare nella vita.
Un altro riferimento e rimando suggerito da Pamela Bembi sulla Newsletter di G. Papasidero che ci aiuta a rimanere su questo tema e sull’impegno di imparare a volare.
“Il falco va /Senza catene /Fugge agli sguardi /Sa che conviene /E indifferente sorvola già/Tutte le accuse/Boschi e città/Io che sono falco/Falco a metà”. (cfr. “Falco a metà” di G. Grignani)
“È questa metà che ha reso chiaro il senso: non sono completo, non posso volare. Allora cosa fa una persona che si sente incompleta? Cerca qualcosa che la possa completare. È insicura, cerca di essere indifferente agli sguardi e alle accuse (ai problemi), ma non funziona, perché indifferente non è sinonimo di “impermeabile”. “A volte riesco a farmi scivolare i problemi di dosso…” sento dire. Scivolare? La mente umana, non è un K Way e i problemi, non sono pioggia: in qualche modo, stai vivendo le situazioni, stai reagendo, pensando, valutando la realtà che vivi. Così, un giorno va meglio, l’altro vorresti scappare. Ma resti, sai che tutte le difficoltà che dovresti affrontare se tenti di spiccare il volo, sono tante, non ti senti libero. Restare o andare, rimanere seduti o volare … E non c’è peggior condizione per prendere una decisione che farlo quando non stai bene. Allora, quello che devi fare, non è cercare di essere indifferente, ma comprendere: Davvero sono una metà? Cosa mi manca per essere un intero? Amore, Forza, Sicurezza, Direzione, Senso? Dove hai cercato tutto questo fino ad ora? Ha funzionato? Allora, perché continuare a fare la stessa cosa, sapendo che non funziona? Stai cercando molto probabilmente in posti sbagliati quello di cui hai bisogno e anche se in te c’è un falco, meraviglioso, libero, non serve a nulla, perché il primo a vederlo, devi essere tu! E per vederlo, devi fermarti, farti compagnia, conoscerti profondamente, imparare ad amarti come nessuno potrebbe farlo al posto tuo”. (cfr. P. Bembi)
Due riferimenti, due richiami non solo alla libertà, ma al non rimanere condizionati, di sapersi liberare da ciò che pesa e che non ci fa volare, capaci di una libertà vera che non ci soffochi, solo così lo sguardo diventerà alto, lungo, speranzo, solo così riusciremo a volare.
Libertà, un valore che tutti vogliono, che tutti reclamano, che tutti gridano senza accorgerci che siamo schiavi di questo o di quel limite. Ora alla luce di queste premesse, un rimando ultimo al vangelo dove scopriamo cosa s’intende per vera libertà da condizionamenti, da modi di pensare, di agitazioni e situazioni personali, dai nostri sentimenti o limiti di carattere e di visione della vita.
“la libertà è un punto cardine della visione cristiana dell’uomo. Per iniziare: è il filo conduttore di tutte le parabole che trovi nel Vangelo. Il Samaritano? Liberamente si ferma a soccorrere l’uomo ferito al bordo della strada. Il figliol prodigo? Liberamente se ne è andato e ha dilapidato il denaro del padre che ha accettato la scelta del figlio e altrettanto liberamente lo ha riaccolto. Continuiamo con i discepoli: liberamente scelgono di abbandonare la pesca e di seguire Gesù in un sogno assieme affascinante ma anche rischioso. E andando alle prime pagine della Bibbia troviamo Abramo:quando Dio chiede di sacrificare la cosa più cara al mondo, suo figlio Isacco, poteva dire di no, invece accetta e viene ricompensato per la prova di fedeltà. E in maniera quasi archetipa si staglia la storia di Israele legata insieme dal filo d’oro della libertà. Fin dalle origini, quando Dio scese per liberarlo dalla schiavitù del faraone dell’Egitto e condurlo verso un paese libero da ogni schiavitù, tranne da quella di confrontarsi con Dio: un confronto tra due libertà. Che è anche drammatico! Essere fatti a somiglianza di Dio vuol dire che non siamo una replica ma soggetti capaci addirittura di confrontarsi con Dio. (cfr. Mons. V. Paglia)
Essere se stessi, essere liberi nella verità e nell’amore di Dio, questo è il cristiano che vuole essere protagonista della sua vita. Liberi con responsabilità, questa è la differenza. Una libertà ordinata a Dio e chiudo con il riportarvi la citazione dal Catechismo della Chiesa Cattolica come spunto per fare ognuno di noi un serio esame della vita e delle scelte, dei limiti e dei pregi e imparare a vivere secondo il cuore di Cristo, facendolo saremo veri protagonisti della nostra storia capaci di volare alti e di far volare.
“Il Catechismo della Chiesa cattolica dedica al tema della libertà pagine importanti. E soprattutto «lega insieme» due termini: libertà e responsabilità. Scrive: «la libertà è il potere, radicato nella ragione e nella volontà, di agire o di non agire, di fare questo o quello, di porre così da se stessi azioni deliberate. Grazie al libero arbitrio ciascuno dispone di sé. La libertà è nell’uomo una forza di crescita e di maturazione nella verità e nella bontà. La libertà raggiunge la sua perfezione quando è ordinata a Dio, nostra beatitudine»(par. 1731).”. (cfr. Mons. V. Paglia)
La tua libertà responsabile, non condizionata, vera, ti aiuterà a volare nella vita e a volare alto a viverla come Dio l’ha pensata per te.
@unavoce
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