Impara a vivere

Cercate il mio volto! Io cerco il tuo volto, o Signore (Salmi, 27,8).

Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi ( Mt. 10, 12-14)

Signore, io non so se ti amo. Una cosa però è certa: desidero amarti (Guglielmo da St. Thierry)

 

Viviamo le nostre vite con alcuni stereotipi, alcuni condizionamenti, alcune idee, mentalità e modi di vedere le cose che ci condizionano la mente e dalla mente ci portano a vivere le vite in modo particolare e non sempre come vorremmo, non portandoci alla fine ad essere felici. Più ricerchiamo la felicità, la serenità e magari indossiamo maschere per sembrare ciò che vorremmo e non siamo, più la vita ci riserva cose buone e cose meno buone e dipenderà solo da noi trasformarle, leggerle, giudicarle e affrontarle in modo differente e viverle in modo nuovo che non ci condizionino. Noi incolpiamo la fortuna o la sfortuna a Dio, al caso, alla società, alla “sfiga” ecc. e non ci rendiamo conto che tutto dipende da noi, da come affrontiamo le situazioni.

“Nella vita non ci sono cose che vanno bene e cose che vanno male, ci sono semplicemente cose che vanno, Bene e male lo aggiungiamo noi. Bene significa che le cose che vanno, coincidono con quello che vuoi tu. Male significa che le cose che vanno, non coincidono con quello che vuoi tu. Come vedi non è che le cose vanno bene, è che ti piacciono. Sembra una sottigliezza, ma si tratta di confondere la realtà con i tuoi gusti. E non è una differenza da poco! Per cui devi fare un bel passo in avanti e trasformare la tua idea di negativo, di cose che vanno male. Ogni volta che giudichi così una situazione, è come se ti trovassi di fronte a un muro. Un muro solido, di mattoni, ma sporco, annerito, come fosse pieno di fuliggine. E questo muro è un blocco per te, non puoi andare avanti e stai male, è inevitabile. Ogni volta, però, in cui quella situazione non la guardi più come negativa, ingiusta o sbagliata, e comprendi che è “solo una situazione” che puoi affrontare, quel muro si trasforma in una scala. Ora la scala può essere impegnativa, difficile, scivolosa, complicata da salire, faticosa o pericolosa, non è però un muro e per quanto sia complicata, puoi percorrerla, puoi andare avanti. Certo, la scala potrebbe anche essere comoda e semplice da superare, ma considera anche che tanto più tu sei forte, tanto più semplice ti sembrerà la scala. Ricorda questo: non è la realtà, è la tua mente. Il muro non esiste, non ci sono cose che vanno male, ma soltanto cose che vanno. La realtà è così, siamo noi che, nella nostra mente, decidiamo di costruire muri, o aprire scale. Accetti o rifiuti ciò che fa parte della realtà e della vita. Malattie, uragani, morte, fame, violenza … sono parte della realtà e della vita”.
Al prossimo muro che incontrerai, ricordati che tu hai il potere di farne una scala e per quanto difficile procedere e andare avanti per la tua strada la realtà non cambia solo perché non ti piace, il muro è nella testa, come la scala, superare questo blocco mentale, significa “diventare più forte di tutto”: che tu hai la forza di affrontare serenamente ogni situazione, ogni difficoltà, ogni problema”. (cfr. dalla Newsletter di G. Papasidero)

Impariamo a eliminare i muri e a incamminarci sulle scale, impariamo a vedere il bicchiere mezzo pieno, a non piangerci addosso, a reagire difronte alle cose che non ci piacciono, che non vanno, senza imputare ad altri la causa del malessere, impariamo ad educare il cuore e la mente a vivere sapendo reagire in modo positivo a salire le scale e non ad alzare i muri. Tutto ciò se non reagiamo ci porterà a una tristezza interiore dell’anima che non ci permetterà di vivere bene di affrontare la vita con i suoi pro e contro. Dobbiamo mettere sul piatto della bilancia ogni situazione positiva e negativa e non solo quello che non ci piace e non va bene.

Come fare? Non sarà facile cambiare prospettiva, ma sarà l’impegno che ti dovrai assumere se vorrai veramente vivere la tua vita in modo pieno. Fatti aiutare se da solo non riesci e inizia intanto a frequentare persone positive che non criticano ma che si rimboccano le maniche, non essere invidioso o geloso ti aiuterà a vedere le cose da un’altra prospettiva.

La nostra fede, ci può aiutare, la croce non è il termine del cammino, ma un passaggio per arrivare alla Risurrezione, la vita non è il termine dell’esistenza, ma un passaggio per la vita eterna. Se non credi questa difficilmente la fede e le religioni, la nostra o qualsiasi altra ti aiuterà a vivere. Il Signore Gesù ci ha dato l’esempio, ci è venuto incontro e sarà sempre con noi. Inizia a rimetterti in gioco, rivedi la tua vita e le cose della tua vita. Riprendi la tua spiritualità partendo dal dedicarti tempo, dal fermarti a pregare a contemplare, riprendi il cammino nella tua Parrocchia, nella tua comunità, lasciati provocare dalla Parola di Dio, dalla vita insieme non stare a fare confronti ma inizia a vivere togliendo quei uri che ti allontanano, che ti rendono triste, che ti creano ansie e dolori, impara a sentire l’erba che cresce e non solo la pianta che cade, educa il tuo cuore a stupirsi delle cose quotidiane di tuti i giorni dal canto degli uccelli a un tramonto al profumo dei fiori al volto di una persona, non stare a  rivendicare situazioni che ti pesano, lavoro per costruire pace e serenità in te e attorno a te, non aspettare che siano gli altri a venire da te ma vai tu da loro e se non ti accettano scrolla la polvere dai sandali e vai avanti. Il Signore ci ha offerto questo stile di vita e ci indica il cammino.

Il gioco della vita anche di fede è fatta sul saper scegliere tra il ben e il male, il saper giudicare le situazioni e viverle scegliendo il bene. Sarebbe tutto più semplice se lo facessero altri per noi, ma Dio ci ha lasciati liberi di decidere, allora a noi il compito di non essere dei burattini, ma delle persone che pensavo e vivo in modo pieno la vita creando in se e attorno a se bene, pace e serenità solo così saremo felici e renderemo felici noi la nostra vita, la nostra vocazione i nostri giorni.

Il segreto vero, al di là degli aiuti psicologici, dell’impegno personale, dell’intelligenza di affrontare le situazioni con chiarezza e determinazione sta in un atteggiamento unico e inequivocabile che anima tutta la nostra vita e le nostre scelte: l’Amore. Amare Dio e i fratelli e non uno o l’altro, ma entrambi, perché se amo Dio e non i fratelli sono bugiardo e viceversa se amo i fratelli e non do tempo a Dio sono solo egoista e opportunista. Un Padre della Chiesa, “Guglielmo da St. Thierry che, trovandosi nella nostra difficoltà, ha dato la risposta esatta, peso possa illuminare il nostro impegno a rimetterci in gioco: “Signore, io non so se ti amo. Una cosa però è certa: desidero amarti.” La gioia di sentire che Gesù desidera il nostro amore è grande e ancora di più potergli rispondere chiedendogli di renderci capaci di amarlo”. (cfr. SER G. Mani)

Questo sarà il nostro impegno ad abbattere i muri e a iniziare a salire le scale.

@unavoce

 

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