Insieme nel cuore, nello spirito, nella mente
In questo tempo pasquale ho voluto, come occasione di riflessione e catechesi come momento per la comunità senza fare incontri e riunioni, offrire su queste pagine virtuali, una meditazione alla settimana. Pertanto, prosegue l’iniziativa a pari passo con il tempo e pian piano, ascoltando i vangeli di Giovanni, le settimane ci preparano alle solennità dell’Ascensione e della Pentecoste.
Oggi qui voglio riproporvi i commenti della Pagina di questo sito “Vangelo con le stellette”, dove unitamente alla riflessione che muto dal confratello don Luigi Maria Epicoco, giovane ed esperto teologo e Assistente Ecclesiastico del Dicastero Pontificio per la Comunicazione, cerco di dare una chiave di lettura per vivere il vangelo nella realtà contingente degli uomini e delle donne in divisa, senza snaturare il messaggio evangelico, ma incarnandolo nella vita di persone cristiane che servono la Patria tra le file delle Forze Armate a difesa della Pace e di tutti quei valori che fanno di una Nazione la terra e il giardino pensato da Dio per vivere insieme in armonia, beni inalienabili per i quali la comunità civile è chiamata a proteggere.
Ora, qui riporto qualche riferimento delle prime tre settimane per offrivi la possibilità di trovare in esse un momento per la preghiera e la meditazione personale.
Nella II Domenica di Pasqua abbiamo ascoltato il Vangelo di San Giovanni al Capitolo 20 i versetti dal 19 al 31 e nel nostro commento che proponiamo su questo sito l’abbiamo intitolato: “PACE A VOI – Militari uomini della Risurrezione“.
Don Luigi nella sua riflessione, offre differenti spunti, qui oggi vorrei evidenziare questa espressione: “La Pasqua non è aspettare la Pasqua, ma accorgersi che oggi è Pasqua, e quello che stiamo cercando è già qui. L’Amore di Dio non è lontano da noi, è esattamente lì dove ci troviamo, fosse anche la più terribile e buia cantina esistenziale in cui siamo andati a finire. Serve però crederci per vederlo, e non aspettare di vederlo per crederci”. Credo che le sue parole ci illuminano per comprendere che la Pace viene costruita nel cuore per difenderla nella strada.
Nella III Domenica di Pasqua, abbiamo ascoltato sempre il Vangelo di Giovanni al Capitolo 21 i versetti dall’1 al 19 e che, sempre sul commento nella pagina di questo sito, abbiamo intitolato: “MI AMI PIÙ DI COSTORO? – Militari ripescati per servire“.
Sempre il nostro autore nel suo variegato commento offre spunti di analisi e riflessione e qui vi riporto solo un dettaglio che possa guidare questa meditazione: “La buona notizia è che Gesù ci viene a pescare dal fondo della nostra tristezza la notizia forse un po’ più faticosa è che non ci pesca semplicemente per darci un entusiasmo, ma per darci una direzione che ci porta verso una morte ma non è una morte qualunque è un morire a noi stessi per vivere per qualcosa per cui vale la pena”. La sua lettura ci fa comprendere che chi offre la vita per servirla per difenderla per proteggerla dal male dai soprusi dalla guerra vive la sua vocazione di cristiano e di uomo e per viverla ce solo una via, quella dell’amore.
Ieri abbiamo celebrato la IV Domenica di Pasqua e il vangelo sempre di san Giovanni ci ha offerto invece il capitolo 10 i versetti dal 27 al 30 e che nel commento proposto abbiamo intitolato: “DISCERNIMENTO – Militari: uomini della sicurezza“.
Il commento proposto ha sottolineato l’aspetto dell’appartenenza a Cristo, “Solo quando ci faremo una cosa sola con Cristo allora non avremo più bisogno di essere rassicurati e di trovare certezze alla maniera dei Giudei, perché ciò che conta lo avremo non come spiegazione, ne come emozione, ma come relazione su cui fondare tutta la nostra vita”. Per la porzione di vigna che serviamo come chiesa direi che il discernere significa si, essere uniti a Lui e solo così la sicurezza che tutti cerchiamo sarà trovata e vissuta, in Cristo. Pertanto gli uomini e le donne con le stellette diventano e sono quei cristiani in divisa che servono uniti a Cristo la sicurezza materiale ed esterna, indispensabile per una sicurezza spirituale.
Tre domeniche nelle quali l’Evangelista Giovanni ci prende per mano per farci conoscere, amare e servire il Signore, offrendoci il cammino che dobbiamo intraprendere. Un cammino che parte dal dono principale della Risurrezione: la Pace, pace in noi per portarla fuori e contagiare il mondo, un dono che si vive solo nell’Amore e con l’Amore come quello di Pietro, un donarsi sempre e totalmente alla vita che abbiamo scelto di vivere e per farlo serve una cosa: appartenere a Cristo, essere uniti a Lui attraverso un discernimento continuo del nostro vivere per non perderci e non perdere nessuno dall’amore di Dio.
Ora, con queste povere e umili parole di aggiunta ai pensieri alti e spirituali della lettura e ascolto del vangelo e del contributo dei commenti che ci sono offerti, a noi il compito di fermarci e rivedere la nostra vita. Ogni giorno dobbiamo verificare il nostro cammino, le nostre scelte, ridare luce sempre nuova alle nostre vocazioni di vita, linfa alle nostre vite personali perché possano essere sempre vissute nella volontà di Dio sapendocelo accanto sempre nonostante i nostri fallimenti.
Buona Settimana
@unavoce
Foto di Copertina: particolare area presbiterale della Chiesa dei Militari “Madonna di Loreto” del 15° Stormo