Cambia prospettiva
“Immagino, che l’attività cerebrale sia come giocare in continuazione con la plastilina. Tutto ciò che facciamo plasma questa plastilina” (cfr. Pascual-Leone)
La mente umana è sicuramente uno degli aspetti più affascinanti dell’essere, ma racchiude in se mille difficoltà che ci travolgono, con il rischio di non vedere il bello e di non vivere la vita in modo vero e sano. Ora, vorrei proporvi questa semplice lettura che mutuo dal sito “diventare felici” dove ci viene suggerita una riflessione seria e competente di come reagire, di come cambiare prospettiva. La dipendenza emotiva è un limite che si può e si deve curare, di cui bisogna tener presente ogni aspetto per vivere una vita felice, obiettivo del vivere di ogni persona.
Non ho l’intenzione di fare uno studio, questo lo lasciamo ai tecnici, ma offrirvi come sempre lo spunto per pensare e riflettere, per informarsi e studiare argomenti che ci aiutino ad essere persone meravigliose, così come ci ha pensati Dio. Lui usa, se posso permettermi, la psicologia, la conoscenza del genere umano, per entrare nella vita delle persone e offrire una possibilità nuova che noi cristiani cattolici chiamiamo: salvezza, libertà dalle schiavitù, libertà della vita per viverla in modo pieno così come l’ha pensata Lui il Creatore. Un Dio che si fa compagno di viaggio, che si fa vicino a noi senza giudizi o pregiudizi, ma cercando in noi la parte migliore, offrendoci la possibilità di essere migliori e questo è anche lo scopo di questi miei articoli che pur senza un programma preciso hanno l’obiettivo di offrire spunti di lettura con voi perché ognuno possa riprendere in mano la sua vita e viverla in modo pieno, serio e da protagonista, liberandosi dai limiti per scoprire le potenzialità che ha e cercando di farlo alla luce della fede che abbiamo, animati dalla Parola di Dio, dalla Sua venuta sulla terra e attraverso la vita della Chiesa, strumento pensato da Dio per rimanerci accanto attraverso la vita sacramentale e comunitaria.
L’impegno è pensare in grande, pensare che possiamo farcela, che siamo persone capaci, che nessuno è escluso, che Dio ci ama e che il mondo in cui viviamo è la possibilità per dimostrare a noi stessi che siamo in grado, che siamo capaci di essere protagonisti della nostra storia.
Inizia allora a prenderti sul serio, a credere in te stesso, ad impegnarti, ovviamente senza impegno e fatica non ci sono risultati, ma puoi farcela anche tu, hai tutti i numeri per essere veramente realizzato e libero.
“Gli studi hanno “scoperto che attraverso un’attività di rilevazione di immagini dettagliate durante un’attività di pensiero, è che la mente non distingue il reale dall’immaginario. Cosa vuol dire questo? Che i tuoi pensieri possono salvare la tua salute, o rovinarla, dipende dai casi, dipende da te.Come una plastilina, il nostro cervello stimolato dai pensieri, viene modificato continuamente. Provare ansia in continuazione, mette il tuo fisico in una condizione di perenne stato di allerta che non è utile ma dannoso. Pensare in modo negativo, non solo non è essere obiettivi ma è anche dare al nostro cervello la stessa minestrina scondita, tutti i santi giorni. Pensare di essere una persona fallita. Rimuginare nei pensieri di situazioni negative tanto da sovrastarti. Non riuscire a godere dei bei momenti. Provare quello spiraglio di gioia inquinato dalla paura del futuro. Andare in crisi con i ricordi … Come vedi, è tutto un processo mentale, nulla di pratico. Se è vero, quindi, che la mente non distingue la realtà dall’immaginazione, è vero anche che posso immaginare…. di potercela fare, di realizzare qualcosa di diverso, di darmi un’opportunità per essere felice, di sapere che posso attingere dalla mia forza interiore. Ma non solo, iniziando ad agire concretamente, attraverso un percorso chiaro, vedrò i risultati della mia visione. La cosa bella però avviene ancora più in profondità: perché pensi quello che pensi? A volte si tratta davvero di una cattiva abitudine. Tante volte, ponendo un giudizio su qualcosa, si chiudono le porte a mille possibilità di comprensione. Talvolta la nostra reazione è: “Non ce la faccio” per poi proseguire con un: “Cavoli, non pensavo ma ce l’ho fatta!”.Vedere piccoli ma importanti risultati, ti porta a voler lavorare di più per capire meglio e questo diventa un circolo virtuoso. Non solo, il pensiero è spesso radicato da una forte visione distorta della realtà. Come fai a vedere il colore del mare se indossi un paio di occhiali dalle lenti rosse?”. (cfr. dalla Newsletter di diventarefelici)
Togli gli occhia dei tuoi pregiudizi, togli gli occhiali del tuo pensare che: “non puoi farcela”, inizia a volerti bene, inizia a credere in te stesso. Tutti abbiamo la possibilità di essere migliori, liberi e vivere la vita che Dio ha pensato per ognuno di noi, la fatica, semmai, è capire se la vocazione che seguiamo, che abbiamo scelto di vivere era ed è quella pensata da Dio per noi, ma questo non ci deve, però, impedire di vedere e pensare in grande, di provarci per misurarci, di scommettere su noi stessi. Serve determinazione, impegno, fatica e scoprirai il tuo cammino, prova e inizia a cambiare prospettiva, se quello che hai non ti rende felice, ricordati però che la vera felicità non è fare quello che si vuole quando lo si vuole, ma essere liberi di farlo e decidere di non farlo per un bene superiore, per un obiettivo più grande di noi stessi.
@unavoce
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