Briciole di amicizia – in margine al vangelo della domenica

 “Prega come se tutto dipendesse da Dio. Lavora come se tutto dipendesse da te.”
SANT’IGNAZIO DI LOYOLA

Perché pregare? Quante volte ci siamo fatti questa domanda soprattutto chi frequenta meno la Chiesa o non la frequenta proprio nonostante si professi cristiano e abbia ricevuto tutti i Sacramenti. La preghiera non è nelle corde delle persone, soprattutto nelle giovani generazioni, almeno quelle, come dicevo poc’anzi, che non frequentano la vita della Chiesa. La preghiera è il più delle volte in tutti solo a scopo di richiesta nei momenti difficili, nel migliore la vita, se questa non porta a quello che voglio allora davanti alle fatiche della vita ci sono le imprecazioni o l’incolpare la divinità se non addirittura bestemmiarla per le cose che non vanno nella vita personale e mondiale. Si pensa a Dio solo quando le cose non vanno bene e se da una parte questo atteggiamento potrebbe andar bene, come un figlio che dice ti voglio bene alla mamma quando ha bisogno qualche cosa o deve farsi perdonare per qualche cosa, così lo facciamo con Dio, ma pregare allora cosa serve? E’ solo una pacificazione del cuore e dell’anima, una filosofia di vita? Pregare è solo un precetto della Chiesa? Una supplica per chiedere aiuto là dove non riusciamo ad arrivare noi?

La preghiera, cari amici, è un gesto di amore è un interessarsi è un dimostrare amore è una presenza è l’esserci per qualcuno e per qualche cosa.

Se Dio e credo che Dio sia presente nella vita del mondo e ha salvato la mia vita o almeno mi ha messo nella posizione di salvarmi dai miei limiti, dalle mie schiavitù, dai miei errori, allora la preghiera è la risposta a questa amicizia, la preghiera è dire ti voglio bene è dire ci sono e prego per parlare con Lui non tanto per chiedere qualcosa si!, anche ovviamente, ma prego per confrontare la mia vita con i valori, le realtà quotidiane e le e cose che riguardano il cuore, l’anima, i sentimenti.

Le religioni sono la risposta rituale alle Fede, sono una strada, sono la strada per mantenere questo rapporto di amicizia con Dio non come schiavi o servi, ma come amici. Quindi qui non parlo di tecniche di preghiera o cose da fare, ma come essere persone di preghiera, come vivere il rapporto con Dio, la vita spirituale, l’aspetto religioso del nostro vivere.

La preghiera è un dono che Dio ci fa, un dono per parlare con Lui, per stare con Lui, così nella Bibbia si parla della preghiera. La preghiera è prima di tutto la voglia di stare con qualcuno, da qui l’adorazione, lo stare in ginocchio davanti a Lui il nostro Dio, la preghiera è un dire grazie per l’amicizia con Dio perché ci vuole bene, perché ci è accanto anche quando noi non lo pensiamo o addirittura lo evitiamo. La preghiera stabilisce un contatto, come una vista a casa di un amico, una lettera o un messaggio, una giornata insieme, così la preghiera è risposta a questo rapporto.

Il Signore sa di cosa abbiamo bisogno quindi perché pregare ci domandiamo? Pregare è dare il nostro cuore, la nostra vita nelle mani del Signore e accettare quello che accade nel nostro vivere sapendo che Lui non ci abbandona. Non è il burattinaio ne l’esecutore delle nostre richieste, ma è l’amico che ci sta accanto quando va bene e quando va male, non ha la bacchetta magica per risolvere i problemi naturali o non naturali della nostra esistenza, ma l’amico che ci è accanto e nella misura in cui credo in Lui allora vivo la vita in modo pieno.

La croce c’è e ci sarà sempre nella vita, Dio o la religione non ci toglie dalle situazioni della vita, dalla guerra o dalla malattia, ma ci indica la strada per vivere secondo i valori, i comandi, le leggi di Dio a noi uomini accettarle e rispettarle più o meno nella più grande libertà.

Quindi, potremmo dire che alla fine non serve a nulla e come ha detto qualcuno “è l’oppio del popolo” la religione, ma io vi suggerisco che la preghiera è la risposta a un rapporto di amicizia sincero, esclusivo con una Persona: Dio, una Persona che mi ama e mi rimane accanto anche quando sono infedele, capriccioso, limitato e pieno di errori.

Vorremmo così gli amici, ma per averli così bisogna essere così noi nei confronti degli altri, Dio invece rimane fedele  a noi anche quando ci allontaniamo, allora la preghiera è la nostra voglia di condividere con Lui il tempo e da qui le pratiche religiose e le preghiere sono i semplici strumenti per stare con Lui, per parlare con Lui, per dire che gli vogliamo bene.

Vivi, allora, le tue giornate senza dimenticarti di Lui, pregare sarà la tua risposta. I Sacramenti sono gli strumenti che Dio attraverso gli uomini ha pensato per dirci che c’è, sii rispettoso, crea spazio per l’incontro con Lui, sii preghiera nelle tue giornate cioè sii capace di amare, di essere amico, di limitare i tuoi errori, di chiedere scusa e ricominciare, sii preghiera con le tue parole e le tue azioni, vivi e sii te stesso sapendo che Dio di ama, questa è la preghiera e questo il motivo perché dobbiamo pregare, così come desideriamo avere persone che ci sono vicine, a cui teniamo, che desideriamo vedere, così è con Dio che non vediamo perché Lui è in noi è attorno a noi è nella vita del fratello che incontriamo che ci piaccia o meno, in quello di razza e cultura e religione diversa, che la pensa non come noi, lì abita Dio e a noi l‘impegno di pregarlo per rispondere a questo suo dono di amore.

Quindi, a conclusione di questi pensieri sconnessi e semplici frutto di una vita povera, ma felice, usa le pratiche che preferisci di preghiera, non abbandonare la Celebrazione Eucaristica, fermati in quei luoghi che l’umanità a creato per ricordarci che Dio ci è accanto, che è in mezzo a noi, sii preghiera per chi incontri e per te stesso.

Le pratiche di preghiera sono tutte valide, rivedile, riprendile, conoscile, studiale e trova tempo per Dio e troverai tempo per te stesso.

@unavoce

 

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