Superare l’Ansia

 

“E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un’ora sola alla durata della sua vita?” (cfr. Matteo 6,27)

 

In questi ultimi anni, forse anche a causa del difficile periodo della pandemia e dell’attuale tempo di crisi politica, economica e sociale, dove non possiamo non notare una mancanza di attenzione ai valori morali, etici e religiosi e dove tutto è dovuto, dove tutti sanno solo lamentarsi, dove la riflessione personale e pubblica è solo ed esclusivamente negativa, in ogni settore della vita, senza voler essere quello che mette la testa sotto la sabbia o quello che vuole necessariamente fare finta di nulla, credo sia importante che ognuno di noi si fermi a riflettere sul tempo che vive, di come lo vive e di come affronta le situazioni, quali gli obiettivi primari del suo vivere, per contrastare uno dei mali contemporanei più diffusi che colpisce ogni persona di ogni ceto ed estrazione scoiale, culturale, religiosa e politica: l’Ansia. 

Un sintomo che stanno cercando di studiare e che non ha evidenti sintomi esteriori, ma che in modi differenti condiziona la vita umana. Un sintomo che può non essere compreso, individuato o addirittura confuso con efficienza e impegno. La psicologia ci suggerisce alcuni sintomi: “nervosismo, che si può esprime in più modi su se stessi e sugli altri, gesti ripetitivi per rilassarsi e calmarsi che diventano quasi paranoici, la tentazione a pensare molto velocemente e troppo, rimuginando su tutto e su tutti, molto spesso si rimandano al domani le cose, si tende a ossessionarsi con tutto ciò che c’è di negativo non concedendosi momenti di relax rimandando sempre ciò di cui si ha veramente bisogno, mettendo da parte le esigenze e rischiando di godersi ben pochi momenti di relax e di pace con se stessi. Proprio a causa del loro atteggiamento e di questa tendenza a sovraccaricarsi, le persone con ansia ad alto funzionamento, così viene definità questa dinamica, spesso si finisce per sentirsi piuttosto stanchi sia mentalmente che fisicamente”. (cfr. M. Radavelli)

Questo è quello che la scienza e gli studiosi in materia ci dicono per osservare e ascoltare la nostra vita, il nostro corpo e superare queste forme che rischiano, altrimenti, di non farci vivere o farci vivere male. Come cristiani sappiamo che dobbiamo vivere come figli della luce e non delle tenebre e se il buio ci crea timori e paure, la luce ci offre orizzonti nuovi, dobbiamo pertanto uscire dal buio del nostro cuore e della nostra mente. Lasciamoci aiutare dalla scienza ma non dimentichiamo la fede in Dio che è il nostro vero rifugio, la nostra sicurezza, il nostro porto sicuro. Un cristiano ben educato che sa vivere seriamente della fede in Cristo affronta la vita e i suoi pregi e limiti con uno spirito differente. 

Non è certo una medicina o una ricetta quella che voglio indicarvi, ma l’impegno a recuperare la propria fede in modo autentico attraverso esperienze concrete di vita di Chiesa, vissute con apertura e serenità. Questo ci aiuterà a fermarci a pensare su noi stessi e ad affrontare quegli elementi che la psicologia ci ha indicato come limiti e soluzioni per una vita felice. 

La Parola di Dio, la vita di comunità, la partecipazione alla vita Sacramentale della Chiesa, studiare, conoscere, informarsi, confrontarsi … conoscersi e curarsi, saranno quegli elementi utili per affrontare le nostre insicurezze, le nostre paure, i nostri limiti.

 “Affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.” (cfr. 1 Pietro 1,7) 

“Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.” (cfr. 1 Corinzi 10,13)

“Confida nel SIGNORE con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento.” (cfr. Proverbi 3,5)

“Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: «Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile». (cfr. Matteo 19,26)

Insieme possiamo, allora, veramente essere persone nuove, migliori, capaci di aprire le braccia e respirare profondamente accorgendoci della vita e lavorando nel mondo come costruttori di bene e di pace.

Fai il tuo percorso, fatti aiutare dalla psicologia e non perdere mai la fede, la fiducia in Dio, in Lui confida, nelle Sue mani poni la tua vita e ascolta con il cuore.

“Fissatolo, lo amò” (Mc 10, 21) lasciamoci guardare dal Signore dal Suo sguardo.

@unavoce

Foto di Copertina: fonte