Esame di coscienza giornaliero
Le parole scelte come titolo che sono mutuate dal Vangelo di Luca al capitolo 2 versetto 52 riferite a Gesù che cresceva in sapienza età e grazia è l’impegno che anche ognuno di noi deve metterci per camminare sulla via cristiana. Uno dei compiti della guida spirituale è educare se stesso e gli altri a camminare nella luce di cristo costruendo una vita santa sull’esempio di Cristo. Oggi mi voglio soffermare sull’esame di coscienza, sulla necessita che ognuno di noi deve avere di confessare i propri peccati per costruire un cuore capace di amare e fare il bene alla luce degli insegnamenti del vangelo.
Una società malata è la nostra che sa solo lamentarsi e vivere in questo modo, che ora vado a descrivervi con toni duri, per farvi comprendere che dobbiamo cambiare, dobbiamo rinnovarci tutti perché tutti in diversi modi sbagliamo, è la strada che dobbiamo percorrere per vivere in un mondo migliore, quindi questo esame di coscienza è necessario per iniziare questo cammino di rinnovamento.
Pertanto oggi voglio soffermarmi su uno dei tanti aspetti del nostro vivere quotidiano suggerendovi una linea di verifica per iniziare questo cammino di crescita spirituale. A ogni fine di giornata fermati a pensare a cosa hai fatto e detto, costruito o demolito, incontrato o evitato di fare a te verso gli altri e verso Dio.
Fare due facce. Uno degli atteggiamenti della nostra società. Questo cari amici non è diplomazia, ma vigliaccheria è cattiveria è pettegolezzo. In una comunità laica o religiosa dove non c’è amore, dove non c’è rispetto reciproco, dove non c’è la capacità di accoglienza non è una comunità cristiana, non è una società.
Ora se tra di noi c’è o ci dovesse essere questo modo di fare è arrivato il tempo per un esame di coscienza serio perché quello che state seminando raccoglierete. Fare due facce senza aver il coraggio di una correzione fraterna e intendo per correzione fraterna la capacità di stima pur se qualcuno di noi sbaglia in qualche cosa, non è un atteggiamento cristiano. Pertanto dobbiamo smettere immediatamente di giudicare le persone senza sapere, dobbiamo smettere di puntare il dito per distogliere l’attenzione da noi. Chi così agisce nasconde e cela una malattia che rasenta la follia pensando di essere un padreterno, purtroppo è solo un deficiente dal latino “deficere” “mancare”, cioè manca di qualche cosa di grande dentro la sua testa e il suo cuore. Sarà necessaria allora un’analisi personale della propria vita nella sua casa dove si nascondo inevitabilmente grossi problemi.
Una reprimenda questa che vale per me e per ognuno di noi come esame di coscienza serale e giornaliero che con onestà dobbiamo farci. Nessuno è perfetto e nessuno è arrivato, quindi chi intende continuare su questa strada, sappia che non è un cristiano e inoltre avvelena la società, la famiglia, il gruppo. Questa è la guerra vera che porta alle guerre sanguinose che assistiamo e che tutti denunciamo per poi farle in casa nostra, nelle nostre famiglie, nel nostro piccolo angolo di mondo. Come cristiani riprendiamo in mano il vangelo e leggiamolo mettendoti in discussione, leggiamolo con il cuore, preghiamoci sopra e riflettiamo seriamente.
Comandamenti regole e regolamenti, disciplina e morale, etica e comportamenti, etichetta e bon ton, non servono a nulla se non a fingere se il cuore non è buono. Quindi leggi con attenzione il Vangelo, prendilo dallo scaffale, spolveralo e tienilo a portata di mano e ogni giorno anche a caso aprilo leggi e lasciati provocare fatti un esame e riprendi con serietà a vivere la tua vita. Di questo il Signore ci chiederà conto non solo alla fine dei nostri giorni ma ogni giorno con e nella nostra vita. Impariamo a stimarci, impariamo a volerci bene, impariamo a non sparlare contro questo o quello, per poi fare un sorriso, facendo così fai del male, fai soffrire le persone. Impariamo ad essere onesti con noi stessi e con chi ci vive accanto. Ognuno guardi in casa sua, nel suo cuore, nella sua vita prima di puntare il dito. Io non sono stato ducato a vivere così e non vorrei, che solo perché qualcuno si sente in dovere di essere il giustiziere, possa distruggere tutto e tutti. Si, certo lo può fare, ma “sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare” (cfr. Matteo, 18,6) piuttosto che scandalizzare, ferire, far soffrire uno solo di questi nostri fratelli, perché di questo stiamo parlando di essere cattivi testimoni dell’insegnamento di Cristo, a questi la porta è chiusa perché hanno chiuso il loro cuore e la loro mente pensando di essere migliori. Solo Dio è il riferimento o con Lui o contro di Lui. Fare il bene sempre e comunque questo è quello che dobbiamo imparare.
Impariamo a sperare e confidare nel Signore, ad amare senza interessi, a gareggiare nello stimarci e nell’essere solidali, di aiuto sincero, di fare gioco di squadra e la nostra società sarà bella, vera, democratica, seria, impegnata e costruiremo relazioni serie e solide che faranno crescere verso il bene e la pace. Nella preghiera uniti con gli stessi intenti preghiamo e impegniamoci tutti.
Conosci il tuo limite il peccato, riconoscilo, chiedi perdono e impegnai a non rifarlo, così vai dal tuo sacerdote e confessa i tuoi peccati non quelli degli altri i tuoi e riprendi il cammino sentendoti amato dal Signore sempre.
@unavoce
Foto di Copertina: Parrocchia dei Militari Madonna di Loreto – 15° Stormo – La Croce e il Tabernacolo nell’area presbiterale.