per fare la differenza

 

«L’eleganza è quella qualità del comportamento che trasforma la massima qualità dell’essere in apparire». (Jean Paul Sartre)

 

Vi propongo un esercizio di vita ordinaria per diventare sempre migliori e vivere una vita che sia degna di questo nome. Argomento già trattato in un articolo “Eleganza spirituale – indossa l’abito del Vangelo” ma credo sia importante non dimenticare prima di ogni discorso o di ogni riflessione, questi semplici elementi del vivere quotidiano.

La vita bella e non la bella vita, parte dalle piccole cose, dall’eleganza dei toni di voce, dalle scelta di parole, da una autoironia sottile ed educata che abbassa i toni irosi del mondo moderno. La vita elegante non costa nulla, la vita educata non costa nulla e produce molti frutti. 

Tutti dobbiamo imparare a comportarci in modo bello, non solo professionalmente, nelle nostre singole attività, ma in ogni atto della vita.

Puntualità non è una fissazione di alcuni ma il segno del rispetto, le parole educate, il bon ton, il garbo, la delicatezza, la voce gentile … non sono cose d’altri tempi o per chi riteniamo superficiale, ma sono alla base del vivere insieme.

Telefonare alle persone dopo l’orario di cena se non è una emergenza è sconveniente così come la mattina troppo presto, il rispetto sta anche nel scegliere i momenti in cui chiedere e parlare trovando i modi e le parole giuste, solo un esempio per farti comprendere lo stile. 

Tutto e subito non porta da nessuna parte. Abiti adatti per ogni occasione non significa abiti firmati ma abiti decorosi secondo l’ambiente che dobbiamo frequentare e il rispetto che diamo alle persone che frequentiamo.

A tavola come in una chiesa, per strada come in un negozio, ci sono dei modi che non chiamo neppure regole ma che sono e devono essere nel “dna” della persona che sa vivere con dignità e rispetto senza alzare il tono di voce, offrendo uno sguardo serio o rilassato secondo i momenti, per condividere gioie e difficoltà delle persone con cui siamo. Eleganza e bellezza sono racchiuse in questi piccoli genti ed azioni.

Prova a fare un elenco dei modi e delle cose che t’infastidiscono e non farle a tua volta, impara il galateo del rispetto e dell’amore, impara a rimandare ciò che non è urgente per trovare il tempo opportuno, dedica tempo a leggere e a fermarti a pensare prima di parlare, non pensare di essere sempre nella ragione, sii umili e semplice e sarai un signore per te stesso e nei confronti di chi incontrerai e i tuoi gesti, i tuoi modi educheranno più delle parole.

La bella vita che forse molti di noi pensano di volere non è poi quello che desideriamo veramente perché questa passa, ma la vita bella è diritto di tutti, poveri e ricchi, belli e brutti e allora abbiamo il dovere di viverla per noi stessi e per chi sta accanto a noi.

Lo stile del Signore è uno stile delicato, attento, comprensivo, capace di trovare il momento giusto, misericordioso. Rileggi i vangeli e leggili in questa ottica, scoprirai l’eleganza di Dio e sarà allora la scuola di preghiera più vera che potrai imparare. 

L’eleganza spirituale nasce dall’Eucarestia vissuta alla scuola del vangelo, lo dico per me come annunciatore e sacerdote per il mio popolo e la mia vita consacrata, ma lo dico ad ognuno di noi per essere veri testimoni del Vangelo di Cristo nel mondo.

Maria ci insegna questa eleganza del vivere quotidiano a Lei chiediamo di vivere con questo stile e vi rimando a un bellissimo testo di don Tonino Bello, “Maria donna elegante” per il piacere della lettura e per scorgere nelle sue delicate parole il senso del nostro vivere alla luce di Dio.

@unavoce

 

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