Per liberare la mente

“Per un cristiano ‘meditare’ è cercare una sintesi: significa mettersi davanti alla grande pagina della Rivelazione per provare a farla diventare nostra, assumendola completamente. E il cristiano, dopo aver accolto la Parola di Dio, non la tiene chiusa dentro di sé, perché quella Parola deve incontrarsi con ‘un altro libro’, che il Catechismo chiama ‘quello della vita’. E’ ciò che tentiamo di fare ogni volta che meditiamo la Parola”. La meditazione, però, non è solo una necessità dei cristiani: “Di essa non parlano solamente i cristiani: esiste una pratica meditativa in pressoché tutte le religioni del mondo. Ma si tratta di un’attività diffusa anche tra persone che non hanno una visione religiosa della vita. Tutti abbiamo bisogno di meditare, di riflettere, di ritrovare noi stessi, è una dinamica umana. Soprattutto nel vorace mondo occidentale si cerca la meditazione perché essa rappresenta un argine elevato contro lo stress quotidiano e il vuoto che ovunque dilaga. Ecco, dunque, l’immagine di giovani e adulti seduti in raccoglimento, in silenzio, con gli occhi socchiusi”. Quindi la meditazione è un bisogno: “E’ un fenomeno da guardare con favore: infatti noi non siamo fatti per correre in continuazione, possediamo una vita interiore che non può sempre essere calpestata. Meditare è dunque un bisogno di tutti. Meditare, per così dire, assomiglierebbe a fermarsi e fare un respiro nella vita”. (Cfr. Papa Francesco, Udienza Generale 28 aprile 2021)

Le parole del Papa ad una Udienza generale del mercoledì ci aiutano oggi a fermarci su una tematica che credo importante nella vita di ogni persona, religiosa o meno.

Tutti cerchiamo di vivere bene al di là dei soldi e delle possibilità, nell’animo umano c’è il desiderio innato e ovvio di stare bene e di migliorare sempre, talvolta e il più delle volte però questo non avviene per colpa della nostra mente, ma come sappiamo la mente va educata e non la si può spegnere a proprio piacere, pertanto con una riflessione che ha lo scopo di provocare per rimetterci nel solco della ricerca di una vita felice e serena alla luce della nostra fede oggi queste parole possano in qualche modo aiutarci a ritrovare quella pace interiore che solo la mente attraverso lo sforzo di fermarsi a riflettere ci aiuterà a recuperare.

Uno degli aspetti che ha messo in crisi la nostra società è l’aver accantonato la ricerca del sacro perché ritenuta superata e con limiti umani e considerata solo una struttura fine a ste stessa e così abbiamo eliminato ogni ricerca spirituale, ma il limite è proprio questo aver perso il senso di Dio, pertanto queste parole vorrebbero aiutarci a recuperare quegli spazi necessari per ridare posto a Dio, al trascendente, alla religione, alla parte spirituale della nostra vita.

Oggi forse più di ieri abbiano un ritmo di vita stressante e ricco di paure, ansie e stress e tutti in diversi modi cerchiamo di rilassarci e liberare la mente da tutto ciò. Oggi molti sono alla ricerca di metodi e situazioni di relax e molti la cercano nelle pratiche orientali, meditazione, yoga, ecc. cose molto belle e che se aiutano vanno perseguite, ma ciò non toglie che nella nostra cultura e nelle religioni esiste quella che si chiama la meditazione. Un’attività che esiste da sempre e che con difficoltà noi europei e cristiani cattolici esercitiamo se non i religiosi o i più vicini alla fede.

Ora come cristiani questo esercizio credo sia importante recuperalo, capirlo per poi esercitarlo sempre e soprattutto in quei giorni dove le nostre paure e difficoltà occupano la mente.

Come sappiamo – e meno male la mente non si può spegnere e disconnettere come vorremmo – la mente lavora sempre e nonostante gli sforzi crea in noi emozioni, fin tanto che sono positive non ci accorgiamo nel momento che queste emozioni creano tensioni e preoccupazioni, paure e stress allora diventano un problema.

Dobbiamo imparare a recuperare prima di tutto l’ascolto del nostro corpo quei sintomi che ci parlano di disagio e poi, cercando di fare partiche fisiche che ci aiutano a rilassarci, dobbiamo imparare ad educare la nostra mente con pensieri differenti e positivi.

Tutto ci crea stress, il lavoro, lo studio, i rapporti interpersonali, la vita la società … e se non siamo profondamente liberi nel cuore non lo saremo neppure nella mente. Dobbiamo partire dalla mente per liberare il cuore e ritrovare la bellezza in tutto.

Fare meditazione, alcuni pensano che debba essere un esercizio di isolamento, chiudersi da qualche parte, rilassarsi, incrociare le gambe o mettersi in ginocchio, ecc. non è proprio così, la mente si libera con i pensieri positivi e si può meditare in ogni istante della nostra vita anche lavorando perché si tratta di gestire le idee e ciò che ci accade attorno. Lo sforzo è quello di leggere le cose in ogni sua prospettiva e fare un bilancio di quello che ci crea tensione e quello che ci dà serenità, questo ovviamente richiede impegno ed un esercizio continuo ma non è impossibile. Il tempo va gestito in modo sano, dalla possibilità di evadere dal quotidiano, al fare le cose quotidiane con uno spirito nuovo, dal ritagliarsi tempo per leggere un libro o fare qualche attività a noi congeniale, al momento che andiamo la lavoro, a come ci rapportiamo con le persone se siamo nervosi o arrabbiati per qualche cosa e lo sforzo di veder le situazioni con altri occhi valutando le situazioni importanti da quelle che lo sono meno ma che in qualche modo ci portano stress.

Fate un elenco delle cose che vi stressano, che vi creano paure e tensione e leggetele per quello che sono e su queste approcciatevi in modo differente e positivo cercando un aspetto differente e buono.

Per chi tra noi ha fede e crede una buona lettura dei vangeli è la strada privilegiata, leggendoli mettendoci noi a protagonisti degli eventi, scoprendo il testo e il contesto, aiutandoci con altri strumenti, può aiutarci a leggere la vita sotto un altro profilo e se un esame, un litigio, una situazione difficile, ci sta occupando la mente tanto da non riuscire a pensare ad altro, allora è il tempo di fermarsi e leggere l’evento con gli occhi della ragione e della fede.

Prova a fare questo esercizio di meditazione. Non voglio insegnarti tecniche o metodi sia di carattere cristiano o religioso in genere, filosofico ed orientale, ognuno di noi può informarsi e seguire differenti strade, ma solo ricordarci che se vogliamo cambiare i nostri pensieri dobbiamo cambiare le prospettive e riempire mente e cuore di cose che ci aiutano a riscoprire la grandezza che c’è in ognuno di noi. Recuperare il senso del sacro nella tua vita.

Oltre ai vangeli vi segnalo un bel libro che potrà aiutarvi a camminare alla ricerca dei pensieri belli: “La bellezza e l’anima” di Piero Ferruccio ed. Mondadori

@unavoce

 

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