PATRONA DELL’AERONAUTICA MILITARE

BEATA VERGINE DI LORETO

«Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. (Lc 1, 30)

 

Continuiamo ad “affrancarci” nella fede con la parola del nostro Arcivescovo l’Ordinario Militare Mons. Santo Marcianò: “È stato ed è un tempo di paura che vi chiama in causa. E quando l’angelo dice a Maria: «Non temere», pur senza far riferimento a una paura in senso stretto, riporta un’espressione con cui, nella Bibbia, Dio accompagna alcune chiamate straordinarie a missioni che spesso fanno sentire inadeguati. Il vostro mandato nell’imporsi della pandemia è stato straordinario: una missione faticosa, pericolosa, nuova, rispetto alla quale, a tratti, avete potuto avvertire un senso di inadeguatezza, come accade a chi operi con grande senso di responsabilità. È stato più impegnativo il trasferimento di malati o, talora, il trasporto delle salme; l’accompagnamento di connazionali nel rientro da Paesi esteri, il trasporto di medicinali e, da un anno a questa parte, l’accurato deposito e la puntuale consegna dei vaccini… «Non temere»: sono parole che forse avranno risuonato ai vostri orecchi ma mi piace pensare come siano parole che, in certo senso, voi stessi rivolgete a coloro ai quali offrite un servizio. Parole dette con la bocca ma anche, semplicemente, con i gesti. Vostro compito, infatti, non è solo “organizzare la sicurezza” de Paese; per questo, oserei dire, sarebbero sufficienti le tecniche raffinate nonché tutte le competenze e innovazioni di cui, certamente, l’Aeronautica Militare Italiana non è priva. Ma il vostro è un mandato che deve e vuole “dare sicurezza” alla gente, “comunicare sicurezza”: per questo non bastano gli strumenti né le tecnologie, occorrono le persone; occorre la disponibilità alla relazione e la capacità di prendersi cura dell’altro. È una qualità che vi caratterizza, assieme alle altre Forze Armate; e lo fa tanto nelle relazioni interne, ad esempio nel sostegno verso i colleghi nel bisogno o i loro figli, quanto nel servizio alle persone singole e alla popolazione”. ( SER Santo Marcianò, O.M.)