Per educarci
Educare per educarci o vicevera. In tempo di vacanza parlare di scuola e istruzione, educazione e cultura, sembrerebbe fuori tema, ma intendo oggi ricordare con semplicità l’importanza della cultura nella vita delle persone. Alcuni pensano e sostengono che non tutti sono adatti e non sono qui a contestare le scelte ma solo a ricordare che oltre che un diritto inalienabile e non in tutto il mondo questo è assicurato è anche un dovere conoscere, sapere e studiare. C’è chi più portato e chi meno, chi preferisce lavori manuali ad altri e questo è rispettabile, ma una base culturale è fondamentale per vivere insieme, conoscere e poter interagire con tutti è l’anima di una vita serena e in pace e veramente libera.
Ora, questo compito che sembra deleghiamo agli istituti scolastici non è prerogativa solo loro anche se sono i tecnici, ma di ogni persona. Tutti abbiamo il dovere di educare, ed educare con correttezza e onesta non a piacimento o sulla base di compromessi o di simpatie ma educare tutti e sempre. Questo quindi vale per chi svolge questa professione, ma lo penso per i genitori primi educatori, lo penso per la Chiesa nelle sue varie forme, lo penso per le Forze Armate dove il superiore di grado non deve esserlo di parole vuote ma di esempio costante.
Mi fermo su questo elemento educativo perché alla base c’è e ci deve sempre essere la passione per quello che facciamo e non solo un mero impiego per lavorare, per quanto giusto e necessario. Solo la passione fa la differenza nel fare le cose, nel trasmettere informazioni e insegnamenti. E’ un impegno che nessuno può eludere in nessun settore della vita.
Pertanto oggi con queste povere righe voglio ricordare a me e a voi l’impegno che abbiamo di educare con l’esempio prima che con le parole e questo necessita di una preparazione seria per chi è chiamato ad educare, gli altri, l’insegnate, l’educatore … deve sapere e non improvvisare così il prete, così il militare e i ruolo in ogni settore della vita. Ovviamente entrano in gioco limiti e difficoltà, la competizione futile che va eliminata se non solo a scopo di dare una giusta intenzione, la meritocrazia che tanti accusano ha il suo bene se studio e mi impegno ottengo i risultati se cerco il risultato per la nostra bella faccia allora non si va da nessuna parte. In gioco c’è onestà, fedeltà, impegno. Se non sai far fatica e hai tutto con facilità non imparerai mai nulla.
Non dite: “ai miei figli non faccio mancare nulla”, perché così non li educate, non dite hai vostri figli: “non fare questo che non sei capace”, dobbiamo aiutarli a scoprire le loro doti e i loro limiti e farglieli viverli con serenità.
In questo nuovo anno rimettiamoci tutti in gioco ad essere veri educatori, capaci di ascoltare, capaci di trasmettere verità, giustizia, onore, fedeltà in tutti i campi della vita, basta con i clientelismi e le raccomandazioni che tutti pensano che siano necessarie per aver successo. Si ha successo nella vita se ci si impegna educhiamo a rimboccarci le maniche. Si aiuta al successo e alla realizzazione se non mettiamo i bastioni fra le ruote, se non andiamo a simpatie, reazione che dicono invidia, gelosia e non è un atteggiamento maturo. Perché dovrei essere invidioso? Se sa di più è perché ha fatto di più, quindi basta! Rimboccarsi le maniche e impegnarsi è l’unica strada.
Per costruire la pace bisogna avere la pace nel cuore, per educare bisogna essere educati. Non si può pretendere e basta bisogna dare l’esempio.
Ora, ritorniamo a noi, conoscere è fondamentale non solo per capire ma per interagire e vivere insieme, quindi nulla è superfluo, dalla storia alla letteratura, dalla politica alla filosofia, dalla tecnica a qualsiasi argomento utile a sapere di più non tanto per sapere ma per vivere. Più si conosce e più si vive e si hanno opportunità per crescere e crescere bene e in armonia nel rispetto e nella pace.
Rimettetevi in gioco, appassionatevi e appassionate i giovani, non lasciate perdere lo studio e la lettura, la curiosità ci aiuta a conoscere cose che non sapevamo. Passione in ogni cosa che facciamo dalla più umile alla più impegnata, non pretendiamo solamente ma mettiamoci in prima linea tutti.
Alcuni, nel mondo non possono studiare questa è la vera schiavitù. Non lasciamoci prendere dai soldi, i soldi non fanno idee le idee fanno i soldi, ma per avere idee bisogna conoscere, studiare e capire e faticare in prima persona.
@unavoce
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