Dio ti lodiamo

 

Eccoci arrivati alla conclusione di un altro anno e come sempre anche la nostra comunità si ritrova in preghiera a celebrare il Divin Sacrificio e cantare il tradizionale inno di ringraziamento “Te Deum Laudamus” per ringraziare Dio dei benefici che ci ha concesso in questo anno che volge al termine.

Mille cose mi tornano alla mente, mille motivi per dire grazie al Signore per i doni che ci ha fatto e che forse fatichiamo a riconoscere, presi più a vedere le cose che non vanno che quelle buone che abbiamo, pertanto nella preghiera con tutto il nostro cuore deponiamo oggi ogni nostra parola, pensiero ed intenzione ai suoi piedi, ai piedi del Bambino Gesù.

Così vorrei con voi ringraziare il Signore dei doni ricevuti personalmente e come comunità con le parole di don Tonino Bello, figura a me molta cara e che vi riporto, certo che nelle sue profetiche parole possiamo scorgere anche il nostro cammino.

 

“Eccoci, Signore, davanti a te.
Col fiato grosso, dopo aver tanto camminato.

Ma se ci sentiamo sfiniti,
non è perché abbiamo percorso un lungo tragitto,
o abbiamo coperto chi sa quali interminabili rettilinei.

È perché, purtroppo, molti passi,
li abbiamo consumati sulle viottole nostre, e non sulle tue:
seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà faccendiera,
e non le indicazioni della tua Parola;
confidando sulla riuscita delle nostre estenuanti manovre,
e non sui moduli semplici dell’abbandono fiducioso in te.

Forse mai, come in questo crepuscolo dell’anno,
sentiamo nostre le parole di Pietro:
“Abbiamo faticato tutta la notte,
e non abbiamo preso nulla”.

Ad ogni modo, vogliamo ringraziarti ugualmente.
Perché, facendoci contemplare la povertà del raccolto,
ci aiuti a capire che senza di te,
non possiamo far nulla. Ci agitiamo soltanto.

Ma ci sono altri motivi, Signore, che, al termine dell’anno,
esigono il nostro rendimento di grazie.

Ti ringraziamo, Signore,
perché ci conservi nel tuo amore.
Perché continui ad avere fiducia in noi.

Grazie, perché non solo ci sopporti,
ma ci dai ad intendere che non sai fare a meno di noi.

Grazie, Signore, perché non finisci di scommettere su di noi.
Perché non ci avvilisci per le nostre inettitudini.

Anzi, ci metti nell’anima un cosi vivo desiderio di ricupero,
che già vediamo il nuovo anno
come spazio della speranza e tempo propizio
per sanare i nostri dissesti.

Spogliaci, Signore, di ogni ombra di arroganza.
Rivestici dei panni della misericordia e della dolcezza.
Donaci un futuro gravido di grazia e di luce
e di incontenibile amore per la vita.

Aiutaci a spendere per te
tutto quello che abbiamo e che siamo.
E la Vergine tua Madre ci intenerisca il cuore.
Fino alle lacrime”.

(Cfr. don Tonino Bello)

 

 

Buon Anno nel e con il Signore

@unavoce

 

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