Vi ricordate questo film “Beata ignoranza”? Guardatevelo! vi farete due risate, è di qualche anno fa, ma molto attuale e la finale potrebbe illuminare, parto da qui per questa mia virtuale “reprimenda”.

Sfogliando le pagine virtuali dei nostri strumenti elettronici, o guardando i giornali, o parlando qui e là, m’impressiono sempre di quanta ignoranza trovo in giro, una ignoranza (e non intendo quella scolastica necessariamente) anche da persone dalle quali ti aspetteresti intelligenza o almeno capacità di riflessione. Invece si confondono le proprie opinioni con i fatti storici, si confondono le proprie opinioni e i sentimenti e la fede con la verità dei fatti storici o con i fatti evidenti e questo non solo nel mondo laico. Talvolta si pensa che basta buttare il vecchio per risolvere i problemi  accorgendosi troppo tardi che poi il nuovo che avanza è vuoto e senza fondamenta. Non pasta la bontà e le buone intenzioni per guidare e dirigere ci vuole classe oltre che intelligenza e umiltà, ci vuole eleganza, sapienza, cultura e non solo una voce grossa. Ma di umiltà avremo modo di riparlarne sempre su queste pagine in qualche prossima chiacchierata virtuale con voi.

Che peccato vedere che tutti hanno la verità in tasca e sanno sempre tutto e tutti gli altri sbagliano, questi hanno soluzioni per tutto e tutti, peccato poi a non far nulla. Un mondo che va alla deriva per le notizie false o tendenziose solo perché fanno vendere, ormai non si sa più quello che è vero da quello che è inventato.

Ricordo, ma anche voi sicuramente, il libro “il Codice da Vinci” che baccano fece, sembrava che fosse la bibbia, anzi non si crede a quella ma al romanzo si ovviamente e che la Chiesa chissà quali segreti nascondesse, beta ignoranza dei sapienti che hanno parlato e ancora parlano, da “tuttologi” od opinionisti come si chiamano oggi, gente senza parte ne arte, ma ne è pieno il mondo di gente così superficiale, eppure hanno sèguito e questo dovrebbe farci riflettere sulla ignoranza generale che serpeggia nel mondo e neanche in tv non si scherza mica, da qualsiasi parte si guardi, tv o social è difficile fermare la stupidità, troppa ignoranza e soprattutto non voglia di sapere e conoscere, importante è criticare tutto e tutti e fare il contrario di tutti e di tutto.

Pochi sono quelli veri, sono alla fine quelli che prendono apparentemente schiaffi e critiche ma poi il tempo che è galantuomo riconosce i veri profeti. Quanta fatica a riconoscerli però, ma è un limite antico quanto la storia dell’umanità. In tutto questo il rischio è di cadere anche noi in macchinazioni durissime e non c’è bisogno di essere in posti di rilievo per accorgersi di essere usati e criticati, solo perché ci si muove in modo fuori dal coro, controcorrente, del resto il Vangelo è controcorrente.

E’ triste scorgere l’ignoranza assoluta di soloni che parlano e sparlano con tentativi di dimostrazioni, ovviamente infondate e infondabili, ma affondabili e stupide, ma sono sui social e con grandi seguiti, più dicono stupidaggini più sono seguiti con un facilità allucinante, ma giustamente alle idiozie neppure perderci tempo, solo arrabbiarsi al momento e poi lasciar perdere, ma oggi lasciatemi fare questa “reprimenda”, questo “richiamo”: non confondiamoci nella massa dell’ignoranza generale che serpeggia nel mondo e in tutti gli ambienti nessuno escluso, ma portiamo la conoscenza attraverso l’umiltà e la pace.

Cari lettori tutto questo quindi per ricordare a me e a voi di valutare bene cosa si dice, cosa si legge e cosa si sente senza prestare il fianco alle stupidità dandole per vere perché “li ho sentite da questo o da quello”, mai credere alle cattiverie credete piuttosto all’amore e non pensate sempre a intrighi e cose nascoste. Il cuore buono e in pace non è ingenuo e non crede a tutto ma è capace di distinguere senza però fare baccano. E’ lo stile del cristiano è lo stile di Cristo e al di là di quello che i ben pensanti, atei, lontani o anche vicini pensano, è di fatto.

Non facciamo la caccia alle streghe inutili, impariamo a vedere il giusto e il vero con umiltà e accettare modi differenti di pensare sapendo distinguere ciò che è vero e ciò in cui credo da ciò che è una opinione personale. Umile non è chi parla di poveri o non ha cose preziose, ma umile e povero è colui che sa stare in ogni situazione con gli occhi di chi si accorge con gli occhi di chi ama e rispetta. I poveri non sono solo quelli senza tetto o senza cibo o nella guerra, che vanno assistiti ed aiutati, ma poveri sono anche quelli che credono che solo comportandosi così si è con Cristo, dimenticando poi la carità verso quelli più vicini.

Non è l’abito che fa il monaco certamente e lo sappiamo bene e io più di altri, ma l’abito aiuta il monaco, l’abito, la tradizione ecc. i modi che cambiano non cambiano però la sostanza ovviamente ma sono solo strumenti per portare alla sostanza tutti. Distinguere posti, luoghi, situazioni, eventi e momenti – nel linguaggio degli uomini – è fatto attraverso segni e simboli, oggetti, parole, cose, non distruggiamo tutto perché ognuno fa quello che vuole e la modernità e il linguaggio nuovo, la capacità di essere accanto con maggiore impegno ai poveri, ai bisognosi, si fa sporcando le mani, sicuramente con l’odore delle pecore ma senza perdere l’essenza di chi siamo. Non è indifferenza, ognuno ha il suo percorso. Importante e fondamentale è dare a tutti la possibilità è creare possibilità per tutti per una vita dignitosa e per fare questo ci vogliono risorse, intelligenza, impegno in prima persona, ma soprattutto la testa e la capacità di capire.

Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto”. (Romani 12,1-2)

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