Fai discernimento

 

Ognuno di noi vorrebbe vivere senza problemi, fare quello che più desidera e nello stesso tempo avere a disposizione mezzi e tempo per vivere le proprie giornate in modo autonomo, dimenticando che crescendo abbiamo fatto delle scelte, alcune di nostra libertà, altre condizionate, altre obbligate e in questo intreccio desideriamo non avere problemi, ma sappiamo che la vita non è proprio così. Ognuno di noi deve, pian piano che cresce e non c’è termine a questo, operare delle scelte e in queste scelte deve compiere un continuo discernimento.

Ora, per un credente di qualsiasi fede e religione, ma anche per un agnostico o ateo, sa che deve fare delle scelte e non solo nelle quali possa sentirsi realizzato, felice e libero, ma scelte responsabili in base al cammino che ognuno di noi sta percorrendo. Credo, pertanto, che sia fondamentale ritornare, ognuno di noi, alle origini di alcune di queste scelte fatte e vederle con gli occhi della mente, del cuore e anche della fede.

Perché faccio questa vita? cosa ho scelto? Come la sto vivendo?

Talvolta, siamo insoddisfatti e l’unica nostra preoccupazione è fare dei confronti senza guardare quale impegno ci abbiamo messo nell’arrivare dove siamo, talvolta l’unica nostra preoccupazione è lamentarci di quello che non abbiamo o vorremmo senza ringraziare per quello che invece si ha e dove siamo arrivati.

Da persone intelligenti la domanda giusta che credo che ognuno di noi debba farsi è: cosa ho scelto? perché l’ho scelto e come la sto vivendo? 

Non pensare solo a un tornaconto economico o di carriera, d’immagine o di altro, ma pensa se sei veramente felice interiormente e se qualche difficoltà è nata nel tuo cammino non dare colpe ad agenti esterni, a Dio o alle situazioni, ma ognuno di noi trovi le risposte all’interno di se stesso.

Con quanta serietà ti sei preparato al lavoro che hai scelto? alla vita intima che ti sei scelto? alle relazioni nel sociale? e così via. Quanto tempo ho dedicato a formarmi, ad essere competente, indipendentemente dai riconoscimenti che talvolta pretendiamo senza impegno?

Non puoi avere un matrimonio felice (per fare un esempio) se l’unica preoccupazione sei te stesso in modo egoistico e questo vale anche sul lavoro e nelle relazioni.

Non pensare di meritare più di quello che hai se non sei stato capace di rimboccarti le maniche seriamente, pretendendo solamente. Certo ci sono elementi che non dipendono da noi ma dobbiamo, non dico accettare o capire, ma vivere all’interno di una dinamica che sia personale famigliare o sociale in modo vero, chiaro ed inequivocabile. Discernere, quindi, significa valutare le situazioni e leggerle con onesta.

Nel matrimonio sono fedele? cerco il bene della mia famiglia? Nel lavoro mi impegno, sono rispettoso delle regole, faccio il mio dovere o cerco solo delle scuse? Con le relazioni sociali sono disponibile o cerco solo di primeggiare? 

Questo modo di procedere ci porterà ad una serietà interiore personale alla quale solo noi possiamo rispondere onestamente. Se sarai capace di darti delle risposte serie e oneste allora ti accorgerai che alcune situazioni spiacevoli saranno dipese da te, altre non le avrai accolte con umiltà e altre ancora avrai messo davanti solo il tuo interesse personale.

E’ il tempo di riprendere in mano la vita e viverla in modo dignitoso facendo quella fatica normale per essere veri in famiglia, sul lavoro e nella società. Eliminando parole vuote e inutili, usando toni di dialogo, vivendo vite eleganti nel linguaggio, nei rapporti, nello stile, nella dignità del tuo lavoro, sapendoci accontentare se non possiamo fare alcune cose e vivendo quelle che possiamo con dignità e da veri protagonisti.

Allora ti chiedo ancora: Come vivi le tue giornate, con quale stile, con quale impegno serio? Come ti relazioni con gli altri che ti piacciano o meno, che ti servano o meno?

La dignità sta in te, nel tuo modo di vivere e vivere seriamente, sta nel come cerchi le risposte giuste e non solo quelle che piacciono. Essere se stessi non significa fare quello che si vuole a discapito degli altri, ma significa essere se stessi nella libertà del rispetto verso gli altri, nel fare il proprio dovere, nel rivedere le priorità, nel ritornare alle scelte originare fatte e rinnovarle ogni giorno. Solo così sari veramente felice e realizzato, serio e impegnato, utile a te, alla tua vita e alle persone che ne fanno parte.

Ogni giorno devi fare un discernimento, non tanto dei doveri che comunque ti devi ricordare e rinnovare, ma di come li vivi quei doveri che hai verso gli altri, te steso e Dio.

@unavoce

 

Foto di Copertina: fonte