Beati i poveri di spirto
Tutti sanno cosa significa questo termine e credo che sia il tempo di farne uno mondiale, dove tutti possano esprimere con il cuore l’amore per le cose per cui vale la pena vivere, perché sono un grande dono all’umanità. Un flashmob musicale, per esempio, più che di altre espressioni, un flashmob dell’amore e della vita, della pace e della serenità.
Proviamo a fare un assembramento improvviso e virtuale sui social, ma soprattutto nelle nostre famiglie, fare un gruppo spirituale in uno spazio virtuale per dire speranza, fratellanza, voglia di costruire il bene, un assembramento che dica desiderio di rispetto, di condivisione. Si!, un’azione insolita, fatta dalla creatività e dal genio di ognuno. La musica, il canto, sono sicuramente una strada bella per dire che ci vogliamo bene, che abbiamo voglia di serenità, di superare le nostre ansie, le nostre paure, che abbiamo voglia di giustizia, di verità, di libertà, di carità non gridando allo scandalo, non puntando il dito ma alzando i calici per brindare all’amore e alla gioia.
Là dove c’è odio che il nostro Flashmob porti amore e pace, là dove c’è divisione che il nostro Flashmob porti unità e armonia.
Cercatevi un canto, una musica, io amo l’opera lirica e ci sono arie che possono coinvolgere ogni tipo di sensibilità e cultura, gusto e situazione di vita, non c’è giovane o vecchio, perché la musica non ha tempo ha solo il cuore. Lasciatevi emozionare, commuovere, piangete se serve, ridere se preferite, ma fate questo lampo improvviso e create una folla di amore, un pensiero che unisca, che non sia occasione di litigio ma di condivisione.
Speziamo la quotidianità grigia e portiamo una ventata di allegria in un mondo che si lamenta e che si litiga, che uccide e proibisce, che dimentica le regole della convivenza e del rispetto, della libertà e dell’amore, non c’è posto che non ci sia un problema, superiamo questo, lasciamoci andare a una prospettiva nuova.
Un Flashmob che non vuole pubblicizzare nulla se non coinvolgere nell’allegria, provate a vederne alcuni in giro sui social, rimarrete stupiti di che bellezza riservano al cuore.
Creiamo uno sguardo che va al di là di quello che si vede, uno spirito che ci accomuna, con la nostra fede facciamo passare parole e gesti d’amare per una vita che superi ogni contraddizione e dubbi, polemiche e accuse, che superi il nostro io per coinvolgere l’io di tutti e scopriremo sguardi nuovi intorno a noi e in noi, un cuore pieno che ha voglia di amare e di essere amato.
Una delle caratteristiche dei Flashmob è la velocità, appunto dalla parola stessa, siamo allora veloci a fare pace, veloci a costruire amore, speranza, a vedere le cose con occhi nuovi.
Il brano evangelico delle Beatitudini, che abbiamo ascoltato nel Vangelo di questa IV Domenica del Tempo Ordinario è il Flashmob di Gesù che ci invita a vedere con occhi nuovi la vita, ad andare contro corrente, a costruire un mondo che si liberi dai condizionamenti che dividono. La povertà di spirito di cui ci parla Gesù non è la mancanza di qualche cosa, ma la libertà da qualche cos’altro, da noi stessi e dalla massificazione per riuscire a vedere quello che vede il cuore e che gli occhi rischiano di non scorgere, “non si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”.
Lasciati emozionare nella vita e dalla vita, impara a stupirti delle piccole cose e scoprirai la bellezza che c’è dentro il tuo cuore e che potrai donare e riceverai cento volte tanto.
@unavoce
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