Verità Carità Amore

«Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». (Matteo 20, 25 – 28)

 

Vorrei affrontare un argomento che non vuole essere un’analisi sociopolitica o sociopsicologica, ma alla luce della fede, perché credo che il potere delle parole abbia una sua dimensione che se si perde rischia di compromettere la vita di fede e quella sociale. Detto questo come premessa d’argomento, entriamo ora in una semplice riflessione generale. Sempre, nella storia, accadono fatti come quelli che assistiamo anche oggi, solo che ce li dimentichiamo, per poi scandalizzarci però davanti alla situazione internazionale, al potere di pochi che gestiscono il mondo, a profezie di questo o di quello, di economie scorrette che mettono in ginocchio nazioni e continenti. Purtroppo nella storia dell’umanità, se sappiamo leggerla, ci accorgiamo che “nulla di nuovo c’è sotto il sole”, come ci ricorda il libro del Qoelet.

Ora, a noi popolo semplice, che pur non volendo dobbiamo guardare a cose ed eventi che non ci piacciono e rimaniamo sbalorditi e confusi e non mi riferisco alle calamità naturali per le quali non possiamo farci nulla, almeno in parte, perché qualche cosa su questo argomento se avessimo avuto maggiore attenzione verso la natura e il pianeta e l’avessimo attuata qualche difficoltà in meno l’avremmo, ma a quelle situazioni create dall’uomo che cerca di gestire i popoli tenendoli sotto schiaffo. E’ triste! e se qualcuno alza la testa o fa una lettura oggettiva o con una prospettiva diversa, viene in qualche modo fatto tacere o screditato. Succede in tutte le realtà dell’uomo purtroppo, ma la verità di cui parla Gesù è la Verità che ci farà liberi e questa è una responsabilità di tutti. Abbiamo il dovere di ricordarlo al mondo e di lavorare e impegnarci in questa direzione. 

Molti riscontri, possiamo trovare nella Bibbia su questo argomento (vi rimando ad alcuni riferimenti), ma anche noi, nonostante gli insegnamenti, ci lasciamo avvolgere dalle tenebre e dal male. Qualche profeta moderno c’è che ci ricorda la strada e la verità, ma viene ascoltato poco o giudicato o non ascoltato per nulla.

Su questo argomento molti scritti e articoli possiamo trovare da ogni parte e di ogni pensiero, ma alla fine quello sul quale voglio farvi riflettere oggi è quello di impegnarci a valutare bene le cose, leggendole nella prospettiva onesta e corretta e non di parte, qualunque essa sia e poi cercare di vivere, e lo dico a me e a voi, in modo coerente. Sarebbe bello che lo tenessimo ben presente anche tra noi, prima di ricordarlo agli altri. L’unico potere è quello di Dio e se siamo capaci e rispettosi avremo una strada differente.

Non si tratta di fare una disquisizione sulle religioni ,che alcuni pensano o teorizzano o leggono che condiziona, ma la fede che fa liberi, dove libertà non è fare quello che voglio, ma rispettare e offrire una possibilità a tutti, ed è il potere dell’amore vissuto con correttezza. Amore, parola usta e bistrattata e quindi con il rischio di vederla a senso unico, ma qui parlo di amore che è passione, impegno, dedizione, fedeltà, confronto, dialogo, accoglienza … e potremmo continuare. 

Oggi sui social o sulle testate giornalistiche o in tv possiamo sentire differenti campane su ogni argomento, dobbiamo imparare a valutare e leggere tra le righe e comprendere le situazioni senza puntare il dito, senza fare i garantisti di quello o di questo, ma coltivare una coscienza sociale e pubblica onesta e capace di aprirsi ai valori fondamentali dell’uomo che sono: libertà, giustizia, rispetto, onestà, lavoro, cibo, … beni primari che ci permettono di vivere e di condividere questo pianeta insieme pur nella diversità.

Siamo troppi, siamo pochi, siamo diversi, sono le opinioni che circolano, ma questa è la vita e se togliamo gli aspetti economici d’interesse privato e usiamo il rispetto e l’intelligenza, allora ci accorgeremmo che le cose potrebbero andare meglio, dal clima al rispetto della terra, al rispetto dei popoli e dei ruoli, alle regole che ci devono servire per vivere insieme in serenità.

Utopia? Si, forse, ma voglio credere che il bene vincerà sempre e se il male serpeggia nel mondo e in ogni realtà che viviamo, nessuna esclusa, sono certo che anche il piccolo seme di pochi, forse può aiutare a cambiare lo stile del nostro vivere. Ognuno di noi deve imparare a parlare meno e ad agire di più con correttezza.

Ci scandalizziamo del mondo e dei potenti, ma se guardiamo poi alle nostre piccole realtà ci accorgiamo che ci comportiamo nello stesso modo, parole pettegole, dicerie, discorsi banali, guerre interne, che creano danno e male come altre situazioni a cui assistiamo.

Il potere di Dio è il potere dell’amore e del servizio e allora riprendiamo in mano la nostra vita e iniziamo da casa nostra, dalle nostre piccole o grandi realtà, comunità, dal posto di lavoro, dalla nostra parrocchia o gruppo, ad essere persone che nella verità non dimenticando la carità e l’amore vero, disinteressato, autentico e non quello che ci fa apparire migliori solo perché si parla o sparla di altro o di altri.

Iniziamo da noi e in questo tempo di quaresima sia l’impegno concreto delle tre dimensioni: pregare con questa finalità per gli altri e con gli altri, digiunare dalle parole vuote, inutili, cattive malevole, e usare carità non solo facendola con le offerte ma con la nostra vita attenta e rispettosa verso tutti. Questo è il vero e autentico potere: Una Verità che aiuta a costruire, una Carità che abbraccia, un Amore disinteressato.

Vorrei chiudere con la preghiera che Maria ha rivolto dopo aver accolto la volontà di Dio:

L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva.D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio,ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre”. (Lc 1, 46 – 55)

“Questo il vero potere: servire, perché regnare significa amare, (cfr. Papa Francesco) forse l’abbiamo dimenticato, forse è stato dimenticato dai potenti, così definiti, della terra. Invochiamo nella preghiera Maria che guidi i nostri passi a riaccendere la speranza in noi. 

@unavoce

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