Sulla Via dolorosa

Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace: dove è odio, fa ch’io porti amore, dove è offesa, ch’io porti il perdono, dov’è discordia ch’io porti l’Unione, dov’è dubbio fa’ ch’io porti la Fede, dove è l’errore, ch’io porti la Verità, dove è la disperazione, ch’io porti la speranza. Dove è tristezza, ch’io porti la gioia, dove sono le tenebre, ch’io porti la luce. Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto. Ad essere compreso, quanto a comprendere. Ad essere amato, quanto ad amare Poiché: Se è Dando, che si riceve. Perdonando che si è perdonati; Morendo che si risuscita a Vita Eterna (San Francesco d’Assisi)

 

Come già scritto, ogni settimana, anche la nostra comunità cristiana con le stellette, come tutte le Parrocchie, il venerdì alle ore 17.30 presso la Chiesa Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” nella Zona Logistica – Villaggio Azzurro del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, celebra il Pio Esercizio della Via Crucis.

La scorsa settimana ci siamo fatti accompagnare dall’esperienza dei Santi della Misericordia davanti agli acquarelli di Serena Amendola, questa settimana in compagnai di Maria sulla via dolorosa del Figlio contemplando l’antica Croce lignea e la effige della Vergine lauretana, anch’essa una realizzazione pregiata della Valgardena della metà del novecento.

Pregheremo con la particolare intenzione per la Pace nel mondo e in particolare per la difficile situazione internazionale tra Russia ed Ucraina, una delle tante guerre, questa forse più mediatica, ma per tutte le guerre che nel mondo ancora ci sono. Pregando per la Paca senza dimenticare tutti quegli uomini e donne che stanno soffrendo, affinché il Signore illumini le menti e apra il cuore a chi deve e può decidere di fermare questo ennesimo scempio all’umanità e per i poveri che stanno soffrendo, affinché possano sentire la consolazione dell’amore di Dio per superare questo difficile momento, non solo con interventi concreti della comunità internazionale, con aiuti di ogni genere, ma anche con il sostegno della nostra preghiera, una vicinanza indispensabile affinché doni forza e coraggio in questo tempo così complesso. 

“Dunque la preghiera come supporto al cammino quaresimale verso l’incontro con il Cristo risorto, cammino di pace verso un mondo diverso rinnovato , cambiato perché la pace cambia.  Un cammino in entrambi i casi sostenuto e corroborato dalla preghiera come si diceva. Tanto che anche la pace diventa una preghiera. Con lo sguardo rivolto ad un sacrificio d’amore, quello del figlio di Dio fattosi uomo per riscattare proprio la natura umana degradata dal peccato originale. Una preghiera per lasciarsi invadere dalla commovente tenerezza di Dio. Per mettere nelle sue ferite quelle nostre e del mondo. Riscoprire l’essenzialità feconda del dialogo intimo con il Signore. Perché Dio non gradisce le cose appariscenti; ama invece lasciarsi trovare nel segreto. È “la segretezza dell’amore”, lontana da ogni “ostentazione e da toni eclatanti”… la preghiera è una lotta con Dio. È necessario pregare con libertà e costanza, anche con insistenza, come un dialogo schietto con un amico. E così la preghiera permette di conoscere meglio come Dio è realmente. «La preghiera ci cambia il cuore, ci fa capire meglio come è il nostro Dio. Ma per questo è importante parlare con il Signore, non con parole vuote – Gesù dice: “Come fanno i pagani”. No, no: parlare con la realtà: “Ma, guarda, Signore, che ho questo problema, nella famiglia, con mio figlio, con questo, quell’altro… Cosa si può fare? Ma guarda, che tu non mi puoi lasciare così!”. Questa è la preghiera! Ma tanto tempo prende questa preghiera? Sì, prende tempo».”. (cfr. Papa Francesco, Omelia Santa Marta 3 aprile 2014 Papa Francesco)

La via Crucis è la preghiera tipica del tempo di passione, una preghiera tutta biblica come il salterio, anche il Papa prega con essa, in mondo visione, la sera del Venerdì Santo intorno al Calvario di Roma: il Colosseo. E’ una preghiera completa che coinvolge la mente, il cuore, tutto il corpo seguendo una croce. Ma perché farla? Perché questo genere di preghiera? … a “Via Crucis” è la più vera scuola di vita perché la vita è fatta più di Croci che di gioie e quelle che ci sono seguono l’esperienza della Croce. Ignazio d’ Antiochia ci dice: “Non c’è che un solo medico: Cristo, Nostro Signore”, “La Croce è lo strumento attraverso cui Gesù ci eleva verso il Padre”, “La croce è salvezza e vita eterna”, “Il cristiano è un germoglio della Croce”, “Siamo frutto della Croce. E’ alla Passione che dobbiamo la vita”. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa Croce hai redento il mondo”. (cfr. Mon G. Mani ex O.M.)

Un momento semplice fatto da una solennità umile e partecipata davanti alla croce lignea che campeggia nel presbiterio della nostra piccola Chiesa, una raffigurazione di inizio novecento che ci aiuta a guardare al mistero e ad entrare in esso lasciandoci coinvolgere nell’anima.

Chiudo lasciandovi con le parole che prendo dalla “Penna Nera delle Grigne” del Beato don Carlo Gnocchi, Cappellano Militare degli Alpini, durante la seconda Guerra Mondiale: “Ma, in una dura giornata di guerra, io credo fermamente di averti intravisto o Signore. Era un ferito grave e già presso a morire. Quando gli tolsero adagio, devotamente, la giubba lacera e sporca apparve la veste atroce e gioconda del sangue che, come un velo liquido e vivo, gli fasciava e rendeva brillanti le membra vigorose e straziate. Senza parlare mi guardò. I suoi occhi erano colmi di dolore e di pietà, di volontà decisa e di dolcezza infantile. Al fondo vi tremava, attenuandosi, la luce di visioni beate e lontane. Come di bimbo che si addormenta poco a poco. Non altrimenti dovette guardare Gesù dall’altro della croce”.

@unavoce

Foto di Copertina: Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” – 15° Stormo, particolare della Croce  dell’area presbiterale e della Statua della Vergine di Loreto