Pennone della bandiera presso la Zona Logistica del 15° Stormo
“Dal mezzogiorno del Giovedì Santo alla mezzanotte del Sabato Santo”, così recita una disposizione dello Stato Maggiore delle Forze Armate, che vuole la Bandiera Nazionale a mezz’asta.
Una tradizione antica, che con buona pace dei polemici, ci ricorda le origini cristiane della nostra cultura. Pur nello stato “laico” in cui viviamo i valori che hanno fondato la nostra Patria ancora sussistono e se polemiche nascono è solo per fare bagarre e puntare il dito, ma credo che al di là di queste sparute motivazioni di intolleranza non si tratta di una bandiera o del significato che ad essa diamo quando è a mezz’asta, ma a una polemica a una laicità che non trova fondamenti, perchè “laico” forse ha altre letture.
Dio rimane al centro della vita del pianeta, qualunque nome gli diamo, in qualsiasi cultura viviamo e ognuno esprime il rispetto a questa entità permettete di chiamarla così, perché consapevole della dimensione spirituale della vita che ognuno deve avere e ha anche nascosta dietro polemiche sterili.
La bandiera segno di unità di una nazione viene issata o messa a mezz’asta per ricordare chi è morto e come non farlo pensando a Dio che muore per ognuno di noi e che nonostante il nostro rifiuto continua ad amarci.
Ora scusandomi per chi si ritiene escluso o pensa che sia incoerente, credo che la cosa importante sarebbe riconoscersi in questo vessillo come popolo che sa ancora trovare nella democrazia, nella legge, nella libertà quei valori umani e spirituali che hanno fatto grandi una Patria. Del resto anche i famosi laici beneficiano dei giorni di festa di questa Pasqua Cristina.
Pertanto alzando lo sguardo scorgeremo la nostra Bandiera a mezz’asta in questi giorni e questo ci aiuti a riconoscerci come veri Italiani e autentici cristiani o credenti ma anche laici o atei mantenendo e coltivando la dimensione orizzontale e verificale della vita, qualunque essa sia.
@unavoce