Il silenzio di Dio 

Il silenzio è cammino. Chi vi si inoltra passerà dal “tacere”, dal silenzio di parole –come esercizio ascetico-, al “silere”, al silenzio dei desideri e dei pensieri. (Sant’Agostino, Conf. IX, 10)

«La fede non è luce che dissipa tutte le nostre tenebre, ma lampada che guida nella notte i nostri passi, e questo basta per il cammino» (Lumen fidei, 57)

 

Già abbiamo accennato in passato a questa situazione che molti vogliono cavalcare e oggi con voi una semplice riflessione che mi nasce dopo la lettura di un articolo apparso sulla rivista dei Gesuiti “La Civiltà Cattolica”, quaderno 4148 alla quel vi rimando. Abbonatevi è un’ottima rivista che offre efficaci letture affrontando temi da un grande spetro di interessi per comprenderli alla luce del pensiero cristiano con oggettività e intelligenza.

Ora, riprendo su questo argomento dove nell’articolo dettagliato, competente e intellettuale e ci fa scorgere la grandezza di Dio e dell’umano con Dio, ma qui, adesso, solo una semplice riflessione guardando il mondo e vivendo nel mondo attraverso il mio servizio di sacerdote tra i militari, ma anche di cristiano nel mondo come sacerdote cattolico.

Il mondo cerca in tutti i modi di azzittire Dio, da ogni parte lo stiamo togliendo, addirittura puniamo educatori con le motivazioni più varie. Esiste e vive una ideologia dissacrante verso ogni spetto religioso, Dio (con qualunque nome o religione) non lo si vuole, lo si esclude e anzi si punta il dito davanti alla guerra, alle ingiustizie, alla morte, a un bambino abbandonato, ad anziani maltrattati, a violenze di ogni tipo … e potremmo continuare, ma nessuno che si pone la domanda: se Dio esiste non dovrà avere una giusta considerazione?

Se diciamo che l’amore e l’amicizia sono fondamentali nei rapporti umani, così vale per Dio non posso dire di crederci e poi non lo cero, anzi lo rifiuto lo rinnego, oppure dico che non esiste e non ci credo ma lo insulto e compio azioni che non sono indegne non solo per Dio, ma per l’umanità.

Eliminare Dio trasformando la società solo in una economica avventura dove ci sono figli e figliastri. Abbiamo eliminato regole e morale. Abbiamo nascosto Dio, dimenticato, accusato, l’abbiamo lasciato fuori dalla nostra vita, lo escludiamo, lo evitiamo perché non fa tendenza, non è di moda e puntiamo il dito alla chiesa e alle chiese, alle religioni e confessioni per dirci liberi e laici, ma senza Dio, senza regole, senza morale non c’è vita, non c’è società.

Quindi non lamentiamoci se Dio è in silenzio, perché siamo noi ad averlo escluso dalla nostra vita. Lo abbiamo buttato fuori dai luoghi e dalle persone per poi nominarlo per imputargli colpe.

Credo che seriamente dovremmo rifarci le idee chiare, laiche, rispettose ma libere con i valori e le idee vere, non interessate a questo o a quello, ma per la collettività. 

La Chiesa, le chiese, le religioni sono voce di questo Dio che abbiamo abbandonato. Se vediamo solo errori non abbiamo fede, ma rischiamo neppure l’intelligenza per leggere le cose per quello che sono.

Cerchiamo risposte che non vogliamo poi sentire, andiamo da chiromanti e maghi per cercare risposte e ci lasciamo condizionare, ma Dio no!

Essere credenti, avere fede è altra cosa e tutti dobbiamo riprenderci da questa apatia e da questa contestazione vuota, vedendo le cose per quello che sono, conoscendole cose nella verità non presunte perché scritte da una giornale piuttosto che da un altro, da un notiziario piuttosto che da un altro, tutti strumenti controllati dal denaro e dai interessi di personali o di parte che rischiano di confondere e abbagliare con le luci della ribalta, a cui tutti, anche se diciamo il contrario, vogliamo salire. Si è perso il senso della vita mettendo Dio in disparte e cercandolo solo nella disperazione, nella malattia, incurabili nella guerra ….

Se pensiamo che il Silenzio di Dio si assenza di Lui e della Sua attenzione verso l’umanità è un errore. Il silenzio di Dio è perché il mio orecchio è sordo e il mio occhio è cieco e vede e sente solo quello che mi va e che mi fa comodo, quello che mi interessa tralasciando e diventando sordi ad altre situazioni, a regole e stili di vita.

Il silenzio di Dio è la povertà del mio cuore non capace di vedere e di stupirsi. Ora per sentire nel silenzio la voce e la presenza di Dio dobbiamo fare noi silenzio dentro di noi e attorno a noi per ascoltare e riascoltare la Sua voce.

La preghiera, la meditazione, il silenzio esteriore dai rumori del mondo ci aiuteranno ad ascoltare Dio che nel nostro cuore ci parla, anzi non ha mai taciuto e risponde sempre alle nostre richieste, ma non è un burattino nelle mani di nessuno.

Non pregare per ottenere quello che vuoi tu, prega e chiedi a Dio di fare della tua vita uno strumento del Suo amore, qualunque vita vivi, qualunque vocazione hai. DIO stupisce sempre.

Vi saluto ora con queste parole di don Primo Mazzolari: Il mondo fiorisce se io fiorisco, cambia se io cambio, diventa nuovo se io divento nuova creatura. Mi impegno allora non per rifarlo su misura, ma per amarlo nella speranza. La primavera incomincia con il primo fiore, il giorno con il primo barlume, la notte con la prima stella, il torrente con la prima goccia, il fuoco con la prima scintilla, l’amore con il primo sogno”.

@unavoce

Foto di Copertina: fonte