Vita di Parrocchia

 

Se pur con stili differenti, anche la nostra Chiesa Ordinariato Militare, che è assimilata alle Diocesi territoriali secondo la Costituzione Apostolica Spirituali Militum Curae” di San Giovanni Paolo II e le indicazioni della Santa Sede per le Chiese Castrensi e per l’Assistenza Spirituale organizzata con la presenza di cappellani e un vescovo a guida di essi, come dagli accordi tra Stato e Chiesa, le nostre realtà militari, caserme, basi, porti, aeroporti, navi … per comodità di servizio, almeno idealmente – e questo per una più capillare presenza, assicurandoci che tutti possano vivere e professare la loro fede coltivando la vita spirituale, primo compito di questo “servizio”, qualunque essa sia – sono come delle parrocchie.

Per quanto riguarda l’Attività Spirituale, il compito è quello di offrire una presenza utile a tutti, con un’attenzione a quelle confessioni o religioni che coinvolgono il personale in servizio, pertanto oltre a prendere contatti con i responsabili delle varie Chiese e Confessioni – per esempio da noi un dialogo aperto e amichevole con la Chiesa Evangelica Battista con la quale si condivide un’attività di centro estivo, c’è pure una collaborazione con la Chiesa Ortodossa e di volta in volta, seguendo personalmente tutto il personale – si assolve a quelle richieste che provengono dai singoli o dai gruppi. Per quanto riguarda, invece, i così detti “lontani” (credenti ma non praticanti) o quelli che si professano agnostici o atei, il rispetto nell’amicizia e nella condivisione dell’attività lavorativa con grande umiltà e apertura al dialogo e al confronto là dove viene richiesto.

Qui, oggi però, voglio soffermarmi sulla realtà della comunità Cristiana Cattolica del personale Militare che fa capo alla Chiesa “Madonna di Loreto” presso la zona logistica del 15° Stormo, chiesa di riferimento per tutti quei militari appartenenti a quegli Enti affidati al Cappellano di zona. 

Alcune nostre realtà, forse più di altre, avendo delle situazioni logistiche particolari e penso ai Villaggi Azzurri per l’Aeronautica Militare, ma ne esistono di simi per le altre Forze Armate, essendo concentrate in un luogo, hanno il carattere più simile alle parrocchie tradizionali.

Ora, per quanto riguarda l’attività spirituale, per i Cristiani Cattolici di queste realtà, si cerca di seguire l’impostazione comune come nelle ordinarie parrocchie che ci sono sul territorio, mantenendo prima di tutto un contatto e un dialogo con i parroci e i vescovi delle diocesi dove insistono le nostre basi e dove vivono le famiglie del nostro personale, con alcune varianti legate allo specifico di queste comunità che per mobilità sono più “fluide”, caratteristica non meno importante di altre e fondamentale per poter seguire il cammino e la formazione cristiana.

Detto questo, vorrei arrivare ora a soffermarmi sulla catechesi ordinaria che vive la nostra comunità Cristiana, che oltre alla formazione secondo le linee guide comuni della Conferenza Episcopale Italiana e le varie indicazioni dell’Ordinariato Militare, nello specifico, come in ogni Diocesi, nella nostra comunità si segue il cammino di formazione ai Sacramenti con uno sguardo particolare, avendo da formare o recuperare la formazione in età più adulta, riconfermando e/o riavviando la loro fede e le loro scelte, approfittando dei vari momenti della loro vita, in particolare per gli adulti e i giovani ci sono differenti proposte, dai momenti di preghiera ordinari, a partire dalla Celebrazione Eucaristica, ai Pii Esercizi, alla proposta/esperienza di Adorazione Eucaristica, a momenti di visite presso luoghi sacri, a conferenze a vario respiro presso la Biblioteca del reparto, o piccoli pellegrinaggi, o conferenze proposte da altre comunità o parrocchie … tutte occasioni per riaccendere l’interesse e far nascere quelle domande che ci permettono poi di offrire delle risposte e riaprire un dialogo. Talvolta la loro chiusura, per inciso, è proprio nel non trovare il momento di fare la domanda o il tempo di dare noi la risposta. La condivisione a tempo pieno della loro vita professionale, particolare, come è quella di un militare, ci offre questa opportunità di dialogo, altrimenti difficile se non impossibile.

Offriamo poi catechesi a grande respiro, nei tempi forti dell’anno liturgico, proponendo periodicamente incontri in famiglia con la lettura e la spiegazione della Bibbia e ultima attività sperimentale, di cui parlo oggi, ricordando che l’abbiamo già provata in Quaresima è quella di far preparare dalle famiglie stesse della comunità dei commenti, in Quaresima furono per le stazioni della Via Crucis e ora, nel mese di Maggio, per le recita comunitaria del santo Rosario. Un piccolo libretto artigianale, poi, viene preparato, che fa da guida per la preghiera e dove vengono raccolte, insieme allo schema di preghiera, le loro brevi riflessioni, abbellendolo con immagini delle opere e dei quadri conservati e usati in parrocchia. La bellezza della parola e dell’arte, arricchiscono la fede di ognuno. 

Un’esperienza singolare che vede tutti coinvolti, superando quella pigrizia e timidezza a partecipare e a condividere le proprie opinioni. Ai tradizionali incontri, che per una comunità ben avviata sono il fulcro, ma per una comunità più “fluide” come le nostre è più difficile, risultano, per ora, essere una via utile per coinvolgere. Un modo semplice per far crescere e condividere un cammino, facendo diventare tutti protagonisti nella preghiera e per la preghiera. Catechesi che poi sono completate e arricchite dalle omelie domenicali e dagli articoli di questo sito, che hanno come finalità il coinvolgimento e l’offerta di spunti di riflessione che periodicamente vengono condivisi negli incontri personali o a gruppi, in differenti occasioni. Una vita di famiglia, dunque, dove gli eventi che caratterizzano un nucleo diventano opportunità e occasione d’incontro e di confronto per tutti, da un compleanno a una Santa Messa in suffragio.

La formazione religiosa è importante e se unita all’esperienza comunitaria, credo abbia maggior efficacia, pertanto tutti i momenti che sono pensati per educare hanno sempre come conseguenza il momento di preghiera insieme condiviso. Non semplice cultura e formazione, che sono indispensabili, ma esperienza diretta di fraternità tra di noi che culmina nella preghiera, in modo particolare la S. Messa Domenicale, momento centrale di tutta la vita della comunità, dove ognuno arrivando dalla propria realtà, si trova attorno all’unica Mensa, l’Altare a condividere la Parola e l’Eucarestia per ricaricarsi e proseguire il cammino.

@unavoce

Foto di Copertina: La Vergine Maria, particolare del Quadro “I Santi Patroni” di Marigrazia Strafella – Chiesa “Madonna di Loreto” – 15° Stormo