Non esasperiamo

 

Una delle caratteristiche moderne è l’esasperazione dei concetti venendo a mancare l’equilibrio delle cose. Si assolutizza tutto senza vedere “la via media” che sarebbe quella che ci avrebbe potuto portare alla via giusta anche se non perfetta, delle idee e delle cose, sia da una parte che dall’latra. Questo vale tra di noi e con le cose del mondo. In questo monologo vorrei leggeste tra le righe il pensiero che voglio comunicare anche alla luce dei rapporti interpersonali.

Il potere era tiranno e si fa la rivoluzione, senza pensare a dialogare e trovare la via tra chi deve guidare e chi deve essere guidato. Il rispetto è la strada ovviamente e questo vale in ogni settore della vita, anche nelle religioni, ci sono stati errori ovviamente e molti sostengono che le persone che non vivono la religione sono meglio di quelle che frequentano le varie chiese, questo potrebbe essere vero, almeno in parte, ma non si può generalizzare ed è proprio da questa generalizzazione che nascono i guai e le catastrofi. Rispettare i beni della terra non significa non usarli, ma usarli con il criterio naturale ed equilibrato, gli animali al loro posto, le piante al loro posto, gli umani al loro posto, tutto è utile e importante ma se viene a mancare la proporzione e l’equilibrio si rischia di diventare fondamentalisti ottenendo il risultato contrario, non vado in aero perché emette gas, ne in treno perché questo e quello, però poi vado in bara senza pensare al resto …. non mangio carne perché gli animali, però compero la borsa e le scarpe di pelle … sono controsensi, mi altero per il lavoro minorile però poi ogni due per tre compero un telefono nuovo e dimentichiamo di che componenti è fatto, ci lamentiamo dell’acqua e facciamo mille proclami e poi rimaniamo sotto la doccia ore … ad ogni cosa c’è e ci deve essere una misura senza assolutizzare nulla, quelli che sporcano monumenti, quelli che incendiano i negozi … per libertà e diritti che poi negano agli altri, soprattutto a chi non c’entra nulla… che serve sporcare una fontana, un monumento, un muro? Si assolutizza il rispetto degli animali confondendoli con gli uomini perché migliori, ecc. senza sapere che la fauna come la flora come altre forme di vita hanno le loro logiche di alimentazione e di vita, lo squalo mangia il pesce più piccolo il leone caccia la zebra, l’uomo mangia dei frutti della terra, il problema è l’equilibrio, è la misura, è il rispetto in tutte le forme di vita ma con la giusta proporzione e se a questo poi uniamo gli interessi privati allora l’equilibrio salta assolutizzando ogni concetto. Nella storia la chiesa, per salvare il valore della fede la risposta fu l’inquisizione, errori che vanno studiati, valutati e inseriti nel contesto storico per superarli e tornare alle radici, ma tornare alle radici non significa permessivismo. L’insegnate aggredita perché educa, i genitori, i formatori … libertà, diritti ma non sento mai parlare di dovere, di impegno comune, la colpa è sempre dell’altro.

Forse è il tempo di responsabilizzarci seriamente con un’attenzione al pianeta e alle cose del pianeta, senza dimenticare l’uomo che deve essere al centro e le cose che ci circondano a beneficio di un progresso che non deve umiliare nessuno e niente.

Io da questa parte e gli altri? Non mi interessa per motivi politi, campanilismi vuoti e la gente muore in mare, il lavoro non è corretto, incolpando tasse e poteri economici e invece di discutere proponendo soluzioni per un bene comune emerge sempre l’egoismo. 

E’ il tempo di aprire gli occhi e di essere equilibrati, accorgersi che non siamo soli su questa terra, che le cose di questo mondo vanno usate con intelligenza. Tutto è possibile ma non dobbiamo essere ottusi. La plastica sappiamo che ci sta distruggendo, però nessuno rinuncia, né le grandi catene né tanto meno noi singoli, per comodità, per pigrizia, perché è così, perché lo fanno loro, gli altri e io che posso farci…

Certo, puntare il dito è molto comodo così io non sono coinvolto in prima persona … ma è il tempo di responsabilizzarci, di aiutarci a crescere, a vedere le cose con misura e con intelligenza. La storia ci insegna che assolutizzare si rischia di fare un’altra guerra e abbiamo visto che cosa hanno prodotto idee distorte e private: genocidi e massacri … si attacca il papa, o chi guida le comunità perché prendono posizioni che sono scomode … e gridiamo allo scandalo. Che mondo è questo che tutti si nascondono dietro i social pontificando senza valori, solo per i propri interessi, per portare aventi un pensiero che è selettivo e chiuso, senza uno sguardo ampio.

Ci lamentiamo dei governi senza conoscere tutti gli aspetti che li portano a fare delle scelte anche scomode e ci fidiamo di quello che dicono i giornali, non crediamo in Dio, nella spiritualità, nella religione e poi seguiamo il primo strillone di turno.

E’ ora di prendere la vita in mano in modo collaborativo, propositivo, positivo e reale rimboccandoci le maniche e non solo pretendendo. E’ il tempo di essere persone serene e capaci di ringraziare per quello che si ha e non puntare il dito a chi più sfortunato, non è merito o colpa di nessuno essere nati in un posto piuttosto che in un altro. Tutti vogliamo delle opportunità e se le abbiamo dobbiamo anche offrirle, educare al sacrificio e all’impegno, al lavoro serio che dia dignità alla fede e alla religione che innalzino lo spirito. Per fare il bene bisogna avere il cuore e la disposizione d’animo ma servono anche i mezzi e i mezzi non vengo dal nulla bisogna produrli, il problema è come e da dove, questo significa essere intelligenti e responsabili. Manca il pane e il cibo dobbiamo aiutare e per aiutare servo i soldi e i soldi non nascono nel giardino bisogna lavorare e produrre per vivere e aiutare a vivere. Tanto per fare un esempio, vediamo la pietà di Michelangelo, o un quadro dei musei, o … sono soldi che potrebbero sfamare, vero ma una volta venduti e usati i soldi, comperato il pane, i soldi sono finiti e cosa si fa? Si mangia tutti i giorni, semmai queste risorse dobbiamo farle fruttare per aiutare e dare cibo o fare altro di utile per tutti e con continuità … il problema semmai è come si usano le risorse e dove si usano.

Impariamo a vedere le cose con occhi liberi ed equilibrati senza assolutizzare mai un concetto ma guardandolo da tutte le sfaccettature e avremo una vita migliore, un mondo migliore per tutti.

@unavoce

 

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