Scegliere la strada
Ogni giorno dobbiamo fare scelte, dalle più semplici e banali a quelle più impegnative. Ogni giorno dobbiamo scegliere cosa indossare, cosa mangiare, se prendere la macchina, la bici per muoversi in base alle previsioni del tempo, agli impegni … per arrivare alle scelte più impegnative: che lavoro fare, che scuola frequentare, come comportarsi in una determinata situazione e molte volte si rivelano, che le scelte che abbiamo fatto oggi, con il tempo si sono dimostrate non adatte. Quindi siamo sempre a un bivio e in questa situazione potrebbe nascere la paura di fare delle scelte e penso in modo particolare al matrimonio, al sacerdozio, a scelte definitive sulla e della vita, a una facoltà da frequentare, a una professione da vivere …. Tutto ciò può spaventare. Così diventa difficile prendere una decisione o saperla prendere con serenità.
Per imparare ad arrivare alla scelta migliore devi basarti sul tuo intuito o ciò che è giusto per te e non lascare che siano altri a decidere per te. Le decisioni possono essere personali o collettive ma alla base sempre c’è la decisione personale. Per fare scelte importanti vorrei aiutarti prendendo spunto dal vangelo.
“Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi”. (Matteo 13,44-48)
“Alla luce di questi esempi, il discernimento si presenta come un esercizio di intelligenza, e anche di perizia e anche di volontà, per cogliere il momento favorevole: queste sono le condizioni per operare una buona scelta. Ci vuole intelligenza, perizia e anche volontà per fare una buona scelta. E c’è anche un costo richiesto perché il discernimento possa diventare operativo. Per svolgere al meglio il proprio mestiere, il pescatore mette in conto la fatica, le lunghe notti trascorse in mare, e poi il fatto di scartare parte del pescato, accettando una perdita del profitto per il bene di coloro a cui è destinato. Il mercante di perle non esita a spendere tutto per comprare quella perla; e lo stesso fa l’uomo che si è imbattuto in un tesoro. Situazioni inattese, non programmate, dove è fondamentale riconoscere l’importanza e l’urgenza di una decisione da prendere. Le decisioni le deve prendere ognuno; non c’è uno che le prende per noi. Ad un certo punto gli adulti, liberi, possono chiedere consiglio, pensare, ma la decisione è propria; non si può dire: “Ho perso questo, perché ha deciso mio marito, ha deciso mia moglie, ha deciso mio fratello”: no! Tu devi decidere, ognuno di noi deve decidere, e per questo è importante saper discernere: per decidere bene è necessario saper discernere”. (cfr. L’Osservatore Romano)
Ora le parole del Vangelo e il commento del Papa parlando appunto del discernimento nelle sue catechesi del mercoledì ci suggerisce una via: “Intelligenza, perizia e volontà” ed è chiaro e io vorrei concludere dicendo che se fai una cosa che ti piace, che serve agli altri e che ti costa fatica, allora farse sei nella direzione giusta, ma una volta presa una direzione, fatta una scelta serve la costanza altro elemento molto fluido oggi in tutte le età. La costanza nelle scelte che si prendono è un elemento da non sottovalutare, è importante allora ogni giorno in ogni situazione fare un discernimento serio che ti dia felicità, che segua i tuoi ideali e principi, che rispetti gli altri, che sia corretto ed educato nel sociale oltre che con te stesso.
A tutto questo aggiungi il tuo carattere, la forza, il coraggio e la determinazione per proseguire il cammino e non al primo ostacolo rinunciare mettendo in gioco solo il proprio io, ma devi ritornare con il cuore e la mente alle scelte fatte, scelte che coinvolgono sempre anche altri, pertanto la serietà di un cammino e di una vita, pur costellata da errori, sarà quello di perseverare e nella preghiera, questo dobbiamo chiedere la Signore: che ci doni il Suo Santo Spirito affinché ci illumini il cuore e la mente per scegliere e perseverare. Il margine di errore esisterà sempre ma sarà la tua determinazione, il tuo carattere a portare a termine il cammino che hai intrapreso.
@unavoce
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