Nessuna pretesa e soprattutto nessuna costruzione antica, ma voglio raccontarvi la nostra chiesa, la biblioteca, le aule annesse, il giardino, piccole cose a cui diamo valore certi che nella semplicità elegante e ordinata ci si possa ritrovare con il cuore e l’anima per rigenerarsi.

Il bello, da più parti ci viene ricordato che ingentilisce l’umano e questo dagli albori del mondo è sempre stato così, non solo per raccontare la vita ma per abbellire i luoghi della vita. Oggi le mille problematiche, ma anche ieri era lo stesso, rischiano di farci perdere questo senso e i costi elevati non ci danno la possibilità di costruire le cattedrali e palazzi i giardini e cortili, come in passato, situazioni più urgenti d’impiego dei denari hanno il sopravvento e giustamente ma insieme al corpo non dobbiamo dimenticare che va coltivata l’anima e alimentata con il cibo spirituale che nasce dall’ingegno e dalla creatività dell’uomo: musica, arte, letteratura, … sono i linguaggi che ci aiutano a scoprire il bello che c’è dentro di noi e in torno a noi.

Con questo spirto anche noi con le poche ma dignitose cose e semplici ambienti che abbiamo a disposizione cerchiamo di educare al rispetto, all’amore e allo spirito attraverso le cose che la provvidenza ci mette a disposizione.

Come già raccontato altre volte e alle quali vi rimando per i dettagli, lo stabile adibito a Chiesa, alla Biblioteca e alle aule per l’attività del Servizio di Assistenza Spirituale, nella loro semplicità, sono state ristrutturate con la buona volontà del personale del reparto che con pazienza e seguendo le indicazioni che di volta in volta venivano date negli anni hanno realizzato e che qui ancora una volta voglio ringraziare. Un lavoro che ha creato quell’ambiente che unitamente dal luogo di preghiera chiamiamo “Polo Servizi”, un oratorio diverso nel nome e anche forse nelle attività, ma con gli stesi obiettivi e un giardino che circondano gli ambienti dedicati allo svago, al relax, alla lettura, allo studio e ai servizi utili per chi vive in questa realtà, insieme alla piccola ma graziosa chiesa che proprio in questo tempo estivo è stata rinfrescata nella sua foggia inziale.

Il giardino che circonda la palazzina è semplice e per dare uno aggiunta al bello che la natura ci offre è stato realizzato nel tempo un luogo dedicato alla preghiera e alla riflessione. Con delle vecchie pietre di tufo e delle opere in ferro battuto opera delle maestranze dell’Aeronautica Militare è stato realizzato un piccolo ambiente all’aperto che trovandosi all’ingresso della zona residenziale accoglie oltre ad ingentilire e abbellire la parte inziale dell’area. Un giardino che diventa la nostra chiesa all’aperto con le colonne fatte dai maestosi pini che con i loro lunghi rami creano le volte che la proteggono dal sole e in quel semicerchio che ci ricorda la zona absidale delle basiliche un altare e il luogo della parola sempre in pietra di tufo. L’insieme forma quello spazio sacro che ognuno di noi deve coltivare, le sculture in ferro battuto, un natività e una croce astile stilizzata, abbelliscono insieme alle varie qualità di piante e fiori. Il complesso del giardino è incorniciato dal campanile e dal monumento ai caduti. Un campanile semplice, un muro in ferro intramezzato da una grande croce in marmo e la statua in ghisa della Vergine Lauretana opera delle fonderie delle Forze Armate accolgono l’antica campana che giornalmente rintocca per richiamare alla Celebrazione Eucaristica. Il monumento ai caduti, un marmo bianco spezzato ci porta a non dimenticare mai nella memoria e nella preghiera chi ha dato la vita per servire la pace e la libertà.

Da qui alcuni scalini fanno accedere all’atrio della Chiesa dove due raffigurazioni della Vergine, una copia in ceramica della Madonna di Loreto del Caravaggio e un bassorilievo della Madonna con Bambino in terra cotta, ci portano per mano all’ingresso dove un portale in legno con sei ceramiche raffiguranti i quattro evangelisti e i due stemmi dell’Ordinariato Militare e dell’Aeronautica Militare ci introducono nella nostra Chiesa Parrocchia dei Militari dedicata alla Vergine Maria di Loreto.

Entrando, una grande aula ci accoglie, il bianco delle pareti è interrotto dal rosso purpureo della zona presbiterale in fondo dove campeggia l’altare in marmo di carrara, a destra e sinistra due lesene dello stesso color rosso incorniciano gli acquarelli della Via Crucis e la porta che fa accede alla Biblioteca, al corridoi delle arti e alle aule annesse alla Chiesa.

In chiesa piccole ma preziose opere sono le suppellettili e gli strumenti che nell’abbellire il luogo servono per la celebrazione, le vetrate policrome creano quel clima di raccoglimento, opere tutte restaurate in questo tempo estivo sempre dalla generosità dei membri della comunità.

Entrando nella zona della biblioteca, il corridoio delle arti ,che fa da sparti acqua delle varie aule, raccoglie le opere pittoriche e ceramiche donate creando un ideale percorso di catechesi attraverso l’arte conducendoci nella Biblioteca dove diverse miglia di volumi la compongono anch’essi frutto della donazione di privati che ci hanno offerto la possibilità di cerare un luogo di riflessione ,studio e raccoglimento.

Come vede racconto il semplice, nulla di eccezionale se non la volontà, la generosità e l’impegno dei singoli che hanno aiutato a costruire arredare e mantenere i luoghi, utili per costruire non solo la comunità cristiana e vivere i momenti di preghiera ma ambienti per accogliere tutti e offrire un servizio.

Poche cose a cui diamo importanza per coinvolgere, educare e sensibilizzare all’ordine, al decoro, all’eleganza e al bello elementi non meno secondari per avere un cuore e un’anima capace di educarsi alla pace che de essere servita da tutti e in particolare da chi indossa una divisa.

@unavoce

Foto di Copertina: Il Complesso della Chiesa del Polo Servizi e il giardino