Donna vestita di sole

“Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto”. (Ap 1, 1-2)

 

La calura dell’estate non ci fa dimenticare la grande festa della “Pasqua di Maria”, la sua Assunzione in cielo.

“Ella viene a illuminare e a riscaldare con il suo amore materno i cuori di noi, suoi figli, affinché le nostre anime si orientino verso il cielo, là dove lei ci ha preceduti e dove ci aspetta, per farci gustare le delizie celesti ed eterne dell’amore di Dio. Ma un anticipo di questo amore già ci è stato elargito in terra, nel grande e ineffabile dono dell’Eucarestia, che potremmo definire come “il cielo di Dio sulla terra”. La Chiesa vive e si nutre dell’Eucarestia: e solo in Gesù, realmente presente nel Santissimo Sacramento con il Suo Corpo, Sangue, anima e divinità, la Chiesa stessa riceve vitalità e grazia per rimanere fedele alla missione che Cristo le ha affidato, di condurre cioè le anime alla salvezza. Nell’Eucarestia, Cristo si dona completamente alla sua Chiesa, con amore sponsale, così da renderla una cosa sola con lui, Capo unito al suo Corpo. La Chiesa non potrebbe esistere senza l’Eucarestia, perché «essa è fonte e culmine» di tutta la vita stessa del cristiano. L’Eucarestia è, in assoluto, il bene più prezioso e importante che la Chiesa abbia e senza dubbio è il tesoro più grande che esista sulla terra per tutti gli uomini. Ora, colei che ha vissuto un legame intimo e indissolubile con l’Eucarestia, è stata proprio la Madonna, che dal suo «sì», al momento dell’Annunciazione fino alla sua salita in Cielo in corpo e anima, nella sua gloriosa Assunzione, è stata «donna eucaristica con l’intera sua vita» (san Giovanni Paolo II in Ecclesia de Eucharisti”. (cfr. ladifesadelpopolo)

Questa festa ci porta all’intimità con Dio, a stare con Lui e noi cristiani possiamo stare con Lui nell’Eucarestia, in quel pane spezzato che Lui ci ha consegnato nell’ultima cena, come memoriale da celebrare per la nostra salvezza.

Approfittiamo di questa occasione per ricordare di riprendere la partecipazione frequente della santa Eucarestia offrendo il Divin Sacrificio per il mondo, per noi, per le nostre comunità, per le nostre famiglie …

La nostra comunità, da ormai diversi anni ha la tradizione di far girare come pellegrina tra le famiglie, una effige della Vergine Maria di Loreto, è il nostro semplice modo per dire che desideriamo stare con lei e stando con lei avere accanto il Suo Figlio Gesù. La statua in casa, la S. Messa in chiesa, la gioia nel cuore per vivere le nostre giornate con quel sole che scalda il cuore e la vita di ognuno, il sole dell’Eucarestia. Donna vestita di sole, perché ricca della presenza di Dio, nella sua vita con il suo “si”, con il suo affidarsi a Lui ci è di guida e di esempio. Celebriamo con questo spirito la festa dell’Assunta e che riaccenda in noi il desiderio di Lui, il desiderio di adorarlo profondamente, l’Eucarestia nella nostra vita, così come l’Angelo del Portogallo, nel 1916, insegnò ai tre pastorelli di Fatima: «Santissima Trinità, vi adoro profondamente…».

@unavoce

Foto di Copertina: Statua della Madonna pellegrina tra le famiglie della nostra comunità, opera in ceramica di Maringrazia Strafella, copia originale conservata presso lo Stato Maggiore dell’Aeronautica, dono del 15° Stormo in occasione del Giubileo Lauretano.